Sono d'accordo con molte opinioni riportate qui sopra: se uno ha una collera tale da voler uccidere qualcuno, che sia a mani nude che con un coltellaccio o una pistola calibro 9, nessuno lo pu? fermare se non tramite la ragione...
Insomma, la possibilità di poter detenere il porto d'armi con estrema facilità in USA è stato solo un aiuto, un ausilio per questa strage, ma sicuramente avrebbe trovato un altro luogo per poter uccidere quella povera ragazza...
Insomma, scavalcando tutti le contraddizioni delle leggi americane, quel ragazzo doveva essere ascoltato ben prima, questo perchè aveva sicuramente premeditato l'omicidio da tempo, e l'avrà certamente detto a qualche suo amico. Qualcuno doveva parlare seriamente con lui.
E' una delle cose più brutte covare dentro di sè dell'odio represso.
Anche a noi certe volte ci verrebbe voglia di colpire a morte certe persone, ma non lo facciamo per buonsenso e controllo: eppure la distanza tra dire e fare è davvero sottile, labile. Ci vuole assolutamente poco, e questo ragazzo ha varcato la soglia, uccidendo 32 suoi coetanei.
Un po' forse riesco a capirlo psicologicamente, ma il suo dramma personale non doveva culminare in una strage.