Sembra ieri, quel soffio di vita... - Sfoghi - Associna Forum

Autore Topic: Sembra ieri, quel soffio di vita...  (Letto 3072 volte)

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Immanuel_Kant

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Sembra ieri, quel soffio di vita...
« il: 28 Maggio, 2006, 19:36:36 pm »
Non credo che questo sia relamente uno sfogo contro il mondo. La mia necessità consiste nel liberare il mio spirito da quei flussi negativi che mi legano alla materialità di questi opachi giorni, settimane, mesi.

Ho terminato le superiori da un anno con il max dei voti. Durante quell'anno scolastico (anche quelli precedenti) mi sentivo vivo: ogni giorno che andavo a scuola imparavo nuove cose, la mia cultura si arrichiva immensamente. Ero felice di passare notti insonnie per aumentare la mia intelligenza. Ma tristemente questa routine si è spezza da un anno.
Oggi, in data odierna, sono attualmente un impiegato nel settore dei trasporti e di sera lavoro in un ristorante. E pensare che sognavo di fare l'università e di laureari con il max dei voti, imparare l'inglese puro ed ovviamente il cinese (la mia lingua madre. Si fa per dire visto che di cinese ho ben poco, se non l'aspetto, mentre per tutto il resto mi sento un esperimento mal riuscito).

Ci? che mi sento oggi dentro è conseguenza di ci? che faccio attualmente, ma la causa a monte di tutto è conducibile solamente alla materialità della vita: senza soldi non si pu? fare più di quello che ci è concesso dalla sorte!!! Destino crudele in un mondo cieco.

La mia natura, da quel poco che posso conoscere di me, è avara del sapere :twisted: . Il sapere è un potere che rimane in noi e nessuno ce lo potrà togliere mai, in quanto non ha sostanza.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Immanuel_Kant »
Cheng Jialiù

Usas

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« Risposta #1 il: 28 Maggio, 2006, 20:18:26 pm »
A volte la sorte fa brutti scherzi, ma dispensa anche doni: il tuo è proprio l'amore per lo studio e per il sapere in generale. Coltivalo, se puoi. Non è una mancata iscrizione all'università che deve fermare la tua mente, la tua curiosità. Prova a pensare al contenuto della tua passione più che alla forma e forse troverai il giusto modo per affrontare la vita. E poi nessuno pu? sapere cosa sarà domani... :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Usas »

Immanuel_Kant

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« Risposta #2 il: 29 Maggio, 2006, 02:38:43 am »
appena ieri stabo msg con una mia amica a proposito del domani:

ogni volta che sento questa citazione od altre simili mi torna in mente Via con il vento ( di quella scena di rogo dove c'è in primo piano Rossella).
Come dicevo, domani sì sarà un nuovo giorno ma non sapremo mai se uno positivo o negativo.
Grazie.
Cmq spero di avere la possibilità di aumentare la mia sapienza in un modo o in un altro. Basta rimboccarsi le maniche ed essere open mind

ciaoz
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Immanuel_Kant »
Cheng Jialiù

ziner

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« Risposta #3 il: 29 Maggio, 2006, 03:24:01 am »
Citazione da: "Usas"
Non è una mancata iscrizione all'università che deve fermare la tua mente, la tua curiosità.


Mi sono quasi commosso leggendo questa frase... :oops:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ziner »

pamy-pamy

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« Risposta #4 il: 29 Maggio, 2006, 11:17:33 am »
fai così kiuditi in una biblioteca per una settimana e sbrana tutto ci? ke t'interessa e poi dimmelo :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da pamy-pamy »
FATE L´AMORE,NN FATE LA GUERRA!!!!!

Idra

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« Risposta #5 il: 29 Maggio, 2006, 16:23:52 pm »
Quando quel grigiore della realtà ci presenta il suo conto, quanto il necessario materialismo imposto dalla società, limita la voglia del consumo, in un era di consumismo sfrenato, dell'inconsumabile, ovvero la cultura, quando con quest'ultima non si pu? mangiare, ma forse si pu? vivere, penso a chi si è sacrificato prima di me, per rendere i miei studi possibile, penso alle tante persone che invece non hanno il lusso di studiare, e non lo potranno fare e poi penso alle persone che disprezzano la cultura, come se fosse qualcosa di perditempo, non comprensibile in una società utilitarista e materialista, dove da mezzo, il denaro è diventato lo scopo di vita.
Così in questa vita, sembra un paradosso, si passa più tempo a lavorare che a fare ci? che amiamo, ad amare. Non è un controsenso?
Sei comunque fortunato ad aver finito le superiori, non a tutti gli stranieri è acconsentito farlo, ora si pone davanti a te la materialità,
fai il suo gioco,
arricchisciti il più possibile, ricordandoti che è un mezzo per darti la possibilità di realizzare i tuoi sogni. Nel prossimo futoro (e fa male dirlo) potrai iscriverti all'Università, c'è chi si iscrive anche a 50 anni, tenendo duro!
« Ultima modifica: 30 Maggio, 2006, 14:27:12 pm da Idra »

Immanuel_Kant

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« Risposta #6 il: 30 Maggio, 2006, 00:51:35 am »
Ciao idra, ed ovviamente a tutti Voi,

grazie prima di tutto.
Devo ringraziare sopratutto i miei genitori per avermi dato la possibilità di terminare gli studi superiori: ci sono dei miei amici che hanno dovuto interrompere lo studio precocemente a causa della mentalità materialista dei loro genitori. Ovviamente mi hanno permesso di diplomarmi perchè a mia voltà c'era voglia e passione per lo studio.
Figuratevi che ho dovuto interrompere gli studi (per lavoro) per un totale di tre anni e per poi riprenderli ogni volta, fino ad arrivare alla maturità. Tutto questo travaglio mi ha fatto capire l'importanza dello studio (fino alla 3 superiore copiavo a manetta, mentre dalla 4 fino alla maturità figuratevi che competevo con una secchiona che era reputata la migliore della scuola, dicevano le voci di corridoio.).
Ragazzi, sapete cosa vi dico: anche noi rappresentiamo un ruolo molto importante per noi stessi (cioè, mi spiego, siamo noi alla fine che decidiamo il nostro futuro).

Quante volte ho dovuto rimboccarmi le maniche, ma fino ad adesso ho visto ben poco dei miei frutti (come invidio la pazienza del coltivatore).

A proposito del futuro, mia madre mi ha ammonito dicendomi che in futuro non saprò se avrò la stessa voglia di adesso. Io però ci credo nella mia passione ed ovviamente spero che ci sia un pizzico di fortuna nel mio cammino (chi non lo farebbe al posto mio).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Immanuel_Kant »
Cheng Jialiù

Idra

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« Risposta #7 il: 30 Maggio, 2006, 14:35:20 pm »
Molte delle persone che studiano a livello universitario hanno "combattuto" per studiare. Non è semplice arrivare a tale traguardo, la nostra società ci impone stili di vita prescritte per concretizzare esigenze e necessità, svalorizzando o impossibilitando lo studio. Io stesso ho incontrato difficoltà culturali e materiali, e mi è capitato più volte il pensiero di lasciar perdere lo studio, per seguire una via più "semplice" e socialmente accettato per noi, il lavoro (e spesso studio e lavoro, a maggior ragione per uno straniero, sono binomi inscindibili). Credo che comunque, bisogna comprendere ci? che si vuole veramente, per fare scelte di vita delle quali non ci pentiremo in futuro. Forza e coraggio!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

Usas

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« Risposta #8 il: 30 Maggio, 2006, 16:23:41 pm »
La maggior parte delle volte i frutti del proprio lavoro tardano a maturare e magari dopo tanti sforzi ci si ritrova senza niente in mano, ma quello che si fa non va perduto e i risultati prima o poi arrivano, anche nelle maniere più inaspettate.
La cosa veramente importante è cercare di capire qual è il proprio desiderio e perseguirlo con forza ma senza eccessiva ostinazione, con lucidità e la giusta serenità, accettando anche di dover aspettare.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Usas »