MILANO: RIVOLTA A PAOLO SARPI - page 8 - Generale - Associna Forum

Autore Topic: MILANO: RIVOLTA A PAOLO SARPI  (Letto 139190 volte)

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lichunhaug

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« Risposta #105 il: 13 Aprile, 2007, 15:23:36 pm »
Citazione da: "vascoexinhong"
hai visto cosa è successo per le vignette offensive su Maometto!
E non scordiamo Bonolis mandare "a quel paese" un finto cinese nello spot della Lavazza......

A scuola non insegnano le guerre dell'oppio, i trattati ineguali o le invasioni occidentali in Cina durante il XIX-XX secolo. Solo quelle verso altri continenti e nazioni. Come mai? E' solo un retaggio culturale del periodo fascista? Pensaci bene? E non è solo ignoranza..
No, c'è davvero un atteggiamento discriminatorio quasi esclusivo verso la comunità cinese.
E dimmi, quanti sono gli italiani che scenderanno in piazza per difendere i diritti degli Huaqiao?
Gli italiani il rispetto lo danno solo a certe comunità. Solitamente a chi non  sembra più bravo di loro.
Per questo c'è bisogno che il governo di Pechino alzi la voce una volta per tutte....
a parte chhe io la guerra dell'oppio l'ho studiata alle medie...
ti ricordi per caso a cosa è dovuta????
ma in cina si studia forse il rinascimento italiano, la civiltà romana ecc.???
se cerchi un italiano che scenderà in piazza per gli immigrati cinesi regolari (Hua qiao) lo hai trovato e sono qua.
gli italiani il rispetto lo danno a tutti quelli che li rispettano.
non è nel tuo interesse che intervenga il governo di pechino, e se si sta così bene la cosa ci fai qua???[/quote]

qst non è neanche discriminazione, è solo che l'occidente non è interessata all'oriente, invece la cina è stata costretta ad interessarsi...
ti 6 scordata dalla pubblicità di pagine gialle, il gladiatore che grida: "Ah cinese" a qllo che voleva la carta d'identità.... che vergogna per questi cinesi che fanno qst tipo di pubblicità...
La guerra dell'oppio è stata la prima umiliazione dei cinesi...
Cmq in cina si studiano i romani e il rinascimento, la storia cinese è proporzionale a qlla occidentale.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da lichunhaug »
Ichi ni san shi 我是无敌!!!

BlackPepper

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« Risposta #106 il: 13 Aprile, 2007, 15:28:00 pm »
Oggi un conoscente (italiano) mi ha detto che secondo lui quello di ieri è stato un comportamento sbagliato, un comportamento da mafiosi.
Ora, sul paragone con la mafia avrei anche qualcosa da ridire, ma sul fatto che la reazione della comunità sia stata scorretta ha completamente ragione: nei filmati mandati in onda dai TG ho visto ragazzi che mandavano via a calci un fotografo, altri che hanno lanciato una bottiglietta d'acqua piena in faccia ad una signora che aveva tentato di abbassare uno striscione di protesta; si sono poi visti vetri di macchine rotti, auto ribaltate, cestini della spazzatura sradicati e quant'altro. E questo è sbagliato, questa è violenza. Poi si sono visti agenti della polizia che si "difendevano" sguainando manganelli, spingendo con gli scudi antisommossa. Ma questo non è scorretto, non è violenza, perché loro sono La Polizia e sono autorizzati. (Dai primi numeri che hanno dato pare che siano stati feriti più agenti che cinesi: mi viene da chiedermi se non si siano fatti male tra di loro visto che le "armi" le tenevano in mano loro, involontariamente si intende. I cinesi avevano le bottigliette d'acqua, le uova e le bandiere, senza dimenticare i loro prestanti fisici che hanno permesso loro di mettere KO numerosi poliziotti. --- piccola provocazione ---)
Non ho ancora capito come realmente sia avvenuto l'incidente che ha fatto risvegliare gli animi cinesi, chi sia stato il primo ad iniziare, ma comunque siano andate le cose, reagire con la violenza è sbagliato, a meno che non lo si faccia per legittima difesa.
E dunque i cinesi hanno torto, da tutti i punti di vista. Però secondo me delle volte si ha ragione ad avere torto, e questa per me è una di quelle. L'uomo non è una macchina, ai sentimenti non si comanda; quando ci si sente pienamente coinvolti, è umano perdere la ragione per qualche istante e reagire in modo sbagliato. Si sa che la comunità cinese è conosciuta come una tra le più laboriose, silenziose, tranquille, ma si dovrebbe anche sapere che se fai arrabbiare una persona che non si arrabbia mai, allora forse dovresti pensare che potrebbe essere un pochino colpa tua, oppure di un malinteso.
Non sto cercando di scusare la reazione di ieri, o di fare del vittimismo. Penso solo che abbiano ragione, anche se in torto. E' un po' come quando un infermo mentale commette un omicidio, ma viene "assolto" grazie al suo stato di infermità: se la violenza fosse sbagliata a prescindere da tutto, allora un omicidio è sbagliato a prescindere dalla salute mentale dell'omicida, vi torna?
Sempre questo conoscente ha detto che secondo lui, quando si è vittime di un'ingiustizia, bisogna prendere nome e cognome e fare una denuncia. Forse ha ragione, ma siamo tutti consapevoli del fatto che in Italia questa è una delle vie più lunghe e probabilmente meno fruttuose. In Italia perché tu sia ascoltato a volte bisogna fare cose eclatanti, e questa volta sicuramente lo è stato, anche se in senso negativo. I media adesso avranno più argomentazioni per parlare male della comunità cinese ma almeno, si spera, avranno capito che quella di Paolo Sarpi è una questione di primaria importanza che va risolta al più presto, per il bene di tutti.

Da cinese posso dire che da una parte sono rammaricata per come si sono degenerate le cose ieri (molte , ma dall'altra sono contenta che finalmente la comunità cinese si sia unita e abbia marciato verso la stessa direzione. Speriamo che questo fatto possa essere stato utile.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da BlackPepper »
Sorridi sempre anche se il tuo sorriso è triste, perchè più triste di un sorriso triste c´è la tristezza di non saper sorridere. - J.M.

marco

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« Risposta #107 il: 13 Aprile, 2007, 15:30:48 pm »
Ma chissenefrega di chi studia cosa!
E chissenefrega se chi non paga le tasse è italiano o cinese!
E chissenefrega delle guerre dell'oppio!
Cosa dovrebbero dire gli africani di 500 anni di schiavismo?
Ragazzi,continuando a guardare al passato non riusciremo mai ad avere un futuro comune e sereno! La storia deve insegnare a non commettere gli errori del passato, non spingere a nuove divisioni senza senso!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marco »

vasco reds

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« Risposta #108 il: 13 Aprile, 2007, 15:45:12 pm »
Citazione da: "marco"
Ma chissenefrega di chi studia cosa!
E chissenefrega se chi non paga le tasse è italiano o cinese!
E chissenefrega delle guerre dell'oppio!
Cosa dovrebbero dire gli africani di 500 anni di schiavismo?
Ragazzi,continuando a guardare al passato non riusciremo mai ad avere un futuro comune e sereno! La storia deve insegnare a non commettere gli errori del passato, non spingere a nuove divisioni senza senso!




infatti, la storia insegna
la guerra dell'oppio è scoppiata perchè l'imperatore e l'imperatrice permisero agli inglesi di fare quello che volevano in cina per timore, la storia si è ripetuta... i governi italiani hanno permesso hai cinesi (e non solo) di fare quello che volevano in italia ed ecco la "guerra di paolo sarpi" a quando la rivolta dei boxer italiani....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

jaymilano

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« Risposta #109 il: 13 Aprile, 2007, 15:48:04 pm »
La prima cosa che si dice di paolo sarpi è: stanno prendendo tutto! Non dimentichiamo che per avere un negozio bisogna prima di tutto pagarlo. E penso che moltissimi ex commercianti di paolo sarpi si sono fatti una fortuna vendendo il negozio ad un cinese, e di questi signori che hanno avuto 200mila-300mila euro per un buco di 70mq nn se ne parla mai.. Per dire che quando un cinese fa qualcosa di normale e di bello resta sempre nell'ombra ma se appena fa una piccola cavolata gli viene puntato il dito contro come se fosse un pedofilo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da jaymilano »
jay il CINESE! si! CINESE!

goldendragon

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« Risposta #110 il: 13 Aprile, 2007, 15:50:42 pm »
Citazione da: "jaymilano"
La prima cosa che si dice di paolo sarpi è: stanno prendendo tutto!


MAMMA li turchi!  :-D  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

mister_no

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« Risposta #111 il: 13 Aprile, 2007, 15:55:22 pm »
Se mi posso permettere, vorrei esprimere qui la mia opinione. Da italiano, non da cinese, certo, ma non che questo cambi molto. Almeno, non per me. Visto che non ho nessuna considerazione per certe prese di posizione estremiste del genere "i cinesi devono tornarsene tutti a casa loro" di matrice piccolo borghese-leghista classiche del perbenista che tutto giudica col suo (purtroppo per lui, troppo corto) metro adatto forse alla chiacchiera da autobus ma non esattamente a un ragionamento che si pretenda serio e approfondito quanto basti. Del resto non ho nessuna simpatia neppure per affermazioni di matrice speculare- tanto per intenderci, esternazioni del tipo "non voglio aver niente a che fare con gli italiani" che a mio modo di vedere non rappresentano altro che la (indesiderabile) controparte della chiusura pseudo-razzista di cui si fanno paladini i vari leghisti, fascisti, e quant'altri del loro stampo. Terminata questa noiosa premessa, non mi interessa altro che di sottolineare come tutta questa faccenda non sia null'altro che un ennesima dimostrazione della perversione mediatica che tende a ingigantire ogni episodio di cronaca puntando non tanto sulla gravità del medesimo quanto sull'effetto prodotto sul cittadino-medio-onesto- che-lavora-paga-le-tasse-etc., ovvero sulla figura del teleutente medio, sempre meno informato e sempre più disinformato a piacere. La polizia, signori, ha sempre picchiato quando le è stato richiesto di farlo. Ha picchiato i cinesi e ha picchiato gli italiani, ha picchiato gli studenti come gli scioperanti come gli sfrattati. Non è tanto questo l'oggetto del dibattere, credo, almeno non tanto quanto lo è la reazione, a posteriori, di tutti coloro che, forzatamente calati in un clima da "amico contro nemico", un muro contro muro in cui c'è sempre un "diverso" che "attenta" a qualcosa di nostro, che "ci toglie" qualcosa, clima che non ha ragione di esistere se non per gli scopi propagandistici di una politica che, incapace di mettere mano con decisione e competenza ai veri problemi, non pu? avere arma migliore per deviare l'attenzione della popolazione che una situazione artificiosa di "deriva identitaria" creata a proprio uso e consumo. Così da poter passare fra i due litiganti e sfilargli i portafogli di tasca senza che questi, occupati a guardarsi di traverso, le prestino la minima attenzione. Con buona pace della Dea Intelligenza.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da mister_no »

silvia

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« Risposta #112 il: 13 Aprile, 2007, 15:58:36 pm »
ragazzi cio che è successo non si puo' rimediare, cerchiamo di non ripeterlo quindi teniamo al caso e non allunghiamo con le polemiche, tanto ognuno è fermo sul prorpio punto di visto, inutile di cercare di avere la ragione.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da silvia »
lzy

editor

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« Risposta #113 il: 13 Aprile, 2007, 16:27:31 pm »
Vivo a Shanghai e sono italiano, ho visto ieri sera sui quotidiani online italiani la notizia, per chi vive come me in Cina non è stato un bel giorno oggi, se qualche tassista o altri mi avessero chiesto di dove sono avrei detto di essere spagnolo o anche xinjianese, come me penso che anche tanti italiani che vivono qui si sono sentiti imbarazzati. Non è il momento di dire chi ha torto e chi ha ragione dato che quando succedono queste cose le colpe sono di entrambe le parti. Gli italiani imparino a trattare meglio con gli altri gruppi etnici che vivono da noi, ho visto le foto sui giornali e anche se i cinesi erano 300 come si dice non mi pare che nessuno fosse armato e quindi non vedo perchè assalirli come se fossero dei teppisti da stadio e menare con gusto come ai tempi del colosseo... non prendo le parti dei vigili o della polizia di milano, e qualsiasi cosa abbiano fatto i cinesi di via sarpi non si giustifica tanta violenza nei loro confronti. questa però è una occasione per tutti di ripensare a propri comportamenti. non è che forse anche i cinesi dovrebbero chiedersi se qualcosa nel loro comportamento non sia sbagliato? e non mi riferisco ai fatti di ieri esplosi per esasperazione (è raro che i cinesi esplodano cosi, no?) ma prima. non è forse che qualcuno di loro, e non tutti, intendete, debba pensare meno a fare affari di notte e di giorno e a curare un poco di più le relazioni con chi vive intorno, interagire di più con gli altri e prevenire certe tensioni? Ho letto qualcuno dire "paghiamo le tasse e ci trattano cosi", bè, non è cosi semplice, non è che pagare basti per garantirsi pace e serenità intorno, non è che forse serve qualcosa d'altro?Spero che qualcuno non interpreti male questo mio intervento sincero, non siamo qui per fare guerre ma per trovare concordia, e se non ci si mette tutti in discussione, ma proprio tutti, le cose non cambieranno mai. ciao!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da editor »

silvia

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« Risposta #114 il: 13 Aprile, 2007, 16:44:31 pm »
non vorrei essere nei tuoi panni, sembri me all'università, quando l'italia ha perso con la corea, grazie all'arbitro  :-D , avevo anche pernsato di mettermi una maglietta con la scritta "Non so' Coreana", scherzi a parte, spero' che serva a tutti noi, cinesi e non, prima di seguire l'istinto proviamo a ragionare e riflettere.
la stessa cosa lo chiedo anche al sindaco di Milano, prima di dire qualche c.........., pensaci e se non riceve il console cinese mi sembra abbastanza evidente che non voglio risolvere il problema.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da silvia »
lzy

BlackPepper

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« Risposta #115 il: 13 Aprile, 2007, 16:57:09 pm »
A editor:

Una curiosità... perché vi sareste sentiti imbarazzati?


Tu hai ragione, la comunità cinese di Sarpi ha i suoi torti... ma la tua riflessione mi fa pensare ad una discussione che ho avuto ieri con un amico su questa vicenda: secondo lui è successo a Milano perché lì la comunità cinese e più "integrata" rispetto ad altre chinatown come Roma per esempio.
Anni fa nel quartiere Esquilino di Roma è stata vietata la vendita all'ingrosso, sinceramente non sono a conoscenza di come hanno reagito i commercianti interessati, ma sicuramente non è successo quello che è accaduto a Sarpi negli ultimi mesi. Tutti i grossisti della zona sono rimasti molto danneggiati economicamente da questa decisione del comune, ma sono rimasti in silenzio e hanno "subito". Questo è un atteggiamento tipico dei cinesi.
A Milano invece, da quello che ho sentito dire, negli ultimi mesi ma anche prima, ci sono stati divesti "scontri" tra comunità cinese e associazione dei residenti del quartiere Sarpi, che hanno avuto culmine nel fattaccio di ieri.
Non sembra anche a voi che questo tipo di reazione è sintomo di integrazione? In un certo senso la reazione è un tipo di "arma" che i cinesi di Milano hanno imparato ad usare dal popolo italiano.


PS: solo ieri ho capito cosa fosse una "guerriglia urbana", termine tanto usato nei libri di storia...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da BlackPepper »
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editor

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« Risposta #116 il: 13 Aprile, 2007, 16:58:37 pm »
cara silvia, che il sindaco di milano non sia una persona brillante si sa, lo dimostrano suoi interventi precedenti che hanno dato del cretino anche a mr Darwin...

non mi pare di averlo letto sui giornali, ma oltre ai poliziotti all'ospedale, ha fatto anche visita ai cinesi finiti al pronto soccorso?

sarebbe già questo un bel gesto...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da editor »

kenny

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« Risposta #117 il: 13 Aprile, 2007, 16:58:50 pm »
da un semplice multa..a un caso diplomatico...lol
il premier cinese ha mandato un'informativa al governo itlaiano per chiedere chiarimenti...
ma anche in cina sono andati sul tg gli scontri di ieri?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kenny »
\"Se questi cinesini vogliono polverizzare Taiwan entro l\'anno, farebbero\' meglio a darsi una mossa e tirare fuori i soldi\" - J.Nicholson \"The Departed\"

marco

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« Risposta #118 il: 13 Aprile, 2007, 17:12:31 pm »
si,ad ogni modo questa è proprio bella...
in cina mandano i carri armati contro i contadini,e poi chiedono spiegazioni all'italia per 4 poliziotti in tenuta antisommossa.....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marco »

editor

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« Risposta #119 il: 13 Aprile, 2007, 17:18:24 pm »
Blackpepper:

l'integrazione è un processo che non ha mai fine, nemmeno tra gente della stessa nazionalità si è mai perfettamente integrati, ci sono sempre motivi di emarginazione...

gli italiani sanno bene che cosa significa emigrazione, dovremmo, purtroppo ce ne siamo dimenticati di quando andavamo in giro per il mondo con le valigie di pezza spinti dalla povertà.

tra est e ovest, cinesi e italiani hanno molte più cose in comune di ogni altra cultura, entrambi abbiamo creato a NY le nostre Little Italy e Chinatown, entrambi abbiamo le nostre mafie (o società segrete, accociazioni, chiamatele come volete), entrambi la prima cosa che facciamo all'estero è aprire dei ristoranti, entrambi abbiamo la famiglia al primo posto...

Mi fa specie che nel XXI secolo ancora si parli di Chinatown, lo so che è forte per tanti gruppi tenersi uniti e crearsi zone proprie, ma non è forse il momento, viste le esperienze passate, cercare altre forme di convivenza?

Forse è una forma obbligata di vita all'inizio di una emigrazione, non resta che alle 2nde, 3ze, 4rte generazioni fare un passo avanti, sempre che i poteri lo capiscano e collaborino non come ieri a questo processo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da editor »