La Storia aiuta poco a capire le dinamiche di comunicazione dell'era Internet, perché non hanno precedenti.Non è la prima volta che nella Storia si affaccia un fenomeno senza precedenti, e purtroppo non è la prima volta che qualche amante della storia non se ne rende conto.
non é la prima volta che si crede che "il mezzo é il messaggio" e si sbaglia di grosso per mistificazione generalizzata, come quando si attribuisce falsamente più al web che alle moschee la "primavera araba"B 8e si vede solo ora chi ne siano i veri protagonisti egemoni, nelle elezioni tunisine ed egiziane); anche le dittature degli anni '30 usarono per la prima volta mezzi come radio e cinema (Adolf li usò anche in campagna elettorale), e certamente Berlusca é stato un innovatore nel campo TV, Grillo in quello web (copiando male Obama, peraltro...) ,ma che milioni di Italiani o Tedeschi si facessero servi di ciarlatani allora e che tanti Italiani si facciano servi di ciarlatani oggi non dipende solo e soprattutto da quei mezzi, ma dalla scarsa reattività di tanti perbenisti, indifferenti (quelli sacrosantamente odiati da Gramsci), gente che crede che la Storia non insegni e simili e che quindi sono destinati a priori a lasciare campo libero alla feccia
se un provocatore esercita la sua azione in una assemblea, in una sede associativa, in un corteo, in un dibattito, in un seminario é chi NON REAGISCE che se ne fa complice, non chi reagisce: l'ho imparato in anni ed anni di partecipazione democratica e l'ho sempre praticato e continuerò a farlo perché il mezzo elettronico innova ma non deve e non può calpestare le regole basilari del non farsi complici omertosi della feccia
Per il resto, nella grottesca partita tra te e Vasco vince sempre lui, che ti piaccia o meno, perché ti fa fare quello che vuole, ti fa scrivere quello che vuole, sei a suo comando e lui lo ha capito e ne gode.
vedo che come MBC immagini la cosa come una partita....mentre per me é parte dei doveri civici, ma evidentemente abbiamo visioni diverse dei doveri civici; resta sempre valido per me questo detto "l'unica battaglia persa é quella a cui non si partecipa"
Chi perde, ma questo ormai è assodato da tempo, è il forum come piazza di discussione e confronto.
chi perde é chi:
- non ha regole chiare contro i provocatori (forse per paura di essere classificato come "censore"...) e/o non le applica con rigore eguale a quello di una associazione nella sua sede, di un servizio d'ordine in una manifestazione pacifica, di un gruppo di semplici frequentatori di un bar, ecc.
- condivide (forse per non apparire seguace di intolleranze maoiste...) concetti di "tolleranza" ad esempio assai pericolosamente più vasti di quelli della Legge sulla propaganda razzista e delle ancor più precise leggi antinegazionisti, antirazziste, ecc. di altri Paesi Europei;
una piazza non permette alcuna discussione finché vi circolano squadristi, provocatori prezzolati o meno, difensori di pseudo-diritti di negazionisti, gentaglia che vi mette piede solo per provocare e denigrare quel che vi avviene: solo fatta piazza pulita torna "luogo di discussione e confronto" e finché ciò non avviene (non certo con qualche inutile ban o raccomandazione ad essere più calmi) reagire alla feccia é, ripeto, dovere civico, anche sul web