Oggi è morto il presidente dell'Inter, Facchetti. Al di là della notizia in sè, vorrei fare un'osservazione.
Si pu? essere ricchi, si pu? essere famosi, ma alla fine ci? che ci accomuna è la morte. E' l'unica cosa di cui siamo certi tutti. Si vive per morire.
L'unica differenza tra un ricco e un povero è che il ricco pu? permettersi di allontanare il più possibile il fatal destino, vivendo meglio, e potendosi permettere le cure migliori. Chi è povero, invece, pu? sperar solo di avere una vita sana e di non avere alcuna disgrazia...
Chi è famoso, muore da famoso: della sua morte si accorgono tutti. Chi non è nessuno (la stragrande maggioranza) morirà nell'indifferenza totale, e gli unici che lo piangeranno saranno i pochi amici intimi e i familiari.
Immortalità: c'è chi lo ha cercato (e lo cerca) con elisir, e c'è chi è rimasto immortale grazie alle cose che ha fatto. Dal momento che l'immortalità materiale probabilmente non sarà mai raggiunta, per non cadere nell'oblio bisognerebbe fare qualcosa di eccezionale...altrimenti, dopo del tempo, anche gli ultimi resti materiali di noi, riposti in un anonimo cimitero, saranno rimossi e buttati via in una fossa comune non appena scade l' "affitto"....credo che un'alternativa migliore sarebbe quella di farmi cremare...e lasciare che il vento trasporti via le nostre ceneri.....
La nostra vita è proprio uno schifo. Si vive solo per soffrire e morire.
ps: scusate per lo sfogo, ma ultimamente sono davvero a pezzi per vari motivi personali. E mi rendo conto di quanto sia fragile la nostra vita. Una nullità insignificante.