Come "consolazione" per il fatto che l'Italia vende di meno in termini di "valore", è da notare che una bottiglia di Brunello di Montalcino costa 2000 yuan in un ristorante di lusso di Wenzhou. Ma Wenzhou è ovviamente un caso particolare, essendo più "lussofila" e più "esterofila" e in particolare "italofila" del resto della Cina.
Come ha già fatto notare qualcuno, in cinese anche i nomi geografici vengono tradotti, ma di solito avviene solo per città medio-grandi o comunque capoluoghi di provincia, non per colline, che da quanto ho capito Chianti è il nome di una collina (o un insieme di colline).
Solo che di solito i vini non portano nomi di grandi città, ché se un vino si chiamasse Roma o Milano, in cinese si chiamerebbero sicuramente 罗马 e 米兰. Nei castelli romani c'è il vino Frascati, ma neanche Frascati ha una traduzione cinese.
Nulla vieta di chiamare la collina 康帝, e così il vino avrebbe lo stesso nome della collina.
Il nome "康帝" (Kangdi) ha un altro problema: 罗曼尼·"康帝" (Luomanni "Kangdi") è già il nome del vino (francese) Romanée Conti.
Per essere precisi, 康帝 non significa "salute dell'imperatore"... ma al massimo "imperatore salutare"; anche se questo nome lo avverto più come traslitterazione fonetica, che non come tentativo di dargli un significato.
Concordo sul fatto che molti vini all'estero siano molto più famosi all'estero.
Lo champagne è lo champagne, è l'ormai lo spumante per antonomasia, tant'è che la parola "champagne" è conosciuta in tutte le lingue del mondo, perfino in cinese la sua traslitterazione 香槟 (Xiangbin) può indicare qualsiasi tipo di spumante.
Champagne è anche lo spumante più famoso per i non "addetti al settore"... io stesso conosco lo champagne ma non saprei nominare uno spumante italiano
(lambrusco e romanella sono spumanti?)
Il Bordeaux poi è talmente famoso che in italiano ha dato il nome a un colore. In Cina c'è la traduzione "spontanea" 波尔多.
I vini francesi, a parità di qualità, saranno sempre più famosi nell'immaginario collettivo. Ovviamente gli intenditori di vino conoscono bene quelli italiani.
Mentre i vini francesi hanno già nomi cinesi "spontanei", essendo noti ai non "addetti al settore", quelli italiani no (gli addetti al settore usano probabilmente il nome italiano), per cui la Chianti se lo crea il nome cinese, cercando di farlo conoscere anche ai non intenditori.