non c'è nulla di strano in uno che in 10 anni impara correttamente l'italiano. all'università ho conosciuto ragazzi cinesi vietnamiti e taiwanesi che al secondo anno parlavano in maniera accettabile e che all'ultimo anno (quindi dopo 4-5 anni che erano in italia) lo parlavano ormai correttamente . tutto dipende da quanto usi una lingua , per cosa la usi ( se lavori da macdonals o lavori in un call center devi imparare alla svelta e bene, se tutti i giorni parli la lingua nativa con altre persone ci metti di più ed hai risultati peggiori).
potrà sembrare assurdo, ma credo che tutto sommato quello che è successo in paolo sarpi non sia del tutto negativo. ovvio, si fosse evitato di spargere sangue sarebbe stato meglio, ma in Italia ci si occupa di un problema solo quando diventa un'emergenza, e per lo spettatore del tg5 o del tg1 centinaia di cinesi che si scontrano con degli agenti antisommossa nel pieno centro di milano è un'emergenza. senza quegli scontri, alle iene non sarebbe potuto importare di meno di mandare un inviato a cercare di capire la situazione dei cinesi di prima e seconda generazone che vivono e lavorano in quella zona (ma, nelle prossime settimane, aspettatevi servizi televisivi sulle varie comunità cinesi sparse per l'Italia)
quanto all'integrazione....non so, secondo me più che nelle città, si debba guardare nei centri più piccoli, dove l'assenza di grosse comunità rende tutto più facile e graduale.