Tre mesi in Cina - page 7 - La mia vita in Cina - Associna Forum

Autore Topic: Tre mesi in Cina  (Letto 40989 volte)

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Senbee

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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #90 il: 25 Luglio, 2012, 01:41:06 am »
In questo momento sto aspettando che la mia ragazza si svegli, abbiamo dormito solo 4 ore ma qui in campagna sul letto alto e duro in comune del nord, riscaldato da sotto perché connesso direttamente con l'enorme wok della cucina, per me che non sono abituato nemmeno a dormire in ostello non è facile prendere sonno. Dormirò oggi in macchina visto che ci separano più di 6 ore da ChangChun.
Nel frattempo ricevo la visita di parenti che alternativamente mi propongono qualcosa da mangiare. I più giovani sono ossessivi e mi sbattono quasi in faccia la loro pagnotta già masticata o la zampetta di gallina e ogni circa 30 secondi (non sto scherzando) devo fare un sorrisone e dire "bu yau xie xie". Mi dispiace da matti ma mi viene il vomito solo a pensare di inghiottire qualcosa. Ho sete ma qui l'acqua di mattina evidentemente è tabù. Al limite mangerò una zuppa per introitare qualche liquido, ma temo che sarà salatissima. Vediamo se c'è del congee...

La vita qui è ricominciata, laboriosa come sempre: le donne impastano involtini, gli uomini sono in giro nei campi, i bambini giocano con gli animali, le galline e le oche razzolano e qualche gallina gira altezzosa e circondata dai suoi pulcini, a cui dà dopo averlo masticato il mais che le tirano i bimbi. Qualche uomo sta ancora dormendo stremato visto che ha giocato tutta notte a mahjong sul nuovo tavolo elettronico professionale comprato di recente e orgoglio del casolare.

Qualcuno passa e sbircia lo schermo. Una giovane ha visto che usavo Facebook e mi ha chiesto stupita come usarlo. Le ho fatto vedere come, è ripassata dopo due minuti con una memoria da 2Gb per farsi copiare Freegate. Poi è tornata a dare da mangiare alle galline.
Ho la stessa maglietta ormai da tre giorni, non ho alcun cambio, molto probabilmente ho un odore non accettabile ma è certamente coperto dagli odori del posto, alcuni buoni altri orribili, ma certamente tutti più pregnanti. Domani finalmente una doccia. Ma questa campagna mi mancherà.
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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #91 il: 29 Luglio, 2012, 04:38:24 am »
Self made man

Dialogo con un tassista a ChangChun

Indicandomi: "Lui di dov'è?"
"Italia"
"Ah."
(passano 5 minuti)

"Ma l'Italia, in quale continente è?"
"In Europa"
"Ah, già, già. Cioè, insomma è dov'è l'America?"
"No, è dove sono l'Inghilterra, la Francia, la Spagna, la Germania..."
"Ah. E l'America in che continente è?"
"In America. L'America è un continente"
"Ah, sì, già, già. Insieme al Giappone?"
"No, il Giappone è in Asia. In America c'è il Canada, il Brasile, gli Stati Uniti d'America, il Messico..."
"Il Giappone è in Asia?!"
"Beh certo!"
"Ah... Eh ma io non so molto. Però sono molto fiero di sapere il pinyin. Così posso scrivere su QQ".

--------------

I cinesi dimostrano meno anni degli occidentali

Capanna remota a nord di ChangChun. Visita ad alcuni lontani parenti. Entriamo in una casetta di legno in cui su uno dei soliti piani rialzati usati come letto c'è un signore di un'ottantina d'anni, con catetere, molto sordo tanto che gli comunicano attraverso alcune scritte fatte su un foglietto di carta. I parenti ce lo presentano, si comincia a chiacchierare. Lui a un certo punto mi indica e farfuglia qualcosa alla mia ragazza.
Il discorso mi è stato tradotto poi. Immaginate tra una riga e l'altra qualche secondo di imbarazzante silenzio:
"Chi è quel vecchietto?"
"È il mio ragazzo"
"Non il tuo ragazzo, dico quel vecchietto!"
"È il mio ragazzo"
"Ma no! È UN VECCHIETTO!"

La mia ragazza sorride e cerca di cambiare discorso. Ma l'espressione del nonno è sempre più "eh eh, mi state prendendo per il culo, eh?". Dopo cinque minuti torna a indicarmi e a chiedere:
"Dai, chi è quel vecchietto?"
"Ma nonno, non è un vecchietto, ha 39 anni, è il mio ragazzo!"
"Trentanove anni? Ah! Ah! Ah! Non è vero! Impossibile! È UN VECCHIETTOOOOOOO!"

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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #92 il: 29 Luglio, 2012, 06:17:13 am »
 :smiley_grin: come dici te sono fantastici :smiley_grin:

posso chiamarti vecchietto allora d'ora in poi ^-^

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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #93 il: 29 Luglio, 2012, 07:20:51 am »
ahahahahahahahahaha.....  a questo punto mandaci una foto sono curioso di vedere questo vecchietto di 39 anni.

a me è successo qualcosa di simile, ma con la vicina. Stiamo prendendo l'ascensore e mi chiede: "è tua figlia?".. ci mettiamo a ridere e rispondiamo che non è mia figlia. Il giorno dopo la rivedo da solo in ascensore e mi richiede "ma davverno non è tua figlia?" Gli rispondo " ma come fa ad essere mia figlia? ha 29 anni e io ne ho 31! e comunque lei è cinese e io no! come fa ad essere mia figlia?".. "ah ok, ok".. mah.
C'è un elemento che ha rovinato questo forum. E' stato lasciato libero di agire usando modalità di dialogo che vengono usate in politica (ex PCI). Negare sempre tutto a favore dell'ideologia, mettere in bocca agli altri cose mai dette. Caos.

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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #94 il: 29 Luglio, 2012, 14:37:36 pm »
Trovate chili di mie foto sulla mia pagina web (in firma) anche se le ultime risalgono al 2010 (clicca su "Cina 2010").

Se siete in Cina è probabile che Google Sites sia censurato. Dovete cercare Freegate, scaricarlo e lanciarlo (non importa installarlo). Oppure usare una VPN.
Hint: FreeGate si trova meglio se lo cercate in cinese (al limite fatevi aiutare da un locale).
Oppure ve lo passio io via Skype (cercate tetoteto).
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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #95 il: 29 Luglio, 2012, 15:11:48 pm »
ti ho contattato su skype per freegate.
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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #96 il: 29 Luglio, 2012, 18:29:00 pm »
E ora abbiamo un utilizzatore di FreeGate in più :-)

Chiedo scusa se compaio all'improvviso in chat, ma il router wifi è in camera della nonna che non ha ancora capito cos'è e quando va a dormire lo stacca regolarmente dalla presa di corrente finché non sguinzaglio qualche nipotino che entra di soppiatto e lo riconnette...
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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #97 il: 03 Agosto, 2012, 09:34:03 am »
In genere a ShenZhen mi faccio tagliare i capelli dal barbiere sotto casa. Aperto dalle 9 di mattina fino alle 23, costa solo 10 yuan, epatite B compresa nel prezzo.
Anche se il posto è putrido, lui è bravissimo: taglia e rasoia in 5 minuti e il risultato è migliore dei ladri italiani che ti prendono minimo 20 euro per usare la macchinetta.
Oggi però sono ancora a ChangChun e cerco un barbiere. Ce ne sono vari nella strada sotto casa. Scelgo quello che costa meno: 15 yuan nonostante dia l'impressione di essere tipo parrucchiere, con sedili e lavabo, pulito. Davanti c'è un ragazzetto che arrostisce pannocchie su una graticola improvvisata che emana un piacevole odore che entra nel negozio. Entro, la signorina mi fa stendere sul lettino dove mi lava i capelli con dolcezza e professionalità, mi faccio portare alla sedia dove mi taglieranno i capelli, mi mettono il collarino e l'asciugamano, e a quel punto il ragazzetto che vendeva pannocchie per pochi centesimi si alza dalla seggiolina di legno che aveva sul marciapiedi, prende le forbici e comincia a tagliare. Una delle ragazze prende il suo posto e continua ad arrostire pannocchie.
Ho un taglio perfetto. Me ne sono tornato a casa pensando al curioso binomio imprenditoriale "parrucchiere + vendita ambulante di pannocchie", sgranocchiandomi per l'appunto una deliziosa pannocchia, sempre più innamorato di questa gente.
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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #98 il: 03 Agosto, 2012, 12:09:26 pm »
hahahahahah me l'immagino in italia una cosa del genere per i dipendenti erriverebbe il sindacato a dire ti sfruttano è un tuo diritto tagliare solo i capelli, per arrostire pannocchie nei tempi morti bisogna assumere un'altra persona  :smiley_grin:

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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #99 il: 03 Agosto, 2012, 15:42:42 pm »
dai sanbee, ormai ci parli solo di quanto è bello. dicci anche qualcosa di cattivo.. tipo un "scaracchiano quando passo".. "ho mangiato un cane".. "mi chiamano yangguizi洋鬼子"..."i vecchi non sanno usare l'ascensore e vanno su e giù due ore prima di arrivare al piano"..ecc.
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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #100 il: 03 Agosto, 2012, 17:00:16 pm »
A parte le scaracchiate (a cui ho fatto il callo già da anni) le altre cose non mi sono ancora accadute.

L'inferno peggiore finora è il dovere della colazione al mattino: io come ho scritto sono abituato a mangiare sì e no una brioscina e un bicchier d'acqua e un po' di caffè, alle 8. Qui ti buttano giù dal letto alle 6 per mangiare chili di zampette di gallina che grondano salsa, cipollotti e peperoncini, eccetera. Senz'acqua, senza alcun liquido se non un po' di congee bollente. Io non ce la faccio proprio. Le prime volte arrivavo a svegliarmi apposta alle 4, così dopo due ore avevo fame e sopportavo la "colazione". Adesso lo sanno, mi limito a mangiare un po' di pane e un bicchier d'acqua (che compro in bottiglia la sera prima) sotto lo sguardo incredulo. La nonna non lo capisce. Quando glielo raccontiamo è evidente che non ci crede, pensa che che io non apprezzi la sua cucina. È uno strazio :-) Oggi sono riuscito a mangiare due dumplings intinti in soia e aglio. Alle 7. Nonna era felice ma ho paura che me li faccia apposta d'ora in poi per tutte le mattine.

Altra cosa che non sopporto: l'uso del clacson e la prepotenza delle auto. Sei sulle strisce, hai il verde, passano veloce suonando e se non ti togli ti investono. Stronzi. Suonano così, per sport. Per dire che ci sono.
La settimana scorsa avevo appena comprato uno suo-na, quello strumenti simile a una trombetta che fa moooolto rumore e che mi piace studiare (ha origini mediorientali, o quello mediorentale è derivato da quello cinese, non so), esco dal negozio, e uno dietro a tre centimetri da me sul marciapiede con l'auto mi strombazza dietro per dire levati. Io sobbalzo, poi realizzo, vedo che il tizio ha il finestrino abbassato, e gli faccio un bel do di petto di suo-na dritto nell'orecchio. La gente ha riso. Il tizio un po' meno. Eccheccazzo.

Altra cosa insopportabile: il ragazzino mongolo. In realtà buonissimo e bravissimo. Ma figlio unico cinese quindi viziatissimo. Oggi nella campagna quasi tutti possono avere un'istruzione, ma perdono quell'essere "smart" che avevano i loro predecessori. E vengono coccolati all'inverosimile, in pratica i genitori seguono il piccolo per tutta la vita ed esaudiscono qualsiasi sua richiesta, qualunque essa sia, indiscriminatamente e senza protestare. Oggi sono tanti i bambini che  vengono su così in Cina.

14 anni, 97 chili, eccitatissimo di conoscere un occidentale, parente di non so chi, i suoi ci ospitano. Crede di sapere l'inglese, in realtà sa solo dire "yeah" e "let's go" che ripete ossessivamente cercando di fare il figo e spostandomi da dove sono. Ovunque sono. I genitori ci hanno affidati a lui perché "siamo giovani" (ma non ero un vecchiettooooo?) e perché lui conosce bene il posto.
Al mattino ci dice: domani sveglia alle 6 perché comincia il prestigioso festival mongolo.
Alle 5 e tre quarti irrompe nella stanza sorprendendo me e la mia ragazza in mutande e in mezzo a un sogno. D'ora in poi quello che è in italiano era in cinese poi tradotto dalla mia ragazza, in inglese è quello che cercava di dire in inglese davvero: "Presto! Dobbiamo partire! Ci aspettano fuori!!! Yeah yeah, let's go, let's go!" Non ci facciamo neanche la doccia, ci mettiamo su due pantaloni di fortuna, prendo la telecamera e usciamo con lui, che è già al piano terra impaziente e saltellante. Io credo che sia stato un problema di traduzione: non dovevamo svegliarci alle 6, ma essere pronti alle 6?
Ci aspetta e ci mostra la porta del ristorantino al piano di sotto: colazione! Ci ha svegliati perché AVEVA FAME! Si mangia almeno 10 baozi ripieni di maiale piccante, un litro di coca. Mangia un pezzo, poi mi infila in bocca il baozi dalla parte masticata dicendo "eat eat! Good!". Io che sto per sboccargli in faccia col getto mi limito a un canonico "bu yao xie xie" ma lui insiste e io non mollo. Così per un'ora. Non mi offre nemmeno un goccio di coca. Prendiamo il taxi e arriviamo in ritardo. Vediamo la manifestazione da lontanissimo ma non ci perdiamo nulla perché è la solita baracconata di regime. A loro piace. A me e a Xian piacciono invece i mongoli che guardano la baracconata, i cammelli, gli asini, i gauchos mongoli che fanno da service... Boh.

Il giorno dopo: "potete dormire fino alle 8". "Sicurissimi?" "Sì sì, abbiamo il taxi che passa alle 9, lo abbiamo già chiamato".
Alle 5 e tre quarti, regolare, entra ciccio in stanza con la delicatezza di un elefante e urlando "come on!!! Let's gooooo!!!" mi VOLA ADDOSSO. Io mi sveglio di soprassalto schiacciato dalla mole del ciccio, mi giro nel panico e me lo vedo a distanza che neanche la mia fidanzata che mi dice "let's goooooooooo!!!!". E dondola, per schiacciarmi meglio.
Non so neanche che ore sono. Chiedo di tradurmi "non è che deve solo mangiare?" ma la mia ragazza è troppo incazzata, si veste di fretta e scendiamo. Ristorantino! Tutti a mangiare!!!
Stessa storia del giorno prima, ma dopo un'ora sono le 7 e c'è ancora un'ora prima del taxi. Ma lui  balzella garrulo "let's go! let's go!" e ci trascina correndo verso il negozietto dei suoi, che ha appena aperto, e lì comincia a fare incetta di patate fritte e zampette sotto vuoto. Alcuni li apre e li mangia, altri li dà a noi come se ne fossimo consumatori accaniti. Sembra che neanche mastichi. Che nemmeno deglutisca. Sembra che accumuli il cibo nelle guance, come provviste per l'inverno.
Alle 8 finalmente arriva il taxi, lui sale, saliamo noi, salgono i genitori, sale un parente... Siamo troppi. Fanno scendere il ciccio ché tanto il posto l'ha già visto. Costernato, se ne torna nel negozietto. Lo vedo andando via con la macchina, che ci saluta con una mano, col sorriso triste, e nell'altra mano brandisce una zampa di gallina.

Il giorno dopo leggo su internet che il bello viene i giorni successivi, gare di cavallo, sport mongoli classici. Chiediamo che ci porti anche il giorno dopo. Lui: "sì ma dobbiamo svegliarci prestissimo, perché le gare di cavalli si fanno col fresco, alle due di notte". I genitori confermano. Va bene, mi punto la sveglia all'una di notte, mi preparo, mi faccio la doccia. Andiamo? Il ciccio sta dormendo. Lo svegliamo e lui: "no, è troppo presto. Alle 4." Anche i genitori confermano.
Alle 4 lo svegliamo. E lui: "è troppo tardi, i cavalli sono già passati". "Come fai a saperlo?" "Li ho sentiti". "Ma sono a 30 chilometri!". Risolino scemo. Lo prendiamo con la forza e lo portiamo giù. Arriviamo al festival. Deserto. Chiediamo a qualcuno. "Sì, le corse ci sono, ma normali, alle 8, alle 9..." Ormai erano le 6 quindi abbiamo fatto colazione lì. Buonissima, con epatite A compresa nel prezzo, che ti dà quel sapore che non ti sbagli. Alle 8 ancora niente. Intanto veniamo a sapere che le corse notturne esistono sì ma sono una tradizione diversa, si fanno da tutt'altra parte e non si vedono col pubblico perché si corre liberamente per le sconfinate steppe. E che sono state la sera prima quindi, no, i cavalli non li ha sentiti.
Alle 9 ancora niente. Comincia a far caldo ma arriva gente. Ormai è pieno e noi abbiamo la poltronissima.
Alle 11 finalmente l'annuncio. I cavalli sono in batteria, tutto sta per cominciare. All'improvviso sento della ciccia che struscia sulla mia schiena. È ciccio, che in perfetto inglese e con lo sguardo bastonato mi dice: "I want to go home..."
Io, con in faccia dipinta quell'espressione di calore umano tipica di Clint Eastwood quando alla richiesta "Pietà..!" da parte dell'assassino di sua figlia gli inietta la fiala di veleno nel collo dicendo "Ho finito la scorta", gli dico scandendo clinicamente le parole: "Surely... you can go with a taxi". E mi godo le gare, bellissime. Ogni volta che finisce un giro, neanche una gara, lui fa la faccia da "vabbè, è tutto finito" e mi si para davanti dicendo: "ok... let's go! Yeah! Yeah!". La mia espressione si irrigidisce. Sono a livelli di "Il cavaliere pallido". Non proferisco parola.
Così fino alle 14. Ho visto TUTTE le gare.
« Ultima modifica: 03 Agosto, 2012, 17:05:31 pm da Senbee »
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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #101 il: 03 Agosto, 2012, 17:21:02 pm »
maledetto ciccio bastardo.. bel racconto comunque.
per le macchine a shenzhen è diverso? pensavo quello fosse uguale in tutta la cina. suonano il clacson anche se non c'è nessuno in strada e sono capacissimi di farsi un vialone contromano senza battere ciglio. In cina non hanno un codice della strada.. hanno delle linee di massima, poi ognuno fa un po' come viene..vale la legge del più grosso.
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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #102 il: 04 Agosto, 2012, 05:30:37 am »
In centro a ShenZhen c'è proprio un'ordinanza che ti fa 25000yuan di multa e ti ritirano la patente se suoni senza motivo. Ultimamente però si sono molto diffuse quelle motorette elettriche che fanno quello che vogliono - a parte suonare - e fanno in continuazione dei contromano immotivati, passano costantemente col rosso, tagliano la strada, eccetera. Immagino che prima o poi faranno qualcosa per regolarle, ma per ora sono il terrore della città.
Il resto della Cina che ho visto è ai livelli che descrivi. Una viabilità peggiore l'ho vista solo al Cairo, a Napoli e a Città del Messico. C'è da dire che dopo un mesetto di clacson continui, il cervello si abitua e non si sentono più. Ma all'inizio c'è da farsi venire la nevrosi.

Un'altra cosa che non sopporto: la musica. Qui è come se in Italia fossero tutti come Gigi D'Alessio, tutti non conoscessero altro che cantanti tipo D'Alessio, e soprattutto è buio oscuro sulla musica internazionale. Nessuno ha mai sentito nemmeno nominare Beatles, Queen, Pink Floyd eccetera. Ho preso una chitarra in mano e ho cominciato a suonare un po' i Beatles. Il ciccio mi fa: "Non conosci una canzone cinese?" E io: "Tu conosci una canzone italiana?" :D
Poi andiamo in un karaoke e un altro ragazzino per farmi piacere mette su un pezzo in inglese, l'unico che conosce. Io lo ringrazio, vedo che va a esplorare la lista, et voila: Justin Bieber. Sono morto.

No, a parte gli scherzi: in qualche locale internazionale, tra i giovani che frequentano l'estero o che guardano Pearl per TV o che ascoltano il canale radio di Hong Kong di musica classica, i frequentatori di 798 a Pechino eccetera conoscono bene la musica internazionale e anzi la conoscono anche molto molto meglio della media italiota, conoscendo a fondo tutto il panorama underground e indie non solo inglese ma anche canadese, australiano, giapponese e pure cinese, che fuori dal mainstream ha cose meravigliose. Vi consiglio di ascoltare questo gruppo: Queen Sea Big Shark
Comxxpuda 后海大鲨鱼 Queen Sea Big Shark
Sono di Pechino, conosco il chitarrista. Per me sono superlativi. Mi ricordano le brasiliane CSS (che adoro), ma sono anche molto più punk quindi mi piacciono di più.
Rimane però il fatto che la media che si sente in giro è inaffrontabile, purtroppo molto peggio di quella italiana che credevo fosse la peggiore in assoluto. È complice anche CCTV che fa continui spettacoli di musica tradizionale in cui invece di fare la vera musica tradizionale (che adoro) piazza un cantante a duettare con una cantante una vecchia aria, li traveste da antichi, ma tutto il resto è punz punz elettronico ributtante e insopportabile. E chi ascolta, alle mie rimostranze non se ne accorge nemmeno: "ma no, è musica tradizionale! Voi non potete capire!" "Sì che la capisco, e la adoro, ma la musica tradizionale si fa con l'er-wu, con il suo-na, con i tamburi, con l'arpa cinese, non con la batteria elettronica Roland TR-808!". Un secondo di silenzio e poi: "no no, è tradizionale, vedi i vestiti?"
« Ultima modifica: 04 Agosto, 2012, 05:46:34 am da Senbee »
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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #103 il: 04 Agosto, 2012, 08:57:26 am »
è vero, fuori da pechino e shanghai non mi pare conoscano molto la musica internazionale.. senza scendere in underground, spesso non conoscono neppure roba tipo queen,u2,elvis,bob marley, ecc.  solo musica pop cinese (che spesso è uno scimmiottamente dell'hiphop americano, anzi nemmeno, pure peggio.. con una tizia che canta e uno che ogni 3" dice "come on come on" check it out"..ecc.) e anche peggio, ascoltano l'oscena musica pop koreana che è sempre una scopiazzatura di quella occidentale, ma pure copiata peggio.. con l'aggravante che non capiscono una parola e la lingua coreana è veramente cacofonica.Curioso vedere come alcuni americani di origine cinese diventano famosi in cina (ma chiaramente non in america) con questi trojai.  Tanta musica viene da taiwan.
capovolgendo tutto a me alcune canzoni cinesi mi piacciono, li yu gan, o quella che canta ban mian zhuang..(non mi ricordo il nome).. però in sostanza vabbè... c'è anche da dire che il mio giudizio non conta una sega essendo io noto NON appassionato di musica..

p.s. tra i terroristi che vanno a giro con lo scooter elettrico ci sono anch'io.. :D
« Ultima modifica: 04 Agosto, 2012, 08:58:35 am da enteromorfa »
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Re:Tre mesi in Cina
« Risposta #104 il: 04 Agosto, 2012, 11:55:18 am »
Di "robbabbuona" locale ce n'è, eh. Anche il solito Jay Chow ha fatto anche cose egregie, secondo me. Il rap vien bene in mandarino :-) Quelli che hai menzionato infatti mi piacciono anche.
Ma il mainstream medio che si sente ovunque è peggio del peggio di Sanremo. Come se tutti gli italiani conoscessero solo Pupo. :D

Per lo scooter, basta che non vai contromano e a me piacciono. Non inquinano, sono una figata :-) È quando vengono sul marciapiede e pretendono che ti sposti che li odio. Entrano persino nei ristoranti.
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