Coco, le proposte che ho fatto ("viaggio", "grotta azzurra"), per motivi differenti non andavano bene. ma quel che vorrei consigliarti non é tanto una denominazione (ce ne sono infinite possibili), ma un METODO, che vorrei riassumerti:
1) la denominazione NON E' un elemento a sè stante, ma va scelta assieme ai "segni" che caratterizzeranno il locale: colori delle pareti, dei tovagliati, delle posaterie,dell'abbigliamento dei camerieri; tipologie dei tavoli e delle sedie; decorazioni alle pareti; tipologie di luci; eventuali musiche.
2) tali segni e la denominazione dovrebbero esprimere complessivamente un'unica linea concettuale, richiamarsi allo stesso universo di riferimento, evocare nei clienti sensazioni che facciano del locale oggetto di passaparola (oltre che per la qualità dei prodotti, senza la quale non c'é nulla da fare...).
3) é importante tener conto nella scelta sia del bacino di utenza potenziale (che nel tuo caso ha caratteristihe attinenti i migranti meridionali italiani ed i loro discendente, in prevalenza), sia delle caratteristiche di locali concorrenti nell'area (nel tuo caso essenziale non assomigliare ad altre pizzerie dell'area) e di quelle dei predecessori nel medesimo locale (quindi, nel tuo caso, meno assomigli a PIZZARITO e meglio é).
Oggi i locali di successo (in Italia e ancor di più in quella Francia da cui tanto si é fatta sempre influenzare Torino) , si tratti di pizzerie, vinerie, caffé o simili, sono tutti figli di questi criteri e non hanno commesso l'errore di decidere un aspetto (ad esempio che musica mettere, che colori usare, che nome dare, ecc.) indipendentemente dagli altri. Auguri, Coco!