Ricordo fin troppo bene la costruzione mediatica italiana fece contro di noi a causa della Sars, il virus H5N1, polmonite atipica con sindrome acuta: avevo 15 e purtroppo comprendevo bene la difficile situazione economica dei miei genitori, che hanno resistito per più di 9 mesi in passivo col ristorante, era per me una vera sofferenza fare finta di nulla a scuola o con la gente, quando a casa sentivo un sfiducia nel futuro davvero forte. Ora sicuramente va meglio, ma sentiamo ancora le nostre irreali colpe dal passato.
Purtroppo fu proprio nel 2003 che compresi quanto il mondo fosse tristemente xenofobo: mi accorsi seriamente della mia identità di cinese, che ero diverso, che ero trattato diversamente, come un individuo portatore di cattivi principi e di malattie.
Fino ad allora pensavo che la gente italiana fosse abbastanza matura da poter convivere con gli stranieri, visto che vivevo da anni felicemente senza aver mai ricevuto un insulto razzista (o forse è successo, ma io non me lo ricordo).
E' una triste realtà, che mano a mano che cresco ho conosciuto sempre più a fondo. E ora sono qua, con voi, in questo forum, a ribadire in coro la nostra sete di giustizia e di democrazia, per far valere veramente le leggi italiane scritte sulla Costituzione, di uguaglianza e libertà.
Insomma, se Mahatma Gandhi o Martin Luther King sono riusciti nelle loro intento di giustizia sociale, non vedo perchè noi, Italo-Cinesi di 2? Generazione, dobbiamo starcene con le mani in mano a farci insultare.
Dobbiamo farci strada, abbiamo il dono di vivere due differenti culture, dobbiamo fare sentire la nostra voce, prima o poi qualcuno nei piani alti della società ci ascolterà, e forse pian piano l'opinione e i pregiudizi verso di noi, stranieri in Italia, cambieranno.
Ma in fondo queste proteste sono ancora attuali, se pensiamo che l'Apartheid vigeva ancora nel 1990 in Sudafrica, quando ancora Nelson Mandela era rinchiuso da circa 30 anni, attendendo quel premio Nobel alla pace quanto mai meritato.
Forse sto sognando, ma desidero che al più presto uno di noi possa veramente salire nella ribalta mediatica e rappresentarci sotto ogni punto di vista. Ora come ora ci manca una figura carismatica, capace di dialogare con gli italiani e farsi ascoltare dai cinesi.
"I have a dream", come diceva Marthin Luther King. Io ci spero vivavamente, altrimenti non farei neanche giornalismo.