L'omosessualità nella Cina Moderna e tra i Cinesi in Italia - page 1 - Generale - Associna Forum

Autore Topic: L'omosessualità nella Cina Moderna e tra i Cinesi in Italia  (Letto 7377 volte)

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DanielKuby

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L'omosessualità nella Cina Moderna e tra i Cinesi in Italia
« il: 28 Gennaio, 2007, 12:46:19 pm »
Carissimi.
Questo sondaggio non vuole essere una provocazione, non vuole portare a fare nessun tipo di outing; Chiariamo subito.
La scelta di questo tema nasce dalla voglia di  un gruppo di persone di confrontarsi su un tema molto attuale. Sullo sfondo ovviamente abbiamo: in Italia il vivace dibattito parlamentare sui riconoscimenti dei diritti civili; ed in Cina abbiamo invece un eccessiva differenza tra "centri e periferia" nel modo di vivere determinate libertà. A questo si associa anche un luogo comune che non sempre è tale e cioè < In Cina non c'è il rispetto di determinate scelte e libertà>.
E' da sfatare questo luogo comune?
E' sempre attuale?
E in Italia come si trovano gli omosessuali cinesi...divisi tra relativismo occidentale, tradizionalismi orientali e strutture familiari rigide e patriarcali. (non è sempre così ATTENZIONE).Come si vivono certe situazioni?
E' arrivato quindi il momento di fare chiareza sulle possibilità quindi che i cinesi hanno di vivere certe libertà; partiamo proprio però dall'analisi di un tema così attuale, diffuso e spinoso.
Ragazzi mi aspetto da voi un bel dibattito
"TRA ORIENTE E OCCIDENTE"!!! ;-)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da DanielKuby »

DanielKuby

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Bene!!
« Risposta #1 il: 28 Gennaio, 2007, 21:41:58 pm »
Questo tema è stato soltanto oggi osservato da più di trenta persone. Beh mi sembra un buon risultato..mh non  capisco però come mai nessuno commentato nulla ancora...
A questo punto è stato gia raggiunto un obiettivo e cioè si è capito che il tema di per sè infastidisce.
Io non l'ho proposto per difendere lla causa di nessuno nella maniera più assoluta!!!
soltanto per raccogliere dei parei e invece si sono raccolte indifferenze.
Mi sono fatto comunque portavoce a dire la verità di un lavoro di gruppo che dei ragazzi universitari stanno svolgendo in una facoltà italiana di sociologia.
Da questo lavoro a dire la verità sono già emersi dei dati e cioè che in Cina l'omosessualità è vista come una pratica diffamante e come uno stile di vita dissoluto e tipico dei regimi capitalistici. Proprio da quest'ultimo punto ( i regimi capitalistici) si è voluti partire per comprendere il confronto che si pu? avere su questo tema ( oggetto per noi solo di osservazione - ci tengo a precisare-) Tra "oriente ed Occidente" - come scrivevo su.
Ci si aspettava anche delle riflessioni semplici e banali ma si posono trarre delle conclusioni anche dall'esistenza talvolta di implicite negazioni..
3 negazioni...cioè:< non approvo, non disapprovo, e non promuovo>
.....
TO BE CONTINUED....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da DanielKuby »

Usas

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« Risposta #2 il: 28 Gennaio, 2007, 21:55:11 pm »
Probabilmente non si tratta di indifferenza ma di non conoscenza del tema proposto...non so, è un'ipotesi!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Usas »

DanielKuby

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Ottimo Usas
« Risposta #3 il: 28 Gennaio, 2007, 22:15:10 pm »
Ciao, si dico che comunque è già una buona cosa avere questo parere.
Vedi Usas io credo che ad ogni modo la curiosità c'è sicuramente perchè non ci si sofferma a leggere il titolo del discorso ma se ne legge anche il contenuto per cui tutto poi diventa uno strumento di valutazione.
Basterebbe esporre la propria come hai fatto tu anche perchè ripeto non si richiede di fare outing o riportare tesimonianze de visu o  addirittura de auditu.
....TO BE CONTINUED...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da DanielKuby »

nik978

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« Risposta #4 il: 29 Gennaio, 2007, 00:06:02 am »
argomento da non trattare in 2 righe...
per questo non ho risposto subito.:)

io frequento anche ambienti omosessuali (pur non essendolo) e nela mia permanenza in cina sono enrtrato in contatto con la realta' (marginalmente)..

la cosa insolita e' che dove ero io piu' di una volta ho visto uomini e ragazzi mano nella mano...in italia IMPOSSIBILE..li vedo solo nei locali.
(2 ragazze mano nella mano in italia fanno meno effetto..)
e sempre mentre ero in cina, un transessuale ha potuto convolare a nozze e un altra, partecipare ad un concorso di bellezza
avvenimenti un po insoliti visto che so bene che la situazione degli omosessuali in cina e' tutt'altro che semplice!
e alla fine l'equiparare l'omosessualita' al degrado del mondo capitalista e' una cosa che si fa anche nei paesi estremisti islamici...

l'omosessualita' in cina in passato peero' era piu' diffusa alla luce del sole:
http://it.wikipedia.org/wiki/Omosessualità_in_Cina
insomma, non e' facile!!

inoltre anche il disocrso yang e ying (su cui si basa tutta la filosofia cinese..esagrammi e oltre...) implica una dicotomia di parte maschile e femminile nell'uomo 9e viceversa nella donna)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da nik978 »
Mr Huang talk about you. Do you know , everybody likes you in
Ningbo,.All of us expect your stay here. We\'ll drink chinese wine
togeter and go insane.

marcowong

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Re: Bene!!
« Risposta #5 il: 29 Gennaio, 2007, 00:15:36 am »
Citazione da: "DanielKuby"
Questo tema è stato soltanto oggi osservato da più di trenta persone. Beh mi sembra un buon risultato..mh non  capisco però come mai nessuno commentato nulla ancora...
A questo punto è stato gia raggiunto un obiettivo e cioè si è capito che il tema di per sè infastidisce.

nessun commento => il tema infastidisce? Mi sa che parti prevenuto.

Citazione da: "DanielKuby"
Mi sono fatto comunque portavoce a dire la verità di un lavoro di gruppo che dei ragazzi universitari stanno svolgendo in una facoltà italiana di sociologia.
Da questo lavoro a dire la verità sono già emersi dei dati e cioè che in Cina l'omosessualità è vista come una pratica diffamante e come uno stile di vita dissoluto e tipico dei regimi capitalistici.

Mi sto chiedendo quali siano questi dati e da dove emergano. Il tipo di parole usato "pratica diffamante", "stile di vita dissoluto", "regimi capitalistici", sono quelli tipici di una propaganda vecchia, quasi antica, oramai in disuso in Cina, tranne nella stampa del partito che nessuno legge ed è solo autoreferenziale. Ragazzi, ma quali sono le vostre fonti? Avete mai letto un giornale cinese in cinese? Ci siete mai stati in Cina ed avete mai fatto un po' di chiacchiere con qualche vostro coetaneo in Cina?

Citazione da: "DanielKuby"
Ci si aspettava anche delle riflessioni semplici e banali ma si posono trarre delle conclusioni anche dall'esistenza talvolta di implicite negazioni..
3 negazioni...cioè:< non approvo, non disapprovo, e non promuovo>
.....
TO BE CONTINUED....


Chiedi come si trovano gli omosessuali cinesi in Italia. Io personalmente non ho mai conosciuto un omosessuale dichiarato in Cina, ne ho conosciuto uno solo, di Hong Kong, in Italia. Una persona non fa comunità, per la definizione stessa di comunità. Quindi per me vale nessun commento = nessun commento. Punto e basta. Nessuna implicita negazione, ma fastidio nel vedere un tentativo di forzare una conclusione a tutti i costi. Un sociologo che ho visto al lavoro sulla comunità cinese ha fatto un lavoro che è durato molti mesi, parlava cinese e capiva anche un po' di un dialetto, ha fatto moltissime interviste singole, a famiglie, ha raccolto dati in Italia ed in Cina e fatto analisi statistiche e poi ha tratto alcune conclusioni. Si vede che il sociologo che ho conosciuto io era un perditempo visto che tu su delle non risposte dopo quattro giorni hai già tratto delle conclusioni.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

DanielKuby

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rispondoa marco wong
« Risposta #6 il: 29 Gennaio, 2007, 09:50:48 am »
RISPONDO A MARCO WONG-


Un sociologo che ho visto al lavoro sulla comunità cinese ha fatto un lavoro che è durato molti mesi, parlava cinese e capiva anche un po' di un dialetto, ha fatto moltissime interviste singole, a famiglie, ha raccolto dati in Italia ed in Cina e fatto analisi statistiche e poi ha tratto alcune conclusioni. Si vede che il sociologo che ho conosciuto io era un perditempo visto che tu su delle non risposte dopo quattro giorni hai già tratto delle conclusioni.

 COSì HAI GIUSTAMENTE SCRITTO

 volevo però farti notare che qui si sta parlando di ragazzi che frequentano la facoltà di sociologia e non  si sta parlando di sociologia ad altissimi livelli.
Ci sono persone che nel loro piccolo stanno facendo questa ricerca con i propri mezzi e che comunque ci mettono tutto loro stessi.
per cui fare un paragone del genere lo trovo davvero fuori luogo visto che avevo specificato da chi fosse effettuatA QUESTA RICERCA.
qUESTA RICERCA POI SERVE OVVIAMENTE ANCHE A QUELLI DI ASSOCINE PER CERCARE MAGARI DI SAPERNE DI + (OVVIAMENTE SE SI è INTERESSATI)
volevo fare chiarezza anche su un atro punto e cioè che l'omosessualità nonsempre è dichiarata infatti il punto da cui si partiva era anche la particolare struttura della famiglia cinese (sia in cina che in italia). é suicuramente una famiglia molto sentita  anche come emerge dall'altro forum sulla scelta del proprio partener eventualmente straniero.
Quindi questo genere di nuclei rendi difficile far emenrgere determinate realtà.
ecco tutto.
Nessun tentativo di forzare conclusioni! assolutamente e meno male che l'ho scritto!!!!

Scusa marcowong Ma non credi che il fatto che non se ne conoscano e in italia non se ne vedano (di casi) potrebbe essere una conseguenza di una struttura ripeto un pò rigida di famiglia cinese (ponendola a confronto con quella italiana)?
Stiamo qui per discuterne non per forzare coclusioni ma è chiaro che vedendo magari alcuni atteggiamenti ci si faccia un'idea.
le conclusioni poi nonle faccio io le fa chi di dovere!!!!
a prestooooooooooooo
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da DanielKuby »

silvia

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« Risposta #7 il: 09 Febbraio, 2007, 00:51:33 am »
tutto questo boom economico ha portato molte idee di liberta sessuale, anche se per la vecchia generazione non potrà mai condividerlo, per molti cinesi il fatto di essere omosessuali è una malattia quindi va curata, e pensare che esistono dai tempi dei imperatori, ma..................
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da silvia »
lzy

Giorgio

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« Risposta #8 il: 09 Febbraio, 2007, 06:41:58 am »
Meno male che il nostro beneamato governo approverà i Pacs così saremo tutti più contenti...  :lol:


MA PER FAVORE!  :roll:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giorgio »

glaus

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« Risposta #9 il: 09 Febbraio, 2007, 11:00:13 am »
Citazione da: "nik978"
la cosa insolita e' che dove ero io piu' di una volta ho visto uomini e ragazzi mano nella mano...in italia IMPOSSIBILE..li vedo solo nei locali.

Anch'io, ma non sempre è indice di omosessualità. Spesso è un gesto di amicizia che non va confuso con intimità sentimentale o sessuale.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

linlin

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« Risposta #10 il: 09 Febbraio, 2007, 13:06:25 pm »
da giovane cinese in Italia, e che torna spesso in Cina, non sono mai venuta a contatto con l'omosessualita dei cinesi, nè in Italia nè in Cina...

forse dipende dalla mia ignoranza  :?
o da una struttura-societa rigida come dici tu, DanielKuby,
forse dipende dalla proverbiale riservatezza dei cinesi,
o dal fatto che tutto quello che riguarda il sesso è tabù...

considerando che solo nel 2002 l'omosessualià è stata abolità come malattia mentale (in Italia è stata abolita nel 1973), in base a quello che ha detto nik978 mi sembra che questa realta sia stata accolta piuttosto velocemente...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da linlin »
In ogni donna fa capolino una bambina che cocciutamente vuole rimanere tale.

Alexia

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« Risposta #11 il: 09 Febbraio, 2007, 20:16:45 pm »
la libertà sessuale non credo che è venuta fuori per il boom economico, io credo è dovuta dalla struttura sociale, apertura mentale. così come gli altri stati hanno dovuto fare un luogo marcia, anche in cina, con il tempo, cambierà!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

marcowong

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« Risposta #12 il: 03 Marzo, 2007, 00:33:26 am »
quando mia moglie era appena venuta in Italia, ogni tanto, guardando la televisione insieme, le spiegavo che il tal personaggio televisivo era omosessuale. ed il flusso di informazione era a senso unico.
Adesso, guardando il festival di San Remo, le ho commentato che una certa cantante è notoriamente omosessuale, al che questa volta mi ha spiegato alcune informazioni, tipo che una omosessuale che ha il ruolo maschile nella coppia è denominata T, mentre quella femminile è P, e che il termine tongzhi, camerata, che una volta si usava indiscriminatamente come appellativo, adesso è invece utilizzato come per appellare gli omosessuali maschi.
Sembrebbe che per lo meno sulla stampa e nell'informazione generale ci sia una certa apertura verso i nuovi costumi sessuali.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

Ling

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« Risposta #13 il: 03 Marzo, 2007, 12:04:40 pm »
Aggiungo un commento alla relazione ipotetica tra "Economia-Libertà sessuale".

Certo a prima pu? far sorridere come un boom economico possa influire sulla libertà di affermare la propria sessualità nella società. Eppure, se ci pensate, i tabù nascono dalla società stessa e la società pu? cambiare per un boom economico; leggendo, quindi, quest'ultima proposizione al contrario, si pu? vedere come boom economico implichi una modificazione della struttura sociale.
Ovviamente, è un processo lento. Tenete conto che, parlando dell'Italia, nelle generazioni over 40 c'è ancora molta "paura" nei confronti degli omosessuali. Invece, nelle nuove generazioni è frequente incontrare ragazzi con amici omosessuali. Quando tutti gli over 40 saranno diventati abbastanza vecchi da non influire più sulla società, potremo vedere (e assaporare) un nuovo clima di libertà sessuale.

Detto questo, a favore della relazione tra boom economico e libertà sessuale, devo farvi presente che effettivamente, quando in una società si passa da un clima rurale ad uno industriale, dove i lavori sono molto più stressanti (anche se fisicamente meno pressanti), gli orari fissati, le vacanze prestabilite, dove si lavora per le grandi aziende (e del nostro lavoro svolto, non sempre ce ne frega molto), dove (fatto non da poco) siamo bombardati da informazioni sulla nostra città, come su qualsiasi altro paese e cultura, mi sembra di poter affermare tranquillamente che l'individuo si apra verso nuovi orizzonti, per sopperire al piattume della vita quotidiana. Succede quindi (perchè sono gli stessi mezzi mediatici che lo stimolano) che legga un po' di più, si interessi al mondo maggiormente, si pianifichi vacanze in posti extra-ordinari, si incuriosisca per culture differenti e tenda, in generale, maggiormente alla filosofia spiccia del "vivi e lascia vivere".
In questo pittorico ambiente che ho descritto, l'insorgere di maggiore tolleranza verso i propri simili omosessuali e la decaduta di tabù che non hanno un motivo più che esplicito, siano abbastaza possibili.

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Ling (灵)á术感情理。
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Ling

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« Risposta #14 il: 03 Marzo, 2007, 12:13:44 pm »
Riporto dall'articolo di Wikipedia, che è già stato citato, a questo indirizzo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Omosessualità_in_Cina

"(...) Vi sono molti bar gay e nightclubs nelle grandi città come Shanghai, Guangzhou, Beijing, che restano però oggetto di rastrellamenti da parte polizia. Tali difficoltà oggettive, sommate a volte alla impossibilità di raggiungere e frequentare questi luoghi di socializzazione, costituiscono un incentivo alla ricerca di sesso occasionale nei bagni e nei parchi pubblici. Anche in Cina, come del resto accade in ogni parte del mondo, l'omosessualità nelle zone di campagna è particolarmente difficile. La particolare conformazione socio-geografica di questa nazione, esaspera ulteriormente, tali difficoltà: la maggioranza della popolazione difatti vive nelle campagne, dove Internet non esiste e da dove non si ha possibilità di accedere alle città.
Gli abitanti delle campagne non parlano affatto di omosessualità, e quando lo fanno, ne parlano come di una malattia. La parola, le problematiche e i diritti connessi a tale questione, costituiscono ancora un tabù, dato che la pratica omosessuale resta del tutto condannata e oggetto di completa disapprovazione (...)"

Vedete che anche qua si parla indirettamente della relazione "sviluppo economico-libertà sessuale".
Nel senso: prima si passa da una povera cultura rurale, in cui non c'è internet e non c'è che un piccolo flusso d'informazione; dopo si arriva alla cultura industriale (+ cittadina) in cui c'è internet e un flusso d'informazioni spaventosamente accentuato.
Allora, il boom economico crea la possibilità di capire di non essere dei mostri (se si è omosex) e che ci sono altri come noi (grazie, ad es, a bar a tema o internet). Poi, la cultura della gente si modifica di conseguenza, piano piano, con il lento accettare di questa nuova sfaccettatura della società (anche perchè omosessuali se ne trovano ovunque).
Vedrete che in Cina diventerà come in tanti altri posti: ci sarà libertà sessuale.

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