è una provocazione, ma in Cina gli stranieri possono votare - page 1 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: è una provocazione, ma in Cina gli stranieri possono votare  (Letto 4897 volte)

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marcowong

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è una provocazione, ma in Cina gli stranieri possono votare
« il: 22 Agosto, 2007, 15:22:36 pm »
facendo una ricerca sulla situazione del voto agli stranieri in giro per il mondo, ho scoperto un argomento che, riassunto nei minimi termini, si propone bene per un argomento provocatorio:

nella Cina viene additata agli occhi del mondo come esempio negativo per i diritti umani, come dittatura ecc. in tale paese, però, i residenti stranieri hanno diritto di voto!

Infatti ad Hong Kong i residenti stranieri da sette anni possono votare per le elezioni al cosidetto parlamentino di Hong Kong. La cosa è anche molto ironica perchè spesso si dice che la situazione democratica della ex-colonia britannica si è molto deteriorata nel corso degli anni dal ritorno alla Cina in poi, ma in questo diritto fondamentale sono decisamente molto più aperti che in qualsiasi città italiana.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

goldendragon

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Re: è una provocazione, ma in Cina gli stranieri possono vot
« Risposta #1 il: 22 Agosto, 2007, 17:24:52 pm »
Citazione da: "marcowong"
facendo una ricerca sulla situazione del voto agli stranieri in giro per il mondo, ho scoperto un argomento che, riassunto nei minimi termini, si propone bene per un argomento provocatorio:

nella Cina viene additata agli occhi del mondo come esempio negativo per i diritti umani, come dittatura ecc. in tale paese, però, i residenti stranieri hanno diritto di voto!

Infatti ad Hong Kong i residenti stranieri da sette anni possono votare per le elezioni al cosidetto parlamentino di Hong Kong. La cosa è anche molto ironica perchè spesso si dice che la situazione democratica della ex-colonia britannica si è molto deteriorata nel corso degli anni dal ritorno alla Cina in poi, ma in questo diritto fondamentale sono decisamente molto più aperti che in qualsiasi città italiana.


ah ma se é per un organismo che non conta niente, allora facciamoli votare tutti, perché aspettare sette anni?  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

marcowong

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« Risposta #2 il: 22 Agosto, 2007, 19:15:59 pm »
goldendragon, non è l'organismo che non conta, è il meccanismo che non consente la reale rappresentanza del voto popolare, sono due concetti distinti tra di loro.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

goldendragon

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« Risposta #3 il: 22 Agosto, 2007, 19:29:45 pm »
a me il diritto di voto interessa poco se é solo una "foglia di fico" che non dà nessun potere vero di influenza, e questo lo direi se fossi anche italiano di pedigree e non "acquisito" :evil:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

Alessandro

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« Risposta #4 il: 22 Agosto, 2007, 21:17:32 pm »
Citazione da: "goldendragon"
a me il diritto di voto interessa poco se é solo una "foglia di fico" che non dà nessun potere vero di influenza, e questo lo direi se fossi anche italiano di pedigree e non "acquisito" :evil:
o meglio...non sai chi votare...i politici..uno peggio dell'altro..
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alessandro »

cino4ever

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« Risposta #5 il: 22 Agosto, 2007, 21:19:41 pm »
ma in italia gli stranieri in teoria possono votare dopo 3 anni
almeno e quello che mi ricordo dalle superiori :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cino4ever »
cosi disse zhugeliang

marcowong

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« Risposta #6 il: 22 Agosto, 2007, 23:13:48 pm »
Citazione da: "cino4ever"
ma in italia gli stranieri in teoria possono votare dopo 3 anni
almeno e quello che mi ricordo dalle superiori :-D


sarei proprio curioso di leggere i tuoi libri delle superiori.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

goldendragon

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« Risposta #7 il: 23 Agosto, 2007, 10:14:23 am »
Citazione da: "cino4ever"
ma in italia gli stranieri in teoria possono votare dopo 3 anni
almeno e quello che mi ricordo dalle superiori :-D


sembra strano anche a me, forse per le amministrative...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

Dubbio

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« Risposta #8 il: 23 Agosto, 2007, 14:19:58 pm »
In Italia, allo stato attuale della legislazione, il diritto di voto sia per le elezioni politiche che per le elezioni amministrative spetta esclusivamente a chi è in possesso della cittadinanza italiana.

Fanno eccezione solo le elezioni comunali, per le quali il diritto di voto è riconosciuto anche ai cittadini di uno stato membro dell'Unione Europea, che siano residenti nel comune.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

Idra

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« Risposta #9 il: 28 Agosto, 2007, 09:22:30 am »
E' come dice dubbio, in Italia sia per le amministrative che per le politiche non e' stato riconosciuto alcun diritto di voto a cittadini extracomunitari.
Negli ultimi anni si e' discusso tanto su questo argomento, una convenzione europea (scusate per l'imprecisione, sono ancora qui nella lontana Cina e non riesco ancora a riconnettermi con la realta' dell'Italia) che prevede il ditirro di voto alle amministrative per stranieri con residenza nello stato di almeno 5 anni, ovvero la stessu durata necessaria per otteneere il permesso di soggiorno CE (carta di soggiorno).
Alcune citta' (Genova e. ....ops) hanno provato a rendere realte' questo diritto anche nel loro territorio, ma essendo un argomento di competenza anche dello Stato italiano, che prevale sulle decisioni delle singole citta', la situazione e' rimasto stagnante.
Ritengo che uno straniero che voglia votare sia uno straniro che crede nello stato italiano, e quindi si sente piu coivolto nella societa' e nelle leggi italiane...in definitiva piu' "integrato". La paura della politica italiana nel dare il diritto di voto e' che sconbussolerebbe il loro assetto, dovrebbero elaborare nuove strategie per ottenere voti. Correggetemi se sbaglio, ma per i politici italiani e' solo un problema di "clientelismo"?
So che cmq nella riforma della legge sull'immigrazione ci sia anche una parte che interessa questo argomento, ma forse e' solo carta straccia.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

marcowong

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« Risposta #10 il: 28 Agosto, 2007, 10:46:04 am »
Citazione da: "Idra"
La paura della politica italiana nel dare il diritto di voto e' che sconbussolerebbe il loro assetto, dovrebbero elaborare nuove strategie per ottenere voti. Correggetemi se sbaglio, ma per i politici italiani e' solo un problema di "clientelismo"?
So che cmq nella riforma della legge sull'immigrazione ci sia anche una parte che interessa questo argomento, ma forse e' solo carta straccia.


Sicuramente gioca questo fattore, come ha dimostrato per esempio il voto degli italiani all'estero, teoricamente benvisto da tutti, nella pratica ha richiesto decenni perchè venisse realizzato, e con grande sorpresa, il voto degli italiani all'estero si è mosso con logiche molto diverse da quelle previste.
Temo che la nuova legge sull'immigrazione non farà molta strada, gli immigrati sono un problema scottante ed impopolare, e la debolezza dell'attuale governo non aiuterà di certo l'iter di questa proposta di legge.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

ShaoYan

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« Risposta #11 il: 28 Agosto, 2007, 16:10:08 pm »
Citazione da: "goldendragon"
a me il diritto di voto interessa poco se é solo una "foglia di fico" che non dà nessun potere vero di influenza, e questo lo direi se fossi anche italiano di pedigree e non "acquisito" :evil:


Il diritto di voto invece è di fondamentale importanza non per il potere che potremo esercitare ma per una questione di principio. Se è vero che esiste l'uguaglianza tra i diritti umani fondamentali.

Finchè non ci sarà il diritto di voto anche per gli stranieri, non ci sarà nessun politico che vorrà veramente risolvere i problemi riguardanti gli stranieri. Nessuno avrà interesse nel rappresentarci, nessuno si preoccuperà a modificare e ad aggiornare le leggi in modo da renderle di pari passo con le esigenze del periodo.

Il diritto di voto è uno strumento che però deve essere usato bene.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ShaoYan »

goldendragon

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« Risposta #12 il: 28 Agosto, 2007, 16:30:23 pm »
Citazione da: "ShaoYan"
Il diritto di voto invece è di fondamentale importanza non per il potere che potremo esercitare ma per una questione di principio. Se è vero che esiste l'uguaglianza tra i diritti umani fondamentali.


ma infatti tutto quello che ti si concede é il principio, l'illusione di contare  :smt011

Tra i diritti umani fondamentali io non ci metterei il voto, c'é di più importante a mio avviso. Ammessi e non concessi sti diritti umani fondamentali, non riesco proprio a concepire all'uguaglianza tra gli stessi. Non possono essere tutti uguali, la concezione come "totalità" che deriva dalla supposta uguaglianza mi sembra assolutamente irragionevole e utopica.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

aletheia

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« Risposta #13 il: 28 Agosto, 2007, 17:17:41 pm »
Citazione da: "cino4ever"
ma in italia gli stranieri in teoria possono votare dopo 3 anni
almeno e quello che mi ricordo dalle superiori :-D  Io so solo che se nn ho la cittadinanza italiana nn posso votare..
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da aletheia »
\"Nobile Semplicità e Quieta Grandezza.\"

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« Risposta #14 il: 28 Agosto, 2007, 18:16:07 pm »
ma fai anche diritto pubblico :?  
se fai il liceo nn penso che lo faccia
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cosi disse zhugeliang