in ogni azienda ci sono diecimila aneddoti divertenti, e le vignette di Dilbert sono un esempio di umorismo aziendale senza scomodare le situazioni nate dall'internazionalità del contesto.
Per quanto riguarda le aziende italiane (o spagnole, nel caso specifico) non spiccano per internazionalizzazione, e quindi è normale che vi siano ancora più malintesi linguistici, culturali e non.
E la soluzione non è certo imbottire le aziende di interpreti. Quando vivevo in Cina, avevo spesso rapporti con una joint venture italiana di una grossa azienda pubblica italiana, normalmente inviavano ingegneri vicini alla pensione, come premio di fine carriera per poter alzare la loro pensione, all'epoca la pensione era determinata dalla media degli ultimi cinque anni lavorativi e quindi l'ultimo periodo in Cina, con le indennità di trasferta aumentava molto la loro pensione. Peccato che nessuno sapesse non dico il cinese, ma manco l'inglese, con conseguente esigenza di un notevole numero di interpreti ecc. e costi esorbitanti.