per dubbio:
cercare di incolpare qualcun altro di un roprio crimine é sempre avenuto, ovunque, ed hai ragione tu, non c'entra col razzismo.
Pensare che la "tipologia" di persone che si pu? incolpare più facilmente siano stranieri, magari ben specifici per origine, invece, col razzismo c'entra eccome ed in almeno due modi:
a) perché la "maggiore facilità" sta nell'atteggiamento consapevole ed inconsapevole che si spera/si sa assumeranno molti media, alcuni inquirenti, larga parte dell'opinione pubblica, pronti a scatenarsi subito nella "caccia alle streghe" (magari contro l'Azouz di turno) e quegli atteggiamenti sono sia razzisti sia produttori a loro vlta di razzismo;
b) perché é comune negli esseri umani che cercano un capro espiatorio indicarlo in altri esseri umani aventi per loro una connotazione "inferiore" e quindi se si pensa subito di indicare uno straniero si ammette mplicitamente che si considera quel tipo di persona "inferiore" e questo razzismo.
Oltre tutto, non si fa mai con "stranieri" generici: hai mai visto indicare falsamente come colpevole un Tedesco, uno Statunitense, un Britannico? Si indirizza l'incolpamento (e il furore delle casalinghe e dei pensionati della "maggioranza silenziosa") verso il Musulmano, l'Albanese, il Cinese, il Serbo, il Rom, il Nero, alimentando gli stereotipi contro di ooro ed al tempo stesso servendosene per depistare.
Inoltre, quanto risalto é stato dato alla notizia delle "blasfeme" minacce dei proiettili (collegandole con deliranti scritte anticlericali, che di per sé però sono ben diverse dai proiettili) a Bagnasco e quanto ne é stato dato all'autore vero di tali minacce ed al suo scopo? A quanti Italiani resterà in mente solo la prima parte della vicenda e non la seconda? E infine se l'ex-carabiniere fosse riuscito a far accusare (come voleva), anhe slo temporaneamente, una prostituta italiana e il suo compagno albanese, che titoli ne sarebbero nati?
E a chi non riflette su queste pestilenziali connessioni che avevo dedicato il mio commento nel post, anche perché questo é esattamente il procedimento che gli antropologi chiamano "fabbricazione degli stereotipi razzisti", proprio come avveniva nel Medioevo con gli Ebrei, accusati falsamente di infanticidi rituali. Senza quei procedimenti, senza menzogne come i "Protocolli dei Savi di Sion" non ci sarebbe stato neppure l'Olocausto.
E se voi esempi più recenti, rivedi la propaganda di "Radio Milles Collines" dei genocidari estremisti hutu in Rwanda o quella dei media della Krajina serba prima delle ulizie etnihe nella ex-Yugoslavia.
Certo l'Italia di oggi NON E' il Rwanda o la Bosnia, ma non credi che certi virus vadano isolati e debellati alla radice, senza aspettare troppo, anche tenendo conto che posizioni dichiaratamente razziste in Italia caratterizzano sia movimenti e gruppi politici oganizzati (da Forza Nuova al Fronte Nazionale ad altri, esplicitamente neonazisti), sia, in altro modo (meno esplicito e meno radicale) forze poliiche che sono state di governo nazionale e sono tuttora di governo regionale, privinciale e municpale (Lega), esponenti delle quali sono anche stati denunciati per incitamento all'odio razziale?