Oggi un conoscente (italiano) mi ha detto che secondo lui quello di ieri è stato un comportamento sbagliato, un comportamento da mafiosi.
Ora, sul paragone con la mafia avrei anche qualcosa da ridire, ma sul fatto che la reazione della comunità sia stata scorretta ha completamente ragione: nei filmati mandati in onda dai TG ho visto ragazzi che mandavano via a calci un fotografo, altri che hanno lanciato una bottiglietta d'acqua piena in faccia ad una signora che aveva tentato di abbassare uno striscione di protesta; si sono poi visti vetri di macchine rotti, auto ribaltate, cestini della spazzatura sradicati e quant'altro. E questo è sbagliato, questa è violenza. Poi si sono visti agenti della polizia che si "difendevano" sguainando manganelli, spingendo con gli scudi antisommossa. Ma questo non è scorretto, non è violenza, perché loro sono La Polizia e sono autorizzati. (Dai primi numeri che hanno dato pare che siano stati feriti più agenti che cinesi: mi viene da chiedermi se non si siano fatti male tra di loro visto che le "armi" le tenevano in mano loro, involontariamente si intende. I cinesi avevano le bottigliette d'acqua, le uova e le bandiere, senza dimenticare i loro prestanti fisici che hanno permesso loro di mettere KO numerosi poliziotti. --- piccola provocazione ---)
Non ho ancora capito come realmente sia avvenuto l'incidente che ha fatto risvegliare gli animi cinesi, chi sia stato il primo ad iniziare, ma comunque siano andate le cose, reagire con la violenza è sbagliato, a meno che non lo si faccia per legittima difesa.
E dunque i cinesi hanno torto, da tutti i punti di vista. Però secondo me delle volte si ha ragione ad avere torto, e questa per me è una di quelle. L'uomo non è una macchina, ai sentimenti non si comanda; quando ci si sente pienamente coinvolti, è umano perdere la ragione per qualche istante e reagire in modo sbagliato. Si sa che la comunità cinese è conosciuta come una tra le più laboriose, silenziose, tranquille, ma si dovrebbe anche sapere che se fai arrabbiare una persona che non si arrabbia mai, allora forse dovresti pensare che potrebbe essere un pochino colpa tua, oppure di un malinteso.
Non sto cercando di scusare la reazione di ieri, o di fare del vittimismo. Penso solo che abbiano ragione, anche se in torto. E' un po' come quando un infermo mentale commette un omicidio, ma viene "assolto" grazie al suo stato di infermità: se la violenza fosse sbagliata a prescindere da tutto, allora un omicidio è sbagliato a prescindere dalla salute mentale dell'omicida, vi torna?
Sempre questo conoscente ha detto che secondo lui, quando si è vittime di un'ingiustizia, bisogna prendere nome e cognome e fare una denuncia. Forse ha ragione, ma siamo tutti consapevoli del fatto che in Italia questa è una delle vie più lunghe e probabilmente meno fruttuose. In Italia perché tu sia ascoltato a volte bisogna fare cose eclatanti, e questa volta sicuramente lo è stato, anche se in senso negativo. I media adesso avranno più argomentazioni per parlare male della comunità cinese ma almeno, si spera, avranno capito che quella di Paolo Sarpi è una questione di primaria importanza che va risolta al più presto, per il bene di tutti.
Da cinese posso dire che da una parte sono rammaricata per come si sono degenerate le cose ieri (molte , ma dall'altra sono contenta che finalmente la comunità cinese si sia unita e abbia marciato verso la stessa direzione. Speriamo che questo fatto possa essere stato utile.