Il Governo cinese Eleggera il nuovo Dalailama - page 2 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Il Governo cinese Eleggera il nuovo Dalailama  (Letto 18040 volte)

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Alexia

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« Risposta #15 il: 06 Settembre, 2007, 14:52:40 pm »
non ho detto questo, ma è un incarnazione spirituale! Bisogna conoscere un pò la religione x poter discudere!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

Alexia

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« Risposta #16 il: 06 Settembre, 2007, 14:54:12 pm »
Citazione da: "ireneadler"
Penso che non lasciano tutto il potere al bimbo, se no è caos, al massimo avrà dei tutori.

Ma secondo te che potere possiede?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

cavallo

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« Risposta #17 il: 06 Settembre, 2007, 15:09:46 pm »
alcune precisazioni:
1) basta andare su wilkypedia ("reincarnazione dalai lama")per trovare le seguenti specificazioni:
"Il Dalai Lama è venerato come manifestazione del bodhisattva della compassione Avalokitesvara (Chenresig in tibetano). Generalmente la reincarnazione di un Dalai Lama era trovata grazie alle premonizioni, ai responsi degli oracoli ed ai segni divini. Il potenziale candidato era sottoposto ad una serie di prove atte a ricordare la vita precedente. Se l'esito risultava positivo egli era riconosciuto come reincarnazione del suo predecessore, e durante la sua vita seguivano prima la cerimonia d'intronizzazione quale Dalai Lama ed in seguito, raggiunta la maggiore età, la cerimonia di insediamento quale sovrano del Tibet.

Tenzin Gyatso ha dichiarato ufficialmente che, finché la Cina non concederà l'autonomia al Tibet, non si reincarnerà nella sua terra natia, e che al completamento della democratizzazione del governo tibetano in esilio il ruolo del Dalai Lama potrebbe diventare superfluo.

Il 7 agosto 2006 ha proposto che la scelta del suo successore avvenga mediante un'Assemblea composta dai più autorevoli Lama in esilio."

quindi:
1.a) l'attuale Dalai Lama pare poter/voler decidere LUI se reincarnarsi o no e dove ("non nella sua terra natìa")!;
1.b) inoltre lui stesso ha proposto che il successore venga ELETTO (rompendo quindi il ciclo delle reincarnazioni), ma riservando per ovi motivi politici a scelta ai Lama in esilio!
per cui mi pare che il meccanismo delle reincarnazioni sia "tutelato" solo quando fa comodo per attaccare le mire politiche del governo cinese di controllare la scelta del nuovo Dalai Lama ma se ne possa tranquillamente fare a meno quando si tratta di favorire le mire politiche dei settori del lamaismo in esilio!

2) per quanto riguarda il senso religioso della reincarnazione del Dalai Lama, il sito http://www.geduntharchin.it/buddhismo/i ... zione.asp; in esso si aferma fra l'altro:
"Al giorno d'oggi, una reincarnazione importante viene attestata da un certificato. Molte volte succede che non tutti sono d'accordo sulla veridicità di una determinata reincarnazione. Spesso, certi disaccordi sfociano in veri e propri litigi. Una cosa molto triste e spiacevole. Credo che ogni cultura - una volta che abbia raggiunto il massimo dello splendore - debba subito dopo sperimentare un inevitabile declino. Un tempo la reincarnazione era un fenomeno molto utile e prezioso, di beneficio per tutti. Oggi, invece, è oggetto di dispute. Comunque, è molto importante comprenderne il vero significato: la combinazione di karma e di compassione."
Come si vede é un meccanismo che sfocia in dispute e quindi certo non indiscutibile!

3) ecco, infine, un'altra chiarificazione (dal sito
http://www.risveglio.net/C1159018468/E2 ... index.html):
Potrebbe non esserci un altro Dalai Lama


Ci sarà un altro Dalai Lama? Tradizionalmente, la direzione spirituale del popolo tibetano passa da un Dalai Lama alla sua reincarnazione. Ma l'attuale Dalai Lama ha sollevato la questione se l'istituzione debba continuare oppure no. E dice che lui potrebbe anche essere l'ultimo Dalai Lama.

Nel 2001, il Dalai Lama dichiarò che se il popolo tibetano si fosse data una direzione politica elettiva, allora l'istituzione del Dalai Lama non sarebbe stata più così necesssaria. Sarebbe stato felice, disse, di vivere semi-ritirato e di lasciare che l'istituzione morisse con lui.

Ora, quella posizione è stata meglio definita: ½Se dovessi morire nei prossimi mesi o prima che noi si possa ritornare nel Tibet ù il Dalai Lama ha dichiarato all'Hindustan Times ù ci sarà un nuovo Dalai Lama?. ½Ma ù ha aggiunto ù se smetteremo d'essere una comunità di rifugiati e potremo vivere in un Tibet democratico, allora non credo che ci debba essere un mio successore dopo la mia morte?.

Nell'eventualità che il Dalai Lama trapassi prima che Pechino restituisca al Tibet la sua autonomia, il nuovo Dalai Lama sarà scelto cercandone la reincarnazione. Ma il Dalai Lama ammette anche di avere dubbi sul metodo tradizionale di ricerca della reincarnazione di un lama morto. Concede che ½alcune "reincarnazioni" non erano genuine? e dice che anche nel suo stesso caso, lui non crede d'essere la reincarnazione dell'ultimo Dalai Lama.

Pensa d'essere, invece, la reincarnazione di qualche leader spirituale, forse del quinto Dalai Lama, perché quand'era più giovane, ha fatto dei sogni chiari riguardo alla sua vita passata. ½Inoltre ù dice ù sebbene fossi un ragazzo molto pigro, ne ho sempre saputo quanto i miei insegnanti su soggetti come la filosofia buddista. ? una cosa che si spiega soltanto se si concede che io avessi memoria d'una vita precedente?. Concede anche che il suo predecessore aveva lasciato istruzioni dettagliate su dove trovare la sua reincarnazione, una ricerca che ha condotto i monaci alla scoperta dell'attuale Dalai Lama. Ma sostiene che ci? non significa che lui sia effettivamente la reincarnazione del precedente Dalai Lama: ½Forse il mio predecessore mi ha assunto per questo compito?, dice ridendo.

Secondo il suo punto di vista, i Dalai Lama non sono sempre reincarnati in sequenza, cosicché non è necessario che il prossimo Dalai Lama sia la sua reincarnazione. Ma Sua Santità sa dove il prossimo Dalai Lama nascerà, come il suo predecessore sapeva di lui? ½No ù dice ù non ne ho idea?. Ma quando per lui verrà il momento della morte e se a quel tempo sarà ancora in esilio a Dharamsala, allora lo saprà.

di Vir Sanghvi per l'Hindustan Times, 20 giugno 2005, tradotto dall'inglese da Flavio Pelliconi

Fonte: Buddhist Channel

[le fonti non sono filocinesi, anzi....!]

votrrei notare che:
3.a) l'attuale Dalai Lama ribadisce che la scelta di avere o meno un successore dipende da fattori CONTINGENTI e POLITICI (rientro o meno in Tibet ed esistenza o meno di organismi politici eletivi) e non da un meccanismo sacralizzato ed eterno;
3.b) LUI NON CREDE DI ESSERE LA REINCARNAZIONE DEL PRECEDENTE DALAI LAMA!!!!
3.c) i Dala Lama non si reincarnano necessariamente in sequenza.


Naturalmente, tutto ci? non giustifica alcuna intromissione politica sulla scelta del Dalai Lama ( e viceversa alcuna intromissione teocratica nella politica tibetana), ma secondo me relativizza molto lo "scandalo" per la posizione del governo cinese, da un lato e la "sacralità immutabile" del sistema delle reincarnazioni dei dalai lama, no?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Dubbio

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« Risposta #18 il: 06 Settembre, 2007, 19:13:12 pm »
Comunque tra l'affermazione secondo cui lo Spirito Santo (Spirito di Dio) si serve dei cardinali per eleggere il successore di Pietro, vicario di Cristo (Dio) in terra, fatta dalla Chiesa Cattolica, e l'affermazione secondo cui un certo soggetto sarebbe l'incarnazione di un profeta o di Dio o di chiunque, non c'è alcuna differenza sul piano della logica.

In entrambi i casi sono affermazioni di fede valide solo per chi ci crede e prive di qualsiasi ragionevolezza per chi non ci crede (naturalmente con tutto il rispetto per i credenti di qualsiasi credo).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

Alexia

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« Risposta #19 il: 07 Settembre, 2007, 13:08:12 pm »
Chi ha conoscenza della grande opera 西游记, saipranno che il protagonista - 唐三藏 - è reincarnazione di 金蝉长老, nel buddismo, la vita circola, invece nella cattolica, la vita è lineare, non parla di reincarnazione,
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

cavallo

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« Risposta #20 il: 07 Settembre, 2007, 13:28:12 pm »
alexia, io non conosco abbastanza il Buddhismo nelle sue diverse tendenze (fra cui quella del Lamaismo egemone in Tibet é una assai diversa dalle altre, a quanto pure so) per analizzare teologicamente la questione Dalai Lama e ti chiedo eventuialmente aiuto.
Mi pare però significativo comunque riferirmi a quanto dice lo stesso Dalai Lama (che non considero ignorante sul suo ruolo...e certo non "agente di Pechino"!) e che ho riportato nel precedente post .

Riassumendo:

* "l'attuale Dalai Lama ha sollevato la questione se l'istituzione debba continuare oppure no. E dice che lui potrebbe anche essere l'ultimo Dalai Lama. Nel 2001, il Dalai Lama dichiarò che se il popolo tibetano si fosse data una direzione politica elettiva, allora l'istituzione del Dalai Lama non sarebbe stata più così necesssaria. Sarebbe stato felice, disse, di vivere semi-ritirato e di lasciare che l'istituzione morisse con lui.Ora, quella posizione è stata meglio definita: ½Se dovessi morire nei prossimi mesi o prima che noi si possa ritornare nel Tibet ù il Dalai Lama ha dichiarato all'Hindustan Times ù ci sarà un nuovo Dalai Lama?. ½Ma ù ha aggiunto ù se smetteremo d'essere una comunità di rifugiati e potremo vivere in un Tibet democratico, allora non credo che ci debba essere un mio successore dopo la mia morte?"

Pu? un uomo decidere di INTERROMPERE la reincarnazione? Pu? basare tale decisione su considerazioni politiche? E' meno "ingerenza politica" questo delle pretese del governo cinese?


* "il Dalai Lama ammette anche di avere dubbi sul metodo tradizionale di ricerca della reincarnazione di un lama morto. Concede che ½alcune "reincarnazioni" non erano genuine? e dice che anche nel suo stesso caso, lui non crede d'essere la reincarnazione dell'ultimo Dalai Lama."
Pu? un uomo decidere se il meccanismo delle reincarnazioni dei Dalai Lama é veritiero o no? E se l'attuale personaggo he ricopre la carica di Dalai Lama non crede di essere una reincarnazione del precedente, con quale diritto resta Dalai Lama?  E quale redibilità ha tutto il sistema, anche alla luce del punto recedente?

* "Secondo il suo punto di vista, i Dalai Lama non sono sempre reincarnati in sequenza, cosicché non è necessario che il prossimo Dalai Lama sia la sua reincarnazione"
Un sistema sacro come la eincarnazione dei dalai Lama pu? essere soggeto a "punti di vista personali" restando sacro ed immutabile nel tempo o questo ne mina tutta la credibilità?

Che ne pensi?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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goldendragon

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« Risposta #21 il: 07 Settembre, 2007, 13:40:52 pm »
Citazione da: "Alexia"
invece nella cattolica, la vita è lineare, non parla di reincarnazione,


no no no, non hai letto bene la "garanzia": resurrezione nella carne (pure!) alla "fine", non é il ciclo vita/morte/vita/morte ma vita/morte-attesa/fine dei tempi+giudizio e resurrezione in ciccia con vita eterna inclusa nel prezzo per i promossi :-D  :-D  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

aletheia

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« Risposta #22 il: 07 Settembre, 2007, 20:15:45 pm »
Citazione da: "goldendragon"

no no no, non hai letto bene la "garanzia": resurrezione nella carne (pure!) alla "fine", non é il ciclo vita/morte/vita/morte ma vita/morte-attesa/fine dei tempi+giudizio e resurrezione in ciccia con vita eterna inclusa nel prezzo per i promossi :-D  e qui si parla del perche' il papa viene eletto invece di trattarsi di una reincarnazione..,giusto??
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da aletheia »
\"Nobile Semplicità e Quieta Grandezza.\"

cino4ever

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« Risposta #23 il: 08 Settembre, 2007, 00:03:50 am »
le forme d religione sono per me la cosa peggiore ke potesse capitare all uomo
a causa d cristianesimo buddismo islamismo e altre forme d religione
guerre ignoranza credenze
v ricordate d galileo delle crociate e oggi il problema d israele? da una parte ebrei e dall altra islam
kissa dove saremmo adesso se nn c fossero state forme d religione cosi ottuse
magari oggi potremmo gia passare i weekend su marte ecc...
nn capisco come delle credenze cosi stupide possano ancora essere prese cosi in considerazione
tuttavia nn sto dicendo ke dio nn esiste
sto solo dicendo ke religione dovrebbe essere solo un fatto culturale
ma se il partito comunista s preoccupa d eleggere il dalailama
allora vuol dire ke nel mondo ce ancora gente cosi fanatica e credulona ke da importanza nn solo culturale alla religione
ed e dovere del governo il benessere e il progresso d tutti i cittadini cinesi
LIBERIAMOLI!! kiunque essi siano dalla pericolosa ignoranza
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cino4ever »
cosi disse zhugeliang

cilex

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« Risposta #24 il: 09 Settembre, 2007, 00:28:33 am »
Citazione da: "cino4ever"
le forme d religione sono per me la cosa peggiore ke potesse capitare all uomo
a causa d cristianesimo buddismo islamismo e altre forme d religione
guerre ignoranza credenze
v ricordate d galileo delle crociate e oggi il problema d israele? da una parte ebrei e dall altra islam
kissa dove saremmo adesso se nn c fossero state forme d religione cosi ottuse
magari oggi potremmo gia passare i weekend su marte ecc...
nn capisco come delle credenze cosi stupide possano ancora essere prese cosi in considerazione
tuttavia nn sto dicendo ke dio nn esiste
sto solo dicendo ke religione dovrebbe essere solo un fatto culturale
ma se il partito comunista s preoccupa d eleggere il dalailama
allora vuol dire ke nel mondo ce ancora gente cosi fanatica e credulona ke da importanza nn solo culturale alla religione
ed e dovere del governo il benessere e il progresso d tutti i cittadini cinesi
LIBERIAMOLI!! kiunque essi siano dalla pericolosa ignoranza



il peggio e il meglio si equivalgono.... :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

cavallo

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« Risposta #25 il: 17 Settembre, 2007, 18:17:28 pm »
queste dichiarazioni sono tratte da:
http://altrenotizie.org/alt/modules.php ... =0&thold=0 (sito citato nelle news di Associna):

"Quanto al Tibet (3 milioni di abitanti in oltre un milione di chilometri quadrati) c’è da registrare che la politica di Pechino si è concentrata negli ultimi tempi sulle questioni dello sviluppo economico della regione. E la linea ferroviaria che unisce la capitale a Lasha è, appunto, parte importante di questa strategia. Tanto che lo stesso Dalai Lama - dal suo esilio indiano ha spesso dichiarato (spiazzando molti dei suoi sostenitori occidentali) che il Tibet fa parte della Repubblica popolare cinese e ne è una sua regione autonoma: ôLa cultura tibetana e il buddismo - ha poi aggiunto - fanno parte della cultura cinese e molti giovani considerano la nostra cultura una tradizione cineseö. E sempre il Dalai Lama - rivelando posizioni favorevoli ad un compromesso con la dirigenza cinese - ha espresso giudizi positivi nei confronti delle scelte economiche e strategiche compiute dai comunisti. ôIl progresso materiale della Cina - ha detto - ci fa progredire. E questo vale anche per la scelta relativa alla recente ferrovia...ö. "

Fra le mille fonti occidentali che usano la questione Tibet (che resta comunque a reale, per me) per infangare la Cina, avevate trovato notizia che il Dalai Lama:
1) arriva ad affermare che "La cultura tibetana e il buddismo - ha poi aggiunto - fanno parte della cultura cinese e molti giovani considerano la nostra cultura una tradizione cineseö.
2) appoggia la tanto contestata politica di svilupo cinese in Tibet, compresa la contestatissima ferrovia ("ôIl progresso materiale della Cina - ha detto - ci fa progredire. E questo vale anche per la scelta relativa alla recente ferrovia...ö.")?????

Le cose sono spesso più complesse di come la propaganda le mostra...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Alexia

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« Risposta #26 il: 17 Settembre, 2007, 19:06:16 pm »
i tibetani chiedono solo la libertà di religione, non stanno chiedendo l'indipendenza della nazione, se oggi insistono nell'indipendenza nazionale, allora armi anche su Tibertò un luogo spirituale?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

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« Risposta #27 il: 17 Settembre, 2007, 20:29:29 pm »
alexia, scusa, ma io non ho sottolineato le affermazioni del Dalai Lama sulla non richiesta di indipendenza, che sono ben note da tempo, bensì altre due che mi paiono assai meno note forse perché fa meno comodo conoscerle?):
- quella secondo cui la cultura tibetana farebbe parte della cultura cinese, che é diverso dal dire che non si vuole una nazione tibetana indipendente, Alexia e significa accettare la tesi storiografica ufficiale cinese (se quella dichiarazione l'avesse fatta un Italiano o un Cinese vedo già i "difensori della cultura tibetana" in Italia aggredirlo come nemico della Storioa!);
- i giudizi positivi sulle strategie di sviluppo socioeconomico del governo cinese in Tibet, compresa quella ferrovia che molti analisti occidentali (citati anche nelle news di Associna quando venne inaugurata) descrivono come letale per la cultura e l'ecosistema tibetani e strumento della de-tibetanizzazione del Tibet.

E' su questi punti (che non sono tesi di un "collaborazionista" dei Cinesi, ma del Dalai Lama) e sul silenzio assordante dei media italiani su di essi (che per me é un'ulteriore conferma della loro sinofobia di fondo) che vorrei sapere che ne pensi (e che ne pensano altri) e non é tirando in ballo l'indipendenza o meno che si chiarisce la cosa.

Poi in un post precedente su questo stesso topic ho elencato le posizioni dello stesso Dalai Lama che smantellano l'intera legittimità del sistema della scelta del nuovo Dalai Lama (altro tema usato in funzione anticinese).

Ma tutto tace su questo, no???
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Alexia

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« Risposta #28 il: 18 Settembre, 2007, 14:15:56 pm »
in circa 50 anni di esilio, povero Dalai Lama,  è stato considerato soggetto pericoloso dal governo cinese,  ma ha mai minaccato il governo cinese? dove esiste la pericolosità?
Anche io ero contro Dalailama, secondo quello che mi ha insegnato il governo comunisti cinese, ma perchè avevo sentito una sola campagna, bisogna capire meglio le cose partendo dalla realtà ...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

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« Risposta #29 il: 18 Settembre, 2007, 16:19:24 pm »
scusa Alexia, ma io non ho riferito le poesizioni del govern cinese ma quelle del "povero Dalai Lama" ed era su quelle he chiedevo cosa ne pensi/ne pensate.

Pr l'amore di brevità caro a cilex (...) le riassumo (ricordando che non sno le mie posizioni ma quelle del Dalai Lama, OGGI):
1) la cultura tibetana fa pate della cultura cinese;
2) il Tibet non deve avere l'indipendenza ma un'autonomia;
3) la scelta del Dalai Lama pu? non avvenire secondo la tradizione (individuazione del reincarnato) ma con una elezione;
4) tale elezione deve essere fatta però solo dai Lama in esilio;
5) l'attuale Dalai Lama non é convinto di essere la reincarnazione del precedente;
6) il governo cinese sta sviluppando positivamente il Tibet;
7) la nuova ferrovia in Tibet é un fatto positivo.

Vorrei sapere se queste sono le posizioni di un venerato esponente di una plurisecolare religione che ne difende i principi e che difende la "tradizione" tibetana ovvero di un raffinato politico pronto a gettar via le tradizioni che vuole, quando serve e che va giudicato per le sue posiioni politiche e non per la tradizione che incarna (la incarna ancora?).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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