Il tasso di criminalità è direttamente collegato al sistema di giustizia che si vuole adottare per uno stato. Pu? essere inquisitorio o accusatorio.
Senza rompere le scatole sulla descrizione di questi due sistemi, possiamo riprendere la parte finale dell'intervendo di dubbio per dire quali sono le differenze.
Per un paese di 1 miliardo e mezzo di persone si pu? anche discutere su quale sistema adoperare.
La pena di morte però è qualcosa di più. Quando si parla di questa pena, cerco sempre di pensare ai casi più estremi riflettendo sui sentimenti e le sofferenze di entrambe le parti (vittima e criminale, del primo ce ne si dimentica sempre). In un contesto simile si pu? riflettere sul fatto se la pena di morte sia giusto o no.
Credo però che per certi aspetti sarebbe tempo sprecato discutere su ci? anche se l'argomento è fondamentale per ogni uomo, rappresenta la concezione di ognuno di noi della vita e della morte e sulla loro disponibilità in mano a noi stessi, all'uomo o allo stato.
Il punto per me fondamentale è che gli errori giudiziari sono tantissimi, anche in uno stato troppo garanteista come Italia i numeri sono molto elevati. E se con la galera, non pienamente, la giustizia pu? ritornare sui propri passi con la scarcerazione e indennizzo economico; con la pena di morte, una persona innocente accusata di un fatto non commesso da lui verrebbe ucciso per un motivo ancora più ingiuto (se esiste) di quello che spingono le persone ad uccidere, ovvero non vi è un motivo, è solo causa di un errore, uno dei tanti. E questo potrebbe capitare a chiunque.