penso che sui "matrimoni combinati" in tutte le loro diverse intensità, che vanno tenute in conto secondo me (dal fatto che le famiglie semplicemente "presentino" candidati... al potere totale della famiglia nel permettere o meno un matrimonio "d'amore" addirittura a contratti stipulati fra le 2 famiglie in spregio del fatto che gli interessati neppure si conoscono), vi siano molti elementi complesi; ne cito solo alcuni:
- in molte culture (ad esempio mediterranee preindustriali) esiste un trucco normativo (usato anche dalle famiglie overe che non possono spendere in dote e simili) per aggirare le regole sui matrimoni combinati, la "fuga" ("fuitina" nel Sud Italia) dei 2 ragazzi che vogliono sposarsi che comporta il "matrimonio riparatore";
- nei luoghi (es.: Medio Oriente) dove é preferibile sposarsi "fra cugini", le famiglie sono tanto estese che i "cugini" sono una categoria numericamente immensa e quindi la regola é meno rigida di quel che appare;
- nei luoghi (post-industriali) dove i matrimoni sembrano non essere combinati, spesso vi sono fattori di condizonamento sociale ed economico fortissimi che rendono comunque la "scelta" del partner chiusa dentro determinati gruppi:
* perché si vive in quartieri o di frequentano scuole o università d'élite o "per poveri" ed é lì che si conosce il potenziale partner;
- perché si va in vacanza in determinati luoghi frequentati da determinati gruppi sociali (lo stesso vale in parte per le discoteche, per le attività sportive, per i bar, per i ristoranti, per gli stili di vita, ecc.);
- perché esistono diversità linguistiche, religiose, culturali su cui si radicano pregiudizi razziali, religiosi, etnici (bianchi/neri, ortodossi/cattolici, scozzesi/inglesi, "padani"/"non padani) che rendono più difficili quelli che sono chiamati "matrimoni misti";
- perché c'é una scarsa mobilità o un forte attaccamento alle proprie radici (pensate a Tunisini o Indiani migranti che tornano "a casa" per sposarsi con propri connazionali);
- perché da parte maschile, dopo la crisi di ruoli determinata in Occidente dal femminismo, c'é spesso la ricerca di donne contemporaneamente subalterne e sessualmente attraenti (anche in termini di esotismo, come avviene con molti Italiani alla ricerca di Filippine, Ucraine, Bielorusse, anche attraverso fiorenti agenzie di intermediazione!): "libere" a letto ma "serve" in casa;
- perché la propria famiglia, i propri coetanei fanno introiettare come "naturali" scelte e rifiuti collegati alla chiusura di classe, religiosa, etnica, identitaria in genere e si é attratti o respinti da chi fa/non fa parte dei canoni CHE CI HANNO INSEGNATO AD APPREZZARE (altro che atrazione/repulsione "spontanea"!!!!);
- infine vi sono i "matrimoni opportunistici": per sposare un partner ricco (o semplicemente che garantisca la sopravvivenza, un tetto, ec.!), per fare carriera, per risplendere della luce riflessa dello status sociale del patner, per ottenere una cittadinanza, per uscire dalla criminalizzazione verso celibi/nubili dopo una certa età presente in alcune culture, per avere una badante (o peggio...) semi-gratis, ecc..
Credo quindi che l'evoluzione verso coppie davvero basate su scelte libere avvenga solo e se:
- una società spezza le barriere di stili di vita e di possibilità di vita e rifiuta i pregiudizi;
- migliora il tenore di vita generale e non solo di pochi;
- sganci il più possibile la ricerca di un lavoro, di una sicurezza economica, di una carriera dai rapporti nepotistici, clientelari, familistici, rendendola dipendente solo dalle capacità del singolo e non dal parentado;
- aumenta la mobilità per scelta e la conoscenza linguistica;
- va in crisi il modello di cultura familiare paternalista e maschilista (che non ha nulla a che vedere col giusto rispetto per genitori ed anziani!);
- si affermano forme di convivenza anche altre e diverse dal "matrimonio classico".