senza voler approfondire la pur importantissima questione etica (sulla base della quale la Cina non aveva alcun diritto di fare guerra al Vietnam stremato dal conflitto con gli USA), l'attacco cinese al Vietnam, secondo me, é stata una mossa (rivelatasi errata) di una partita a scacchi più ampia, perché la questione "Cambogia" non interessava solo Cina e Urss (e ovviamente Vietnam) ma anche gli USA che, in funzione antivietnamita (e di rimbalzo antisovietica) hanno appogiato i Khmer rossi dal momento in cui il Vietnam li ha attacati, tanto da garantire al loro regime in esilio il seggio cambogiano al'ONU per anni e sostenerli nei campi che avevano in Thailandia.
Che l'Urss fose "comunista", il Vietnam pure, la Cina pure e che Pol Pot si prolamasse tale e fosse un genocida non interesava a nesuno: nessuno dei protagonisti ha agito su basi ideologiche ma secono il principio (caro a Deng) "non importa di che colore é il gatto, purché uccida il topo".
n risultato di tutto ci? é stato un crollo, fuori dell'Asia, del mito di Paesi come la Cina ed il Vietnam come paladini della lotta antimperialista, ma questo é un prezzo che la "realpolitik" ha sempre messo in conto di pagare: basta vedere le posizoni cinesi e russe nel colpo di stato fascista in Indonesia (massacro dei comunisti filo-cinesi, col silenzio-assenso di Mosca) o in quelo in Sudan (posizioni invertite).
La Cina, col suo attaco al Vietnam ed altro (non appoggio ai movimenti palestinesi in Medio Oriente, né alle guerriglie antigovernative nelle Filippine e altrove in Asia), ha acquisito qualche credito..negli USA, che le é sevito per non avere troppi problemi con gli USA in una fase in cui la Cina non poteva certo permettersene (l'Urss di Stalin aveva fatto asai pegio co Patto Molotov-Ribbentrop con Hitler nel 1939).
Sul piano militare l'attacco cinese é stato un fallimento per vari motivi, che alcuni ost hanno già spiegato, ma anche perché le esperienze che aveva l'esercito cinese (guerra anti-giapponese, guerra di Corea eperfin guerra conro i nazionalisti) erano state tutte contro truppe che seguivano principi tattici e strategici OCCIDENTALI (Giapponesi e Nazonalisti inclusi) e con consiglieri occidentali, mentre i Vietnamiti si erano temprati in decenni di lotta seguendo principNON OCCIDENTALI e spesso assai simili a quelli cinesi (o addiritura con consiglieri cinesi) e conoscevano perfettamente le strategie e le tattiche cinesi, col vantaggio di operare sulla difensiva.
Il vero problema strategico di quell'attacco fu che la Cina era obbligata ad invaere il Vietnam del Nod, trovanosi ad operare contro il patriottismo vietnamita e sul suo terreno perché non poteva raggiungere la Cambogia attraverso il Laos (filo-russo e filo-vietnamita); se i Cinesi avessero potuto appoggiae i khmer rosi nel loro territorio le cose sarebbero state diverse.
In NESSUNA guerra del tipo combattuto nel Sud-Est Asiatico e nella stessa Cina negli ultimi 70 anni l'invasore (sia pure più potente) ha MAI vinto, contro eserciti popolari animati da forte motivazione e appoggiati da aiuti militari non irrilevanti.
Questo gli strateghi cinesi lo sanno bene, per cui ritengo che abbiano commeso un errore e/o abbiano deciso di pagare un prezzo (che forse speravano meno caro non in termini di vite umane ma di risultati sul terreno, con una situazione di maggiore equilibrio sul campo) per far vedere che la Cina non abbandona gli alleati (Pol Pot lo era) e per far vedere agli USA che la Cina non appoggiava la "Prussia dell'Asia" vietnamita ed acquisire crediti verso gli USA in una fase in cui essi avevano una superiorità immensa sulla Cina.
In ogni caso, quella guerra militarmente fallimentare ha dato qualche respiro politico-diplomatico alla Cina verso gli Occidentali (in specie gli USA) e credo sia servita, come dicono alcuni post, agli strateghi cinesi per testare il livello delle forze armate (da allora inizia la VERA modernizzazione dell'esercito cinese).