alcune precisazioni:
1) basta andare su wilkypedia ("reincarnazione dalai lama")per trovare le seguenti specificazioni:
"Il Dalai Lama è venerato come manifestazione del bodhisattva della compassione Avalokitesvara (Chenresig in tibetano). Generalmente la reincarnazione di un Dalai Lama era trovata grazie alle premonizioni, ai responsi degli oracoli ed ai segni divini. Il potenziale candidato era sottoposto ad una serie di prove atte a ricordare la vita precedente. Se l'esito risultava positivo egli era riconosciuto come reincarnazione del suo predecessore, e durante la sua vita seguivano prima la cerimonia d'intronizzazione quale Dalai Lama ed in seguito, raggiunta la maggiore età, la cerimonia di insediamento quale sovrano del Tibet.
Tenzin Gyatso ha dichiarato ufficialmente che, finché la Cina non concederà l'autonomia al Tibet, non si reincarnerà nella sua terra natia, e che al completamento della democratizzazione del governo tibetano in esilio il ruolo del Dalai Lama potrebbe diventare superfluo.
Il 7 agosto 2006 ha proposto che la scelta del suo successore avvenga mediante un'Assemblea composta dai più autorevoli Lama in esilio."
quindi:
1.a) l'attuale Dalai Lama pare poter/voler decidere LUI se reincarnarsi o no e dove ("non nella sua terra natìa")!;
1.b) inoltre lui stesso ha proposto che il successore venga ELETTO (rompendo quindi il ciclo delle reincarnazioni), ma riservando per ovi motivi politici a scelta ai Lama in esilio!
per cui mi pare che il meccanismo delle reincarnazioni sia "tutelato" solo quando fa comodo per attaccare le mire politiche del governo cinese di controllare la scelta del nuovo Dalai Lama ma se ne possa tranquillamente fare a meno quando si tratta di favorire le mire politiche dei settori del lamaismo in esilio!
2) per quanto riguarda il senso religioso della reincarnazione del Dalai Lama, il sito
http://www.geduntharchin.it/buddhismo/i ... zione.asp; in esso si aferma fra l'altro:
"Al giorno d'oggi, una reincarnazione importante viene attestata da un certificato. Molte volte succede che non tutti sono d'accordo sulla veridicità di una determinata reincarnazione. Spesso, certi disaccordi sfociano in veri e propri litigi. Una cosa molto triste e spiacevole. Credo che ogni cultura - una volta che abbia raggiunto il massimo dello splendore - debba subito dopo sperimentare un inevitabile declino. Un tempo la reincarnazione era un fenomeno molto utile e prezioso, di beneficio per tutti. Oggi, invece, è oggetto di dispute. Comunque, è molto importante comprenderne il vero significato: la combinazione di karma e di compassione."
Come si vede é un meccanismo che sfocia in dispute e quindi certo non indiscutibile!
3) ecco, infine, un'altra chiarificazione (dal sito
http://www.risveglio.net/C1159018468/E2 ... index.html):
Potrebbe non esserci un altro Dalai Lama
Ci sarà un altro Dalai Lama? Tradizionalmente, la direzione spirituale del popolo tibetano passa da un Dalai Lama alla sua reincarnazione. Ma l'attuale Dalai Lama ha sollevato la questione se l'istituzione debba continuare oppure no. E dice che lui potrebbe anche essere l'ultimo Dalai Lama.
Nel 2001, il Dalai Lama dichiarò che se il popolo tibetano si fosse data una direzione politica elettiva, allora l'istituzione del Dalai Lama non sarebbe stata più così necesssaria. Sarebbe stato felice, disse, di vivere semi-ritirato e di lasciare che l'istituzione morisse con lui.
Ora, quella posizione è stata meglio definita: ½Se dovessi morire nei prossimi mesi o prima che noi si possa ritornare nel Tibet ù il Dalai Lama ha dichiarato all'Hindustan Times ù ci sarà un nuovo Dalai Lama?. ½Ma ù ha aggiunto ù se smetteremo d'essere una comunità di rifugiati e potremo vivere in un Tibet democratico, allora non credo che ci debba essere un mio successore dopo la mia morte?.
Nell'eventualità che il Dalai Lama trapassi prima che Pechino restituisca al Tibet la sua autonomia, il nuovo Dalai Lama sarà scelto cercandone la reincarnazione. Ma il Dalai Lama ammette anche di avere dubbi sul metodo tradizionale di ricerca della reincarnazione di un lama morto. Concede che ½alcune "reincarnazioni" non erano genuine? e dice che anche nel suo stesso caso, lui non crede d'essere la reincarnazione dell'ultimo Dalai Lama.
Pensa d'essere, invece, la reincarnazione di qualche leader spirituale, forse del quinto Dalai Lama, perché quand'era più giovane, ha fatto dei sogni chiari riguardo alla sua vita passata. ½Inoltre ù dice ù sebbene fossi un ragazzo molto pigro, ne ho sempre saputo quanto i miei insegnanti su soggetti come la filosofia buddista. ? una cosa che si spiega soltanto se si concede che io avessi memoria d'una vita precedente?. Concede anche che il suo predecessore aveva lasciato istruzioni dettagliate su dove trovare la sua reincarnazione, una ricerca che ha condotto i monaci alla scoperta dell'attuale Dalai Lama. Ma sostiene che ci? non significa che lui sia effettivamente la reincarnazione del precedente Dalai Lama: ½Forse il mio predecessore mi ha assunto per questo compito?, dice ridendo.
Secondo il suo punto di vista, i Dalai Lama non sono sempre reincarnati in sequenza, cosicché non è necessario che il prossimo Dalai Lama sia la sua reincarnazione. Ma Sua Santità sa dove il prossimo Dalai Lama nascerà, come il suo predecessore sapeva di lui? ½No ù dice ù non ne ho idea?. Ma quando per lui verrà il momento della morte e se a quel tempo sarà ancora in esilio a Dharamsala, allora lo saprà.
di Vir Sanghvi per l'Hindustan Times, 20 giugno 2005, tradotto dall'inglese da Flavio Pelliconi
Fonte: Buddhist Channel
[le fonti non sono filocinesi, anzi....!]
votrrei notare che:
3.a) l'attuale Dalai Lama ribadisce che la scelta di avere o meno un successore dipende da fattori CONTINGENTI e POLITICI (rientro o meno in Tibet ed esistenza o meno di organismi politici eletivi) e non da un meccanismo sacralizzato ed eterno;
3.b) LUI NON CREDE DI ESSERE LA REINCARNAZIONE DEL PRECEDENTE DALAI LAMA!!!!
3.c) i Dala Lama non si reincarnano necessariamente in sequenza.
Naturalmente, tutto ci? non giustifica alcuna intromissione politica sulla scelta del Dalai Lama ( e viceversa alcuna intromissione teocratica nella politica tibetana), ma secondo me relativizza molto lo "scandalo" per la posizione del governo cinese, da un lato e la "sacralità immutabile" del sistema delle reincarnazioni dei dalai lama, no?