capisco, tanto piu' se devi pure lavorare o simili...
auguri comunque di riuscire il piu' possibile a costruirti un approccio il piu' trasversale possibile alle diverse sfere di realta' collegate alla dimensione culturale cinese, superando in questo modo i limiti che si trovano spesso nelle nostre universita', di ipersettorialismo e di scarsa aderenza alla realta' e men che mai al mercato del lavoro
pensa che a Roma ci sono 800 studenti di Cinese nella facolta' e si fanno tesi come "i canti delle tessitrici di seta del XIV secolo"...te l'immagini che prospettive di lavoro ha una persona con una simile tesi di laurea? naturalmente nessuna in Cina (dove comunque formano centinaia di migliaia di laureati che possono dedicarsi specialisticamente a simili temi e sono madrelingua) e nessuna in Italia, dove in cambio mancano persone che sappiano ad esempio valorizzare il patrimonio turistico-culturale italiano verso i turisti cinesi o anche semplicemente fare le guide turistiche o traadurre in Cinese un opuscolo turistico (anche per questo ne abbiamo solo 0,5 milioni annui invece dei 5 milioni annui che l'Organizzazione Mondiale del turismo dice esistere potenzialmente) o sappiano favorire l'interazione fra microimprese commerciali italiane e cinesi o l'export in Cina o la promozione del valore immateriale dei prodotti cinesi in Italia, ecc.
e tanti di quegli studenti di una facolta' che pure, per caso, e' situata all'Esquilino, zona di Roma dove ci sono oltre 400 negozi cinesi, non frequentano quei negozi ne' i ristoranti take away (che li riforniscono all'ora di pranzo di VERI cibi alla Wenzhouese...) cinesi della zona, a riprova di come spesso le Universita' non aiutino a praticare, neei propri tempi e secondo le proprie possibilita', approcci trasversali....