visto che tu lo conosci davvero 77 e come dimostrato sia dubbio che cavallo manco per sogno puoi chiarire se la famiglia di francesco (visto che lui non si fa vivo su associna) ha avuto mai un ingrosso in italia?
Ah ma allora quello che cavallo ha fatto finta di non capire tu non l'hai capito davvero.
Francesco Wu non è un grossista e quello che fa o ha fatto la sua famiglia è del tutto irrilevante al fine di valutare pessima la sua dichiarazione, che non ha fatto in proprio ma per rappresentare gli interessi non suoi ma dei grossisti cinesi.
I bassi interessi di bottega a vantaggio dei quali ha strumentalizzato i valori della convivenza non sono i suoi, ma quelli dei grossisti i cui interessi rappresentava parlando a nome dell'associazione nella quale ha il ruolo per cui è stato intervistato.
Nel quartiere i dettaglianti cinesi stanno aumentando, e nessuno ha alcunché da ridire.
Francesco Wu e i grossisti sanno benissimo che nessuno ce l'ha con i cinesi, che come artigiani e dettaglianti sono presenti da quasi un secolo, ma non si vogliono i grossisti, che rovinano e massacrano la convivenza.
Ma ai grossisti serve dire che è tutta una manovra contro i cinesi perché, come cavallo insegna, calunniare qualcuno dandogli del razzista anche se non lo è serve a stornare l'attenzione dal reale problema che egli solleva.
E i grossisti sanno bene che non ci sono argomenti validi che possano difendere la loro presenza in un quartiere con quelle caratteristiche, per cui hanno bisogno di far credere che in realtà sono vittime di razzismo o xenofobia.
Ma come ho già scritto in passato commentando le prodezze di cavallo, strumentalizzare l'accusa di razzismo o discriminazione per altri fini è una schifezza.