Alla ricerca della Normalità...... - page 1 - Poesie & Pensieri - Associna Forum

Autore Topic: Alla ricerca della Normalità......  (Letto 8574 volte)

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cilex

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Alla ricerca della Normalità......
« il: 28 Luglio, 2007, 21:41:24 pm »
Diversità, si cresce e si nasce in uno spazio con persone diverse da noi, quelle stesse persone che prima ci guardano con diffidenza, e ci eticchettano da diversi, piano piano con gli anni ci insegnano le loro usanze, le loro abitudini, i loro pensieri, i loro luoghi e il loro dialetto, che diventano poi anche i miei........si pensa che dopo tutti questi anni vivendo nel "diverso", si è diventati NORMALI.........ma poi vivendo nella tranquilità di tutti i giorni, gli invasori non sono piu singoli, ma intere comunità invadono il territorio persone strane con usanze altrettanto differenti, una lingua incomprensibile.............incominciano ad espandersi nei nostri luoghi, col potere del loro denaro, comprando e distruggendo l'armonia che negli anni hanno accompagnato quelle terre.......... si leggono sui giornali, ma solo le loro malefatte....... davanti a tutto questo la comunità si chiude, sono veramente in tanti........ ma poi un giorno, un maledetto giorno li incontri e uno di loro, ti guarda e ti dice: Guardati allo specchio, sei nella sfonda sbagliata!!! poche parole che squarciano in te, un dilemma chi sono io, chi è la mia gente..........e la società per come è strutturata ti lascia un'unica via d'uscita, il dilemma non è l'identità che noi vogliamo avere, ma l'identità che la società ti concede di essere. Lasci amici, colleghi, insegnanti, e compagni... e incominci a inserirti tra i "diversi", gli "invasori" dovendo di nuovo iniziare un nuovo percorso di "Normalizzazione"......... perchè anche se queste persone sono fisicamente simili, "vedono" subito che sei diverso.........
Si va di nuovo ALLA RICERCA DELLA NORMALITA'. :(
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

Dubbio

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« Risposta #1 il: 29 Luglio, 2007, 00:41:36 am »
Ma è giusta la logica della sponda, o di qua o di là?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

ShaoYan

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« Risposta #2 il: 29 Luglio, 2007, 02:13:11 am »
1) Il concetto di normalità è soggettivo. Non esiste la normalità per eccellenza, ci? che è normale per te pu? essere strano per me e viceversa.

2) Non siamo più nel medioevo in cui si viveva in un borgo con un signorotto a capo, i cittadini che coltivavano la terra e il feudo completamente autosufficiente; quindi fuori dalle mura un altro mondo.

3) Nel dizionario dello scambio interculturale: DIVERSITA'=RICCHEZZA

Con questo non voglio contraddirti, hai ragione tu.
Siamo tutti nella stessa situazione, ma la vita ci ha riservato questo, non ci possiamo fare niente. E' un continuo adeguarci, è una continua ricerca di se stessi. Ma ricordati che dopo queste esperienze e queste battaglie saremmo delle persone migliori.

A volte per crescere ed evolverci dobbiamo per forza entrare nell'imperfezione...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ShaoYan »

ireneadler

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« Risposta #3 il: 29 Luglio, 2007, 16:34:35 pm »
Oppure un altro modo, fai che sia questo mondo ad adattarsi a te.  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ireneadler »
知之为知之,不知为不知,是知也。

Blueshadow

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Re: Alla ricerca della Normalità......
« Risposta #4 il: 16 Novembre, 2007, 19:55:08 pm »
Citazione da: "cilex"
Diversità, si cresce e si nasce in uno spazio con persone diverse da noi, quelle stesse persone che prima ci guardano con diffidenza, e ci eticchettano da diversi, piano piano con gli anni ci insegnano le loro usanze, le loro abitudini, i loro pensieri, i loro luoghi e il loro dialetto, che diventano poi anche i miei........si pensa che dopo tutti questi anni vivendo nel "diverso", si è diventati NORMALI.........ma poi vivendo nella tranquilità di tutti i giorni, gli invasori non sono piu singoli, ma intere comunità invadono il territorio persone strane con usanze altrettanto differenti, una lingua incomprensibile.............incominciano ad espandersi nei nostri luoghi, col potere del loro denaro, comprando e distruggendo l'armonia che negli anni hanno accompagnato quelle terre.......... si leggono sui giornali, ma solo le loro malefatte....... davanti a tutto questo la comunità si chiude, sono veramente in tanti........ ma poi un giorno, un maledetto giorno li incontri e uno di loro, ti guarda e ti dice: Guardati allo specchio, sei nella sfonda sbagliata!!! poche parole che squarciano in te, un dilemma chi sono io, chi è la mia gente..........e la società per come è strutturata ti lascia un'unica via d'uscita, il dilemma non è l'identità che noi vogliamo avere, ma l'identità che la società ti concede di essere. Lasci amici, colleghi, insegnanti, e compagni... e incominci a inserirti tra i "diversi", gli "invasori" dovendo di nuovo iniziare un nuovo percorso di "Normalizzazione"......... perchè anche se queste persone sono fisicamente simili, "vedono" subito che sei diverso.........
Si va di nuovo ALLA RICERCA DELLA NORMALITA'. :(



Mi fai ridere (nel senso buono...) i tuoi post sono buffi... mettiti la coscienza in pace sei proprio italiano ( :D ) dai mica è così male sù sopravvviverai...  :-D ... in fondo poco importa...  :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Blueshadow »

Alessandro

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« Risposta #5 il: 16 Novembre, 2007, 20:33:37 pm »
cilex è un italiano nato in un corpo sbagliato  :twisted:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alessandro »

cilex

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« Risposta #6 il: 21 Novembre, 2007, 14:38:27 pm »
Citazione da: "Alessandro"
cilex è un italiano nato in un corpo sbagliato  :twisted:


 :?  :?  :?  :?  :?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

goldendragon

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« Risposta #7 il: 21 Novembre, 2007, 14:49:06 pm »
Citazione da: "Alessandro"
cilex è un italiano nato in un corpo sbagliato  :twisted:


no Cilex é un uber leghista (leghista semplice non basta :twisted: ) nato in un corpo sbagliato  :twisted:  :twisted:  :twisted:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

cilex

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« Risposta #8 il: 21 Novembre, 2007, 14:51:36 pm »
Citazione da: "goldendragon"
Citazione da: "Alessandro"
cilex è un italiano nato in un corpo sbagliato  :twisted:

no Cilex é un uber leghista (leghista semplice non basta :twisted: ) nato in un corpo sbagliato  :twisted:  :twisted:  :twisted:


 8O  8O  8O  8O  8O  8O  8O
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
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Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

cavallo

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« Risposta #9 il: 21 Novembre, 2007, 16:29:42 pm »
cilex, rispetto il tuo travaglio (che é o é tato di tanti altri, migranti, seconde generazioni, ma anche meridionali trasferitisi al Centro-Nord per lavorare ed altri "migranti interni" italiani) e il tuo coraggio di parlarne e mi piacerebbe che quel che sto per scriverti non passasse per polemica ma per un tentativo di contribuire ad aiutarti a combattere la rustrazione dello "scegliere la sponda" che tu denunci.

Intanto, se parli con i cosiddetti "autoctoni"scopri che molti di loro hanno nonni meridionali o di altre regioni che sono stati considerati a loro volta "invasori" e ti assicuro che un Siciliano, come era uno dei miei nonni, o perfino un Umbro, come due dei miei nonni, peggio ancora  un Marchigiano a Roma (dove si dice "meglio un morto in casa he un Marchigiano alla porta" perché durante il dominio papale tra  marchigiani erano reclutati gli sattori delle tasse!) non era trattato e considerato meglio o meno etraneo di un inese!
L'Italia tutta é figlia di continui movimenti di popolazioni sia dentro la Penisola che verso l'esterno (siamo il Paese col maggior numero di emigranti all'estero di tutto l Mondo!) o di ritorno dall'emigrazione o dall'esterno (migrazioni, vere invasioni, onmdate di profughi, comunità commerciali, ecc.) e tutta la cultura, la gastronomia, l'arte, la lingua, l'aspetto somatico, ecc. sono il risultato di questi movimenti oltre che di scambi materiali ed immateriali pacifici (commerco, relazioni diplomatiche, delegazioni, ecc.) e non pacific (sacchegi, guerre, deportazioni, ecc.).
Come si pu? anche solo immaginare che ci siano "invasori", un'"identità italiana" messa in peicolo da afflussi di migranti, una effettiva estraneità della tua culura di origine rispetto a  quella di un Veneziano (che ha copiato per secoli Bisanzio/Istanbul e la Cina), di un Marchigiano (che a Fabriano produce carta grazie ai Cinesi), di un Napoletano (coi suoi mortaretti i matrice cinese)? E che la presunta identità di un Milanese sia "padanamente" ("celticamente") più simile a quella di un Veneziano quando si tratta di gruppi umani storicamente nemici per millenni, influenzati da lingue e culture del tutto differenti, la gran parte delle quali extra-peninsulari (non dico extra-italiane perché l'Italia non esisteva), che includono società franco-germaniche, slave, balcaniche, turche, centrasiatiche, cinesi, mediorientali, ecc.?

Non di sentire costretto a scegliere una sponda, perché si tratta solo di un ricatto di chi vuole che u dcelga per usare la tattica del "divide et impera", per farti odiare ed essere odiato, magari uccidere o essere ucciso, in nome di identità fittizie, di nazionalismi, sciovinismi, campanilismi (vedi cosa succede con le tifoserie calcistiche, da cui, non a caso, nelle guerre della ex-yugoslavia sono stati ratti i peggiori reparti di massacratori etnici), razzismi.

Tu sei un ponte vivente, se lo vuoi, ma lo sei solo più esplicitamente (per le tue vicende di vita)di me e di altri che lo siamo meno esplicitamente ma o siamo o stesso perché ciascuno di noi ha un'identità ibrida, mista, sia per le proprie origini che non sono quasi mai così "pure" come si crede (io ho nonni ei 3 regioni e culture italiane iversissime, tu o altri potete avere antenati di varie regioni della Cina), sia perché le radizioni che ci sono state tramandate sono esse stesse figlie di intreci cultural (vale per gli Italiani ma pure per i Cinesi pensa al buddismo di origine indiana, agli influssi dello sciamanesimo siberiano, a quelli mongoli, a quelli centrasiatici, a queli iraniani, ec.c), sia infine perché ciascuno di noi si costruicsce parte della sua identità individuale scegliendo da varie fonti: magari la musica jazz o rap di  origine afroamericana, i tatuaggi tribali africani, la gastronomia giapponese, uno sport codificato in Inghilterra come il calcio, il pacifismo di un Gandhi indiano, ecc. .

Se tu vivi la diversità come risultato di intrecci e scelte e non di recinti e schemi precostituiti dal potere, vedrai che stai meglio e sei più forte per affrontare tutti i tipi di aggressione e strumentalizzazione identitaria!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

cilex

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« Risposta #10 il: 21 Novembre, 2007, 18:52:22 pm »
per cavallo:  :?  :?  :?  :?  :?  però l'ultima frase, mi ha fatto ridere un casino..... :lol:  :lol:  :lol:  :lol:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
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« Risposta #11 il: 21 Novembre, 2007, 19:38:17 pm »
perché ti ha fatto ridere? comunque meglio farti ridere che farti entrare in depressione!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

cilex

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« Risposta #12 il: 21 Novembre, 2007, 19:50:14 pm »
Citazione da: "cavallo"
perché ti ha fatto ridere? comunque meglio farti ridere che farti entrare in depressione!


quando pensi a tutti i ragazzi che si suicidano per la loro diversità, pensa il motivo di ci? e capirai quanto sia bella la normalità... :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
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« Risposta #13 il: 21 Novembre, 2007, 20:29:33 pm »
clex, quei ragazzi si suicidano proprio peché le pressioni esterne (spesso le aggressioni, da parte di coetanei, familiari, talora istituzioni solastiche o mondo del lavoro, nonché di razzisti ed omofobi organizzati) riescono ad IMPDIRE loro di sentire la "diversità" come ricchezza e come "intreccio" ed a capire che siamo TUTTI "diversi" e che la normalità esiste solo  nelle greggi, non nei ruppi umani.

Credo che ci siano due errori pericolosi (in tutti i sensi, anche emotivi) rispeto a questo tema, apparentemente opposti ma in effetti simili:
- la ricerca ossessiva della normalità, che porta a volersi omologare, farsi assimilare, sforzarsi di negare le proprie specificità ("diversità") per "farsi accettare", ossia farsi violenza da sli per poi scoprire che tanto...sei trattato lo stesso da "diverso" (per il tuo accento, per i tuoi orientamenti sessuali, per la forma dei tuoi occhi, per il colore dei tuoi capelli, per la tua religione);
- la cristallizzazione e mitizzazione della propria "diversità", come se essa fosse davero pura, senza collegamenti con gli "altri", immutabile, he pota ad isolarsi, autoghettizarsi, essere soli e deboli, ma anche aggressivi e falsi.

Io sono convinto che tu non cadrai in nessuno dei due errori suddetti, anche perché...un ingenere sa il valore della progettualità e quale migliore progettualità di quella relativa alle trame, agli intrecci ra "noi", gli "altri" e il molto "altro" che c'é in quel che chiamiamo "noi"?
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"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Blueshadow

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« Risposta #14 il: 21 Novembre, 2007, 21:33:11 pm »
Per quanto mi riguarda io ho capito solo due cose sull'argomento diversità/normalità:
1. Chi è normale lotta e desidera essere diverso.
2. Chi è diverso vuole essere normale.

In sintesi nessuno si accontenta di quello che è,
c'era un detto a tal proposito:  "L'erba del vicino è sempre più verde... :-D  da Blue   :smt050
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