per Vasco:
il problema non è solo dato dal far rispettare le leggi, ma
1) nel far rispettare le leggi selettivamente, cioè a chi mi pare sì e a chi non mi pare no. Illuminante è l'esempio del video riportato sul corriere della sera con il carrello e la telecamera nascosta, il giornalista (italiano) che col carrello non viene fermato o multato, e solo all'ultimo un ghisa che si scusa per averlo fermato. Credo che normalmente questo atteggiamento non sia tenuto nei confronti di un cinese
2) cambiare le leggi selettivamente penalizzando, sapendo di penalizzare, una determinata categoria o razza. Istituire una zona a traffico limitato, limitazioni allo scarico e carico sapendo che questo penalizza una determinata categoria di una certa razza è un esempio
3) cambiare le leggi senza tenere conto della "politica" nel senso originale del termine, della polis che non è fatta solo da una parte della polis, ma da tutta la polis stessa. Il comune ha mai consultato il parere della comunità cinese? Come mai il parere o le esigenze di commercianti che hanno acquistato negozi, acquisito licenze commerciali ecc. non vengono prese in considerazione, mentre in altre aree della città sì? I locali notturni sui navigli di certo non rispettano lo spirito antico ed originale dell'area, generano di sicuro più rumore di un negozio in Paolo Sarpi, generano un traffico di vetture di notte e di traffico commerciale di giorno, eppure i comitati di quartiere dei navigli non hanno mai avuto una rilevanza paragonabile ai comitati tipo "Vivi Sarpi" ecc. Anche queste sono due pesi e due misure.