bene, ora che finalmente (pare..: non si sa mai...!) i seguaci fanatici del sito "faithfreedom" (proprietà di un presunto apostata iraniano dall'Islam, americano, che si nasconde dietro lo pseudonimo Ali Sina) hanno detto addio a questo topic, mi piacerebbe che tornassimo agli scopi di Associna anche relativamente alle questioni che riguardano l'Islam, ossia ad approfondire assieme, nel dialogo (se ci interessa):
a) quali elementi della Storia del ruolo delle culture islamiche come ponte fra quella cinese e quelle mediterranee possono servire oggi per favorire il ialogo fra culture e comunità diverse?
b) in rapporto con questo specifico, come si possono porre gli Associni, nel loro pecorso di studi, nei loro interessi, nella loro quotidianeità, nella loro vita in città italiane dove pure i Musulmani sono ormai spesso significativamente presenti (migranti ma anche G 2).
Un esempio di come tale questione riguardi diettamente anche questo Forum é dato a quel che é successo ad Esquilino (Roma), riportato già in altro topic (non aperto da me). In questo rioone ormai noto per essere quello di massima concentrazione di negozi cinesi di Roma, in realtà operano (nel piccolo commercio, al mercato, ecc.) e vivono anche molti Pakistani e soprattutto Bangladeshi (spesso di condizione sociale assai più bassa dei Cinesi ed in condizioni abitative talora abominevoli, evidenziate anche dal rogo di un appartamento in cui si é avuta una vittima), ossia Musulmani del subcontinente indiano.
Le proteste di Comitati legati alle forze razziste (già attivi contro i Cinesi) e di tali forze (Storace ma anche Forza Nuova) hanno finora negato a tali persone il diritto i trasformare un locale commerciale regolarmente affitato in una sala di preghiera, mentre invece oltre un anno fa si é potuto aprire nel quartiere un locale di preghiera buddhista e già esiste da tempo una struttura (che comprende un asilo, sale di lettura) evangelica cinese.
Il fatto che quelle foze islamofobe siano LE STESSE che protestano contro i festeggiamenti del Capodanno Cinese, che fanno scritte per cacciare TUTTI GLI STRANIERI, che esaltano la falsa romanità (e i gladiatori...) in conrapposizione coi migranti di ogni tipo, che usano ogni occasione per auspicare la chiusura dei negozi cinesi (ma anche che insorgono contro il Gay Pridee fanno iniziative neonaziste, antisemite, di ricordo di autori nazisti, ecc.!) dovrebbe bastare per capire che l'avversario é comune a Cinesi, Musulmani, Italiani non fascisti, omosessuali, ecc..
Dato che (a differenza di "faithfreedom") il Forum di Associna non é lo strumento di una campagna internazionale, questo non significa che Associna debba trasformarsi in movimento politico per agire contro un razzismo che pure ritengo dovere di ogni spirito libero e razionale combattere con le armi della cultura, dell'informazione e se occorre della legge (che lo ritiene reato; ricordo en passant che il Consiglio d'Europa ha equiparato come crimine l'islamofobia all'antiemitismo, cosa "denunciata" come "scandalosa" proprio nel suddetto sito "faithfreedom"!!).
Penso però che sarebbe interessante se grazie a questo Forum tutti gli interessati potessero approfondire le valenze IN POSITIVO (ossia per il dialogo) del rapporto fra cultura cinese, culture islamiche e culture europee (ed italiane in specie).
Perché se ne potrebbero trarre tanti spunti di micro-azione, individuale (ad esempio percorsi di ricerca a scuola o al'università o nel tempo libero, un po' alla babo, diciamo...), ma anche conretamente radicati nell'agire dei Cinesi in Italia (ad Esquilino ed altrove), ove vivono appunto spesso a contatto con persone di origine culturale musulmana.
Penso a tutta una serie di elementi culturali ma anche di prodotti che ne sono il riflesso (e che hanno interesse anche commeciale: ossia potenzialmente anche per i genitori di tanti Associni, pure per attuare gradualmente la auspicata DIVERSIFICAZIONE commerciale...) che sono presenti in Italia e che sono frutto proprio del ruolo storico delle culure islamiche come ponte fra Estremo Oriente e Mediterraneo.
Ad esempio i comunissimi agrumi, ovvero certi tipi di ceramiche/porcellane bianche-blu (anche quelle inglesi ed olandesi hanno la stessa origine storica), oppure i fuochi artificiali, o ancora certi tipi di tappeti, o il té, ecc. .
Pensiamo quante cose si possono fare in rapporto con tali prodotti (impariamo dai "maghi del marketing"!!!) che avrebbero una valenza anche sul piano del miglioramento del dialogo, dei rapporti umani e sociali fra gente di diversa origine culturale: iniziative nei mercati rionali e nei negozi alimentari, mostre di oggetti con panelli didascalici, "settimane promozionali", cicli di films, degustazioni di té o di altro, ecc. .
Io trovo appassionante fare cose simili (che si chiamano "promozione dei valori immateriali dei prodotti"), come elemento di promozione culturale (e specificamente INTERCULTURALE, per capire meglio quanta "alterità" sia contenuta nel nostro "quotidiano") ma anhe socioeconomico (i soldini non sono poi da disprezzare, no?) e cerco di realizzarle sia nella mia professione di antropologo (in Italia ed in progetti al'estero, di Cooperazione allo Sviluppo), sia fuori di essa.
Scommetto che ci sono altri, in questo Forum, a cui la Storia interessa, a cui gli elementi culturali di valore storico intrigano, che pensano di poter coniugare dialogo e promozione economica, culura e commercio.
Il tema di questo topic io l'ho pensato per dialogare costruttivamente e propositivamente su QUESTI aspetti. Se qualcuno é interessato possiamo continuare. Altrimenti ho sbagliato e non c'é problema a registrare tale fatto, dato che ci sono cento altre cose di cui dialogare assieme (come abbiamo fatto già, ad esempio, su elementi della Storia cinese, sui cognomi, ecc.) quando gli spammatori e diffusori di menzogne fanatiche lasciano libero il campo.