Quanto conta il grado d'istruzione? - page 3 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Quanto conta il grado d'istruzione?  (Letto 10597 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

cilex

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 4.468
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #30 il: 21 Settembre, 2006, 23:43:43 pm »
Citazione da: "BlueSky"
molto interessanti le vostre riflessioni... mi permetterei di aggiungere solo ke la laurea serve anke per avere una classe sociale piu elevata.. non intendo essere superiore, bensi essere piu rispettati..
insomma non è proprio una cosa da niente... ci sono cose ke il danaro non puo comperare...


il mio prof di fisica, diceva sempre che nonostante lui sia professore, quando faceva la dichiarazioni dei redditi trattavano meglio un suo ex compagno che aveva un'agenzia immobiliare invece che lui......
Direi nettamente che sono di più le cose che si pu? comprare col denaro che quelle senza......... anche se ritengo che quelle senza denaro hanno un valore piu elevato!!!
l'istruzione, ti dà rispetto solo nel mondo accademico, dove dalle superiori si passa da secchioni all'università, persone invidiate e stimate per le loro capacità; ma nella realtà reale è ben diversa..... i laureati vengono descritti come persone viziate, figli di papà e sopratutto incapaci di eseguire cosa normalmente utili..... lo scorso mese hanno deriso una laureata in economia, impiegata che non sapeva guidare un muletto....., poverina!!! e poi dicono che le persone di cultura vengono rispettati........ meglio rimanere nei banchi dell'uni..... :cry:  :cry:  :cry:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

dalang

  • Livello: Straniero / Laowai
  • **
  • Post: 54
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #31 il: 22 Settembre, 2006, 08:31:15 am »
Citazione da: "cilex"
i laureati vengono descritti come persone viziate, figli di papà e sopratutto incapaci di eseguire cosa normalmente utili..... lo scorso mese hanno deriso una laureata in economia, impiegata che non sapeva guidare un muletto....., poverina!!! e poi dicono che le persone di cultura vengono rispettati........ meglio rimanere nei banchi dell'uni..... :cry:  :cry:  :cry:


Beh... questo pu? accadere, da noi una ragazza capoturno (laureata) manovrando un muletto se l'è tirato sui piedi ed è rimasta a casa per quasi un mese... questo però non significa molto.
Diciamo che in uno stabilimento è quasi "obbligatorio" che tra capi/capetti (laureati) e maestranze (diplomati o meno) ci siano degli sfottò ma, almeno nei casi che io conosco e che ho vissuto, erano cose fatte bonariamente.
Il problema nasce quando c'è da prendere una decisione e il neo laureato di turno non è in grado di decidere cosa fare e neppure ascolta il consiglio di chi ha esperienza. Però in un caso come questo (che è quello più "seccante" per i lavoratori) la colpa è spesso di chi non ha formato correttamente il capo e non tanto nelle sue capacità personali.
Insomma... a volte si pretende che solo per il fatto che siano laureati abbiano automaticamente l'esperienza... peccato che non sia così.

Un vecchio proverbio diceva "val più la pratica che la grammatica" :D

Marco
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da dalang »

pol

  • Livello: Turista di passaggio
  • *
  • Post: 16
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #32 il: 22 Settembre, 2006, 14:30:41 pm »
Secondo me l'istruzione vale molto, anche se approvo chi ha detto che bisogna avere la mente aperta ed elastica per farla diventare esperienza e saggezza (da più vecchi?) e non indottrinamento nozionistico.
Conta anche, nella mia esperienza personale, per le relazioni.
Soprattutto con il proprio ragazzo/a non ci devono essere troppe differenze, altrimenti gli interessi finiranno per divergere troppo e il percorso di vita anche, con conseguente allontanamento della coppia..
No?
  :roll:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da pol »

babo

  • Visitatore
(Nessun oggetto)
« Risposta #33 il: 22 Settembre, 2006, 17:51:52 pm »
Citazione da: "pol"
Conta anche, nella mia esperienza personale, per le relazioni.
Soprattutto con il proprio ragazzo/a non ci devono essere troppe differenze, altrimenti gli interessi finiranno per divergere troppo e il percorso di vita anche, con conseguente allontanamento della coppia..
No?
  :roll:


NO!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »

Alexblue

  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • ****
  • Post: 614
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #34 il: 22 Settembre, 2006, 18:30:38 pm »
secondo me si' xke' se uno ha la laurea e altra manco le elementale...sara' dura,specialmente se vogliono mettere su una famiglia. nella vita nn conosco nessuna coppia con tanta differenza di istruzione, magari vuol dire la tale copia il tasso di sopravivenza e' basso. :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexblue »

cilex

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 4.468
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #35 il: 22 Settembre, 2006, 21:55:07 pm »
mio papà ha la licenza elementare e mia mamma nenache quella, secondo le vostre ipotesi dovrebbero divorziare???
Pessima conclusione.
Secondo il vostro stesso ragionamento, un ricco non pu? sposare una povera o viceversa, in quanto c'è troppa differenza di classe, allora una di sangue blu non pu? sposare un plebeo.....

Se quasi una domanda con una risposta ovvia, e talmente ovvia che alla fine la vostra risposta ovvia non è veritiera....
infatti i sentimenti sono fatte dalle persone, non ci si deve sposare solo perchè si ha lo stesso lavoro e si amano gli stessi libri..... oppure solo perchè uno parla di Maxwell, l'altra deve capirlo altrimenti non c'è relazione.........

La mia risp è NO!!! (secco)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

dalang

  • Livello: Straniero / Laowai
  • **
  • Post: 54
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #36 il: 23 Settembre, 2006, 15:10:20 pm »
Ciao,

interessante il punto di vista... mi pare che fosse alla base degli studi di eugenetica tanto cari ai nazionalsocialisti tedeschi nel periodo tra il 1933 ed il 1945... cioè sposarsi solo tra "ariani", tra "puri", tra "eletti"...  :-D  :-D

Marco
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da dalang »

siliu

  • Livello: Straniero / Laowai
  • **
  • Post: 57
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #37 il: 23 Settembre, 2006, 23:10:40 pm »
Per me conta molto..

Prima è un biglietto da visita... e poi una chiave in più da sfruttare..

Anche se poi ci vuole sempre esperienza nel campo e fortura........
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da siliu »

silvia

  • Socio di Associna
  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • *
  • Post: 1.581
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #38 il: 25 Settembre, 2006, 03:50:43 am »
avere un grado di istruzione alto sicuramente è vantaggioso per molti aspetti, importante pero' è che ti piaccia davvero se no prima e poi ti accorgi che hai perso solo tempo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da silvia »
lzy

babo

  • Visitatore
(Nessun oggetto)
« Risposta #39 il: 25 Settembre, 2006, 09:17:05 am »
Citazione da: "silvia"
avere un grado di istruzione alto sicuramente è vantaggioso per molti aspetti, importante pero' è che ti piaccia davvero se no prima e poi ti accorgi che hai perso solo tempo.


Sì..sì, io infatti ho solo perso tempo e denaro!!! :cry:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »

Idra

  • Socio di Associna
  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *
  • Post: 2.842
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #40 il: 25 Settembre, 2006, 16:27:45 pm »
Presupponendo che l'istruzione non è sinonimo di cultura, anche se ha un intimo collegamento con essa, per istruzione si intende spesso una conoscenza settoriale. Una conoscenza che, per quanto vasta, viene insegnato nelle scuole tramite materie specifiche. Quindi uno pu? essere dotto in una materia, e non esserlo in altro.
Così, alla domanda del topic "quanto conta il grado di istruzione" necessariamente corrisponde una risposta relativa. Relativa hai casi specifici e alle conoscenze specificamente richieste. In generale l'istruzione non conta niente se chi si indottrina non lo fa con stimolo, non lo fa con voglia di CONOSCENZA, di espandere la metodologia acquisita oltre le materie scolastiche, di acquisire uno spirito razionalmente critico.
E' questo che porta a una mente un po' più aperta, oltre gli schemi convenzionalmente o socialmente adottati spesso anche senza chiederci il perchè. Li si prende per buona.
Per qui, personalmente considero l'istruzione un mezzo privilegiato per nutrirsi di conoscenza, cultura, ma questo non deve creare nessuna casta culturale/sociale che si possa sentire superiore ad altre persone. Ci sta benissimo che una persona che non ha potuto usufruire delle scuole possa avere un bagaglio culturale più ampio di chi ha potuto usufruirne, magari perchè ha viaggiato tanto, ha letto tanto, ha vissuto tante esperienze. Sono tanti i fattori che formano la cultura. Chi ritiene di essere culturalmente superiore rispetto ad un altro dimostra ulteriori limiti culturali rispetto a quelli che avrebbe, a partire dall'ignorare di essere ignorante in tante altre cose (in questo mondo non esistono tanti tuttologi).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

babo

  • Visitatore
(Nessun oggetto)
« Risposta #41 il: 29 Dicembre, 2006, 16:20:02 pm »
Citazione
Non lasciamo allora nel vago ci? che chiamiamo educazione. Ora infatti, criticando ed elogiando l’educazione di ciascuno, diciamo che quello, fra noi, è ben educato e quell’altro privo di educazione, e anche, talvolta, ci riferiamo a chi è ben addestrato nei commerci e nei traffici marittimi e ad altri uomini assai esperti in altre attività. Ma il nostro ragionamento, a quanto pare, non è proprio di chi pensa che l’educazione consista in queste cose. Ma di chi piuttosto crede che l’educazione formi sin da giovani la virtù, suscitando l’amore e il desiderio di realizzarsi come cittadini, in modo da saper governare ed essere governati secondo giustizia. Dopo aver circoscritto questo tipo di educazione, questa sola il nostro discorso, per quel che mi sembra, intende definire con il termine di educazione, mentre quella che tende alle ricchezze o alla forza o a qualche altra abilità che sia priva dell’intelletto e della giustizia, è volgare, servile e non è affatto degna di essere chiamata educazione. Ma ora non discutiamo sul nome e rimaniamo invece fedeli al termine sul quale poco fa ci siamo accordati, dicendo che coloro che sono stati rettamente educati sono buoni e che non si deve affatto disprezzare l’educazione, poiché è il più importante fra gli splendidi beni che ricevono gli uomini migliori: e se talvolta ci allontaniamo dalla strada maestra, possiamo correggere il nostro cammino e questa cosa chiunque deve fare nel corso della sua vita, nel limite delle sue possibilità. [à]
                                                                                Platone
                                                                          "Leggi" - Libro I
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »