Gad Lerner ha sicuramente una visuale più ampia della situazione, più globale e forse più comprensiva, forse perchè lui stesso, lo dice alla fine della trasmissione, ha un vissoto da immigrato (dice di esser nato fuori dall'Italia).
L'impressione però è che il programma abbia forse voluto percorrere un percorso che gli stessi ospiti non hanno seguito. Pu? essere una disorganizzazione del programma o una poca attenzione degli ospiti, rimane il fatto che mi pare che alla fine era solo una carrellata delle visioni dei singoli, senza seguire un filo conduttore se non quello generico di tutto ci? che è legato alla Cina.
NOTA: Una piccola precisazione. Capita spesso che le istituzioni non abbiamo ancora assorbito il concetto delle varie generazioni dell'immigrazione in Italia, questo lo deduco dalle chiaccherate che ho avuto la possibilità di intraprendere con dei rappresentanti delle istituzioni italiane. Nel caso specifico della trasmissione, secondo la mia personale opinione, non è esente da questa pecca le affermazioni del vicesindaco De Corato di Milano.
Lui parla della prima generazione come le persone più integrate, riferendosi come esempio ad Angelo Hu (presente fra gli ospiti), poi parla della terza generazione che invece ha avuto una inversione di tendenza ad integrarsi. Se il concetto per certi lati è comprensibile, bisogna dire che è in gran parte, secondo me, errato. Quando parla di Angelo Hu come prima generazione, sbaglia, lui è una effettiva seconda generazione (o forse terza, chiedo l'aiuto a MarcoWong per delucidazioni). Quando parla invece degli immigrati di terza generazione (in verità forse se si è arrivati alla terza generazione avrebbe anche poco senso chiamarli immigrati) riferendosi alle persone di Paolo Sarpi, sbaglia, quelle sono effettivamente di prima generazione, venuti in Italia negli anni '90 o anche dopo.
Questa imprecisione che ho segnalato qui sopra, non è dovuto a un attacco di pignoreria, credo che sia fondamentale per le persone che decidono per la collettività chiare tali concetti.
Solo così si potrà governare meglio le città italiane sempre più multietniche.