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Autore Topic: La Città Proibita  (Letto 9901 volte)

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Giorgio

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Re: la città proibita
« Risposta #15 il: 01 Giugno, 2007, 14:34:37 pm »
Citazione da: "sacha"
Secondo la mia modesta opinione, il film è in assoluto il più brutto che Zhang Yimou abbia mai girato: vuoto, freddo, con delle scenografie pacchiane, una storia priva di spessore sia dal punto di vista dell'intreccio che dei significati. Senza contare che, per un regista che ha sempre cercato di mostrare delle figure femminili forti e coraggiose che cercano di uscire dai canoni imposti dal potere, un film del genere rappresenta un passo indietro e una chiara involuzione stilistica e creativa, visto che alla fine lo status quo non viene messo in discussione. Gli effetti speciali sono risibili e il tocco di Ching Siu Tung come martial art director non si vede per niente. Oltre alla sua presenza, la lodevole recitazione di Gong Li e Chow Yun Fat costituiscono un trittico di talenti sprecati per un'opera che è davvero improponibile se paragonata ad altre bellissime creazioni del regista, seppur con ambientazioni diverse - tipo Lanterne rosse o Sorgo rosso. Per me, non ha più idee ed è asservito al potere - ma credo si tratti del potere del denaro e non del partito. Orrendo, non ho altro da dire. Mille Miglia lontano sembra girato dieci anni luce fa rispetto a questa storiaccia priva di pathos e anima.

Condivido in pieno!
Sicuramente il film meno convincente di Zhang Yimou.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giorgio »

ireneadler

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Re: la città proibita
« Risposta #16 il: 01 Giugno, 2007, 14:53:33 pm »
Tutti i grandi registi cinesi ultimamente fanno film del genere, vedete "the promise" di hu kai ge, quasi senza senso la storia. Tutti che ci aspettiamo qualcosa di spettacolare, infine ci rimaniamo delusi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ireneadler »
知之为知之,不知为不知,是知也。

BlackPepper

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« Risposta #17 il: 02 Giugno, 2007, 02:02:15 am »
Ho appena finito di vedere il film e mi sono riletta tutti i vostri commenti.

Andando un po' controcorrente dico che il film mi è piaciuto molto, ottime le interpretazioni di Gong Li (bellissima con quegli abiti) e di Zhou Runfa (molto convincente come personaggio cattivo). La trama certamente non ha nulla di originale, simile alle numerosissime teleserie che hanno girato ambientate in quelle epoche; ci? che ha dato il tocco in più per me è stata la grandiosità con cui è stato inscenato il tutto (a parte l'esagerazione con l'oro, troppo accecante, e con alcune scene di combattimento individuali): combattenti che compaiono dal nulla vestiti di nero e miniti di asce da paura, servitori che sbucano da chissà dove con vasi di crisantemi piovuti giù dal cielo e eserciti sempre al completo nonostante la decimazione (che li vendono a metri quadrati? mi chiedo come facciano ad entrarci tutti la dentro... da paura!). La scena di combattimento neri contro ori poi è stato il top! piogge di lance e frecce... ahi che male! Interessanti quei mega scudi su ruote... e le asce volanti. La scena in cui si ripulisce tutto il macello mi ha fatto poi pensare alla proverbiale operosità dei cinesi, e forse anche la disciplina.
E' vero che come storia in sè non dice proprio niente, ma il personaggio dell'imperatrice mi è piaciuto molto, peccato per la sua fine.
Un bel film d'azione dopotutto, lo prenderò come preludio alla cerimonia di apertura delle olimpiadi 2008 di cui Zhang Yimou ne sarà il regista!  :D

Di positivo il film mi ha fatto tornare la voglia di scoprire la storia cinese!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da BlackPepper »
Sorridi sempre anche se il tuo sorriso è triste, perchè più triste di un sorriso triste c´è la tristezza di non saper sorridere. - J.M.

fangolita

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Re: la città proibita
« Risposta #18 il: 05 Giugno, 2007, 11:12:11 am »
Citazione da: "sacha"
Secondo la mia modesta opinione, il film è in assoluto il più brutto che Zhang Yimou abbia mai girato.


A favore al 100%. Quando sono uscita dal cinema, ho pensato, "Mamma mia, che filmaccio!" Sembrano quelle AMERICANATE dove mettono dentro un pò di attori famosi e il resto boh...", ecco questo film lo definirei una CINESATA!!! Poi, anche tutta a questa violenza gratuita...no, no, non m'è gustato per niente!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da fangolita »

goldendragon

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Re: la città proibita
« Risposta #19 il: 06 Giugno, 2007, 12:17:20 pm »
Citazione da: "fangolita"
Citazione da: "sacha"
Secondo la mia modesta opinione, il film è in assoluto il più brutto che Zhang Yimou abbia mai girato.

A favore al 100%. Quando sono uscita dal cinema, ho pensato, "Mamma mia, che filmaccio!" Sembrano quelle AMERICANATE dove mettono dentro un pò di attori famosi e il resto boh...", ecco questo film lo definirei una CINESATA!!! Poi, anche tutta a questa violenza gratuita...no, no, non m'è gustato per niente!


la violenza fa vendere e magari all'epoca era il veicolo principale per dirimere le questioni. Anche in Europa.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

goldendragon

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« Risposta #20 il: 06 Giugno, 2007, 12:21:24 pm »
Citazione da: "BlackPepper"
che li vendono a metri quadrati? mi chiedo come facciano ad entrarci tutti la dentro... da paura


potenza della computer grafica applicata al cinema: magari, la marea di comparse era in realtà un attore solo replicato 10.000 volte  :-D  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

BlackPepper

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« Risposta #21 il: 07 Giugno, 2007, 13:36:54 pm »
Non intendevo in quel senso  :roll:

Mi chiedevo, se la situazione fosse stata reale, dove potevano stare tutti quei servi e quei soldati??
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da BlackPepper »
Sorridi sempre anche se il tuo sorriso è triste, perchè più triste di un sorriso triste c´è la tristezza di non saper sorridere. - J.M.

Giorgio

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« Risposta #22 il: 07 Giugno, 2007, 21:26:20 pm »
Secondo me era possibile, "mistero dei Cinesi"  :)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giorgio »

ShaoYan

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« Risposta #23 il: 08 Giugno, 2007, 01:09:38 am »
Citazione da: "BlackPepper"
Ho appena finito di vedere il film e mi sono riletta tutti i vostri commenti.

Andando un po' controcorrente dico che il film mi è piaciuto molto, ottime le interpretazioni di Gong Li (bellissima con quegli abiti) e di Zhou Runfa (molto convincente come personaggio cattivo). La trama certamente non ha nulla di originale, simile alle numerosissime teleserie che hanno girato ambientate in quelle epoche; ci? che ha dato il tocco in più per me è stata la grandiosità con cui è stato inscenato il tutto (a parte l'esagerazione con l'oro, troppo accecante, e con alcune scene di combattimento individuali): combattenti che compaiono dal nulla vestiti di nero e miniti di asce da paura, servitori che sbucano da chissà dove con vasi di crisantemi piovuti giù dal cielo e eserciti sempre al completo nonostante la decimazione (che li vendono a metri quadrati? mi chiedo come facciano ad entrarci tutti la dentro... da paura!). La scena di combattimento neri contro ori poi è stato il top! piogge di lance e frecce... ahi che male! Interessanti quei mega scudi su ruote... e le asce volanti. La scena in cui si ripulisce tutto il macello mi ha fatto poi pensare alla proverbiale operosità dei cinesi, e forse anche la disciplina.
E' vero che come storia in sè non dice proprio niente, ma il personaggio dell'imperatrice mi è piaciuto molto, peccato per la sua fine.
Un bel film d'azione dopotutto, lo prenderò come preludio alla cerimonia di apertura delle olimpiadi 2008 di cui Zhang Yimou ne sarà il regista!  :D

Di positivo il film mi ha fatto tornare la voglia di scoprire la storia cinese!


Scusate, ma anche a me è piacciuto molto il film. Ho apprezzato tantissimo la parte della battaglia, mi ha suscitato magnificenza.
Racconta molto bene la vita e gli intrighi all'interno del palazzo imperiale.

La scollatura delle cortigiane, mi sbagliavo, dopo varie ricerche erano veramente vestite così a quei tempi.

C'è di buono che l'epoca Tang è veramente stato il periodo in cui le donne erano le più libere della storia della Cina.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ShaoYan »

Daniele

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« Risposta #24 il: 10 Giugno, 2007, 00:08:53 am »
:vederlo in italiano mi ha fatto schifo...poi la traduzione del titolo,in madre lingua e tutt altra cs.

Penso ke hanno messo cm titolo 'la citta proibita' per questione di marketing oppure sn semplicemente degli ignoranti >.>
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Daniele »

cavallo

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« Risposta #25 il: 10 Giugno, 2007, 08:44:39 am »
Sarebbe bello organizzare una breve rassegna  di films cinesi ed italiani sulla Cina, per dare l'idea dei due tipi di sguardi sulla sua realtà e sulla sua storia; era stato proposto (magari inserendola nelle programmazioni estive di cinema all'aperto che si svolgono ogni anno  Piazza Vittorio a Roma, nel core dell'area commerciale ad alta intensità di presenza cinese della capitale), nel 2005, dal preside della facoltà di Studi Orientali  di Roma (Masini), dall'Associazione VersOriente di Roma e dal gruppo informale di antropologi allora operante all'Esquilino "Esquillino Plurale", ma non se ne é mai fatto nulla perché agli organizzatori (ed am Comune di Roma) interessa assai poco il contenuto di quelle iniziative cinematografiche e meno che mai il loro rapporto con la realtà  di Esquilino.
Una simile rassegna aiuterebbe anche a capire la formazione di alcuni stereotipi, che peraltro si riflettono anche in molti elementi collegati a quei films (e su cui si potrebbero fare tesine per la maturità s008 o addirittura tesi di laurea).
Ad esempio, la traduzione in italiano del titolo di quello che in inglese é stato chiamato "The golden curse", ossia "La Città Proibita" non é un errore casuale.
Essa si riferisce nell'immaginario collettivo italiano alla Città Proibita di Pechino (per questo ha le iniziali maiuscole), che é una delle pochissime cose cinesi che gli Italiani conoscono dalla TV e risulterebbe ridicola in un Paese in cui la conoscenza della storia cinese fosse più diffusa dell'Italia (si saprebbe che in epoca Tang non esisteva la Città Proibita e che Beijing non era la capitale); in Italia risulta comunque fuorviante e dà un'idea atemporale della storia cinese, come se Tang, Ming, Khubilai Khan, ecc. fossero stati tutti la stessa cosa e la Cina fosse immobile da millenni. Il che NON E' un concetto casuale o neutrale, ma IDEOLOGICO, che tende a cancellare da un lato l'evoluzione storica e dall'altro a rigettare la Cina in una fortissima alterità (e quindi indirettamente acuire le distanze fra Cinesi ed Italiani), rispetto ad un'Italia, un'Europa che invece autorappresentano orgogliosamene (esaltando sempre "progresso" e "modernità") i loro forti mutamenti dal Medio Evo ad oggi .
Inoltre quella traduzione cancella il riferimento al crisantemo giallo (ed alla relativa festa), che pure é centrale nel film e ne caratteriza immagini di rara bellezza e simbolicità (il cortile, prima e dopo la strage...), il che favorisce la "lettura" del film da parte degli Italiani solo come un drammone di intrighi e violenza ed assimila la corte cinese della fase della decadenza Tang a quelle delle Signorie italiane (tipo Borgia, dato il veleno), facendo perdere il senso della carica simbolica di certe situazioni.
Che questo avenga SOLO in Italia (in Francia e Gran Bretagna il titolo del film non ha subito lo stesso affronto) é significativo.
Del resto, perfino un grandissimo regista come Bertolucci (di cui resta incomparabile "Novecento")  nel suo "L'ultimo imperatore" si permette i sfidare la logica, quando fa ritrovare all'ex-imperatore "rieducato" e divenuto giardiniere, dietro al trono nella Città Proibita di Beijing (Bertolucci è  l'ultimo regista a cui la Cina ha permesso di girare davvero in quei luoghi, oggi ricostruiti in nuovi studios) la scatolina col grillo VIVO he lui vi aveva lasciato...quando era bambino. Una licenza poetica onirica, certo, ma che senza i riferimenti alla rilevanza che i simboli assumono nelle culture orientali (che ben pochi semplicemente conoscono superficialmente, in Italia), produce negli spettatori italiani che notano l'assurdità temporale grasse risate!
D'altronde, lo stesso Bertolucci aveva usato in "Novecento" vetture ferroviarie d'epoca ma ridipinte coi colori ed i simboli FS introdotti solo negli anni '80 come tradotte del 1915, a riprova di una attenzione alla veridicità storica ben inferiore a quella di Luchino Visconti (che voleva addirittura che i gioielli, come nel "Gattopardo", fossero veri), mentre su questo forum, significativamente, si discute giustamente se le scollature del nuovo film di Zhang Yimou corrispondano o meno alla realtà? storica.
Elemento per niente secondario perché se corrispondono mostrano, come alcuni post dicono, caratteristiche particolari del costume (in specie femminile) dell'epoca Tang, altrimenti sono un elemento di occhieggiamento mercificato ai gusti del pubblico, il che per un film ad abientazione storica fa differenza!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

glaus

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« Risposta #26 il: 11 Giugno, 2007, 12:41:44 pm »
Non ho apprezzato "L'ultimo imperatore" per via di alcune scelte compiute sul personaggio di Puyi e sulle scenografie.
Il film "La città proibita" è brutto e noioso. Sembra più una telenovela (la narrazione ricorda più uno sceneggiato televisivo che altro) oltre a rivelare errori storici.
Mi preme sottolineare che quando si rende un titolo di un film in una lingua straniera non se ne fa una traduzione letterale (è un termine che non significa nulla ,ma non trovo niente di più specifico al momento), specie se la traduzione non riesce a far cogliere il significato al lettore - cioé se il titolo porta con sé un universo di simboli e significati comprensibile, ad esempio, a un cinese, ma incomprensibile a un italiano. Così si sceglie una resa come "La Città Proibita" perché, con ogni probabilità, tutto il pubblico sa che cosa sia e perché quasi tutto il film è ambientato in quella costruzione.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

SimoneRm86

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delusione
« Risposta #27 il: 25 Luglio, 2007, 13:43:55 pm »
Parto subito dicendo che i Wuxia non sono il mio genere preferito, e questo non è il più riuscito ad Yimou, per niente all'altezza di "Hero"( e già con "La foresta dei pugnali volanti", bel film comunque, il livello è calato)...la storia è noiosissima ed il finale esagerato. A me non è piaciuto.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da SimoneRm86 »

kay_asuma

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Re: la città proibita
« Risposta #28 il: 15 Agosto, 2007, 12:59:11 pm »
Citazione da: "ireneadler"
Tutti i grandi registi cinesi ultimamente fanno film del genere, vedete "the promise" di hu kai ge, quasi senza senso la storia. Tutti che ci aspettiamo qualcosa di spettacolare, infine ci rimaniamo delusi.



Concordo, un film inutile, quasi a seguire  il filone fantasy de il signore degli anelli in versione asiatico  8)  8) il peggior film di cheng kaige.
A pensare che aveva fatto dei capolavori come l'imperatore e l'assassino, addio mia concubina e together with you .
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kay_asuma »
Solo uno stupido non torna dove è stato felice l\'ultima volta.....