ciao a tutti,
chi vive a Roma credo sappia che la Facoltà di Studi Orientali (3.000 studenti, 800 dei quali di Cinese) sta nel cuopre dell'Esquilino (Via Principe Amedeo).
Da parecchio tempo ho contatti con quella realtà e in particolare col Preside, Prof. Masini (sinologo, 11 anni in Cina).
Nel 2005 ho anche partecipato a presentarvi uno studio che avevamo fatto con un gruppo di antropologi e con l'Associazione VersOriente sulla realtà "multiculturale" di Esquilino..
Uno dei problemi é che sono scarsissimi i rapporti fra gli studenti di quella Facoltà e le realtà orientali (cinese, bangladesha, indiana, ecc.) che pure caraterizzano umanamente, culturalmente, commercialmente l'Esquilino e che invece potrebbero costituire un'occasione preziosissima per gli sudenti per approfondire lingue, culture e rapoti umani con un Oriente non libresco.
In pasato esisteva un gruppo sudentesco ("Insani") progressista in facoltà ed io ed altri abbiamo anche cercato in una loro assemblea di far notare l'assurdità della non valorizzazione "dal basso" (cioé senza aspettare ordini dai docenti) di quel rapporto, ma senza esito.
Intanto (coi soldi della Cina) é nato nella Facoltà l'Istituto Confucio che quest'anno ha realizzato corsi di Cinese per 300 non-universitari (diretto dallo steso Prof. Masini).
So che alcuni Associni studiano in quella Facoltà.
Mi chiedo allora:
1) quanti sono e chi sono e come si trovano?
2) hanno mai proposto agli altri studenti di valorizzare il rapporto col quartiere?
3) non sarebbe bello riunirsi, con loro e con marcowong, e dare vita ad un grupo di studenti INTERNO ala Facoltà programmaticamente aperto ai collehi non-Cinesi, per dare vita ad iniziaive autonome, "dal basso", per valorizzare il rapporto Facoltà-Quartiere?
A chi interesserebbe iniziare un'attività simile, magari da settembre?