E' come dice dubbio, in Italia sia per le amministrative che per le politiche non e' stato riconosciuto alcun diritto di voto a cittadini extracomunitari.
Negli ultimi anni si e' discusso tanto su questo argomento, una convenzione europea (scusate per l'imprecisione, sono ancora qui nella lontana Cina e non riesco ancora a riconnettermi con la realta' dell'Italia) che prevede il ditirro di voto alle amministrative per stranieri con residenza nello stato di almeno 5 anni, ovvero la stessu durata necessaria per otteneere il permesso di soggiorno CE (carta di soggiorno).
Alcune citta' (Genova e. ....ops) hanno provato a rendere realte' questo diritto anche nel loro territorio, ma essendo un argomento di competenza anche dello Stato italiano, che prevale sulle decisioni delle singole citta', la situazione e' rimasto stagnante.
Ritengo che uno straniero che voglia votare sia uno straniro che crede nello stato italiano, e quindi si sente piu coivolto nella societa' e nelle leggi italiane...in definitiva piu' "integrato". La paura della politica italiana nel dare il diritto di voto e' che sconbussolerebbe il loro assetto, dovrebbero elaborare nuove strategie per ottenere voti. Correggetemi se sbaglio, ma per i politici italiani e' solo un problema di "clientelismo"?
So che cmq nella riforma della legge sull'immigrazione ci sia anche una parte che interessa questo argomento, ma forse e' solo carta straccia.