beh...i cinesi mica hanno cacciato con la forza i vecchi proprietari...ma a suon di eurini...e ti assicuro che i vecchi proprietari delle attività ( e i proprietari dei locali) sono molto contenti, anche se gridano all'invasione di cinesi :roll:
Per quanto ho avuto modo di constatare personalmente, posso però dire che chi abita da sempre all'Esquilino oggi vive la situazione in maniera piuttosto problematica. Queste persone, loro malgrado, hanno assistito negli anni ad una sorta di "appiattimento" commerciale del rione (inteso come restringimento da un range piuttosto ampio di offerta ad un campionario di botteghe che si assomigliano un po' tutte). Ho amici di famiglia che abitano all'Esquilino (quartiere che, tra parentesi, io amo) fin dagli anni '70, e spesso si lamentano del fatto che oggi, per trovare un panificio, una cartoleria, una merceria o un barbiere, siano costretti a spostarsi in un altro quartiere, perché le botteghe che prima avevano sotto casa (e alle quali magari erano anche affezionati) ora hanno chiuso e sono state sostituite dall'ennesimo negozio di abbigliamento.
Di contro, ripetono spesso che la grande ondata di immigrazione degli ultimi vent'anni ha ridato vita e colore ad un quartiere storico e consolidato come l'Esquilino nel quale, ormai, l'età media degli abitanti era cresciuta pericolosamente (insomma, era diventato un quartiere "vecchio")... Negli ultimi anni, scuole materne ed elementari sono tornate ad affollarsi: segno tangibile che il quartiere, un tempo ormai quasi esclusivamente sede di uffici, oggi pullula di nuova vita e si pone come vero punto nevralgico per l'evoluzione multiculturale della città.