bellissima intervista che chiarisce molti elementi ed altri li accenna; se non si avesse la coscienza sporca da parte dei media italiani, sarebbe interessante (e neppure tanto difficile) approfondire con una semplice inchiesta alcuni di quegli elementi accennati, a partire dalla questione assai seria della speculazone immobiliare.
Chi sono i proprietari degli immobili, oggi? chi guadagnerebbe dalla cacciata dei Cinesi ? come muterebbe Via Paolo Sarpi con l'isola pedonale? quali gruppi finanziari-immobiliari hanno fatto operazioni speculative a Milano o le stanno facendo su zone simili? che legami ci sono con i politici milanesi? da dove si prenderebbero i soldi per ricomprare ai Cinesi (sia pure a prezzi stracciati perché la delocalizzazione forzata impone di svendere) i negozi e per farne che cosa?
Ma nessuno fa inchieste perché altrimenti, forse, si andrebbero a scoprire le radici vere e non spontanee della "crescente intolleranza" verso i Cinesi di Milano, cioé verso una forma di razzismo che, come sempre avviene, ha radici economiche.
E' un po' come per la mafia: quando ci si é avvicinati ai rapporti fra cupola mafiosa e specifici politici i magistrati sono stati ammazzati.
Eppure chi ha stravolto Milano lo si sa per nome e cognome.
Vedrete che lo stesso avverrà con Esquilino a Roma quando l'area farà gola allo stesso tipo di forze economiche.