di aree industriali dismesse nella periferia di milano (e per periferia intendo la zona fuori dalle tangenziali ) ce ne sono, ma per comprarle ed adattarle ad area commerciale servono forti somme di denaro (parliamo di decine e decine di milioni di euro) , il tutto senza considerare che probabilmente chi ha un negozio all'ingrosso vorrà abitare nelle immediate vicinanze...ed i prezzi non sono proprio a buon mercato.
non si tratta di cose impossibili da fare, ma bisognerebbe trovare la zona , dialogare con gli amministratori del posto, e soprattutto non si potrebbe più avere il "quartiere cinese", ma l'attività di commercio staccata dalle abitazioni dei commercianti, e probabilmente polverizzata tra più comuni.
esempio : il comune dove abito, garbagnate milanese, è decentemente collegato a milano e la malpensa(treno+autostrada+strada statale), ci sono capannoni in disuso, ma non si sarebbe mai posto per 500 negozi, al massimo per 30 o 40 ( a meno di prendere parte dell'ex alfa romeo, che non è in vendita). siccome la moratti tutto questo lo sa perfettamente, credo che l'obbiettivo alla fine sia proprio "disfare" il quartiere cinese e spalmarlo qua e là.