pe anatra82:
trovo molto interessante quel che dici in un tuo post:
"nei tempi antichi era possibile incontrare alcune famiglie che arrivavano fino alla sesta generazione, raggiungere la nona gen era praticamente impossibile".
C'é un libro (purtroppo difficile da trovare: alla Melbook di Roma si pu? ordinarlo) del prof. Sabbatucci ("Scrivere e leggere il Mondo", Bulzoni ditore, Roma, 2000, 16 Euro) che analizza le connessioni fra i sistemi di divinazione antichi cinesi, il concetto di regalità ed altro.
Il cap.VIII (pagg. 97-109) é intitolato "Il culto degli antenati" e sostiene che il culto privato degli antenati riflette quello originario (dinastia Shang) che era solo regale ed aveva una corrispomndenza nel'"aritmosofia" tradizionale (di cui indio il valore fra parenesi).
Gli antenati onorati dal re erano 7: il capostipite (uno), 2 antenati remoti (uno genera due), 3 antenati fissi - trisavolo, bisavolo, nonno- (due più uno genra tre), il padre (tre genera 10.000 esseri, rappresentati simbolicamente dal numero 5, che nella dinastia regale sono il re vivente, il padre, il nonno, il bisnonno, il trisavolo). Il capostipite ed i 2 antenati remoti erano "antenati mitici".
Quindi perfino i re risalivano DAVVERO al'inditro solo di 4 generazioni (le altre 3 erano mitiche).
Originariamente, dunque, il culto degli antenati in Cina secondo Sabbatucci " é funzionale all'esercizio della regalità" e riguarda originariamente solo alcuni morti, quelli regali, che servono solo alla formazione di una catena dinastica (il dinasta vivo entra in comunicazione con tale catena con un pasto sacro/sacriicale dove il morto é rappresentato dal nipote vivo che parla al suo posto e ancora più anticamente entrava in comunicazione col dinasta morto attraverso un rito osteomantico di lettura delle fenditure degli ossi provocate col fuoco, che "parlavano per il morto).
Col passare del tempo il culto si diffuse anche a chi non era re, ma con precise limitazioni.
Gli antenati onorati dai nobili erano invce 5: il capostipite (unico antenato mitico), il trisavolo, il bisavolo, il nonno e il padre dunque ancora solo 4 generazioni reali e 1 mitica.
Gli alti funzionarii onoravano 3 antenati: il capostipite (mitico) e nonno e padre (reali).
I bassi funzionari onoravano solo l'antenato mitico, la gente comun non poteva onorare nessuno.
I tempietti degli antenati secondo Sabbatucci in quell'epoca non erano permessi alla gente comune.
Questa concezione (sostenuta anche dal Francese Granet e dal Giapponese Moroto) rende paradossalmente meno antica la pratica del culto degli antenati cinese fra la gente comune che fra i re e poi i nobili (lo stesso avvenne in Egitto).
Va precisato che "antenato" non vuol dire qualsiasi "antecedente", ossia che non tutti i nonni, bisnonni, ecc. sono "antenati", ma lo diventano SOLO se si pratica una forma di culto verso di loro ed é solo a quel momento che essi servono (anche attraverso i cognomi) a legittimare catene di correlazion con la persona vivente.
Io non conosco il processo di formazione dei cognomi cinesi ma se le tesi di Sabbatucci, Moroto e Granet sono giuste, allora anche i cognomi sarebbero nati prima in ambito regale, poi nobiliare e poi diffusi fra la gente comune perché sono legati al riconoscimento cultuale degli antenati.
Del resto pure in Italia i cognomi sono nati prima per i nobili e mloto, mloto più tardi per mercanti, artigiani e infine contadini (e comunque tanti secoli dopo che in Cina)