cittadinanza - page 1 - Diritti dell'immigrato & Osservatorio - Associna Forum

Autore Topic: cittadinanza  (Letto 9066 volte)

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cilex

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cittadinanza
« il: 21 Settembre, 2007, 22:45:58 pm »
si parla e si discute, su g2 un testo importante; la nuova legge sulla cittadinanza, lascio questo link a riguardo per opinioni o anche pensieri sull'argomento.

http://www.secondegenerazioni.it/forum/ ... .phpòt=325
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

Excuse

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« Risposta #1 il: 24 Settembre, 2007, 00:16:28 am »
qualli sono i requisiti ke servono adesso ????????


grazie grazie grazie grazie
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Excuse »

cilex

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« Risposta #2 il: 24 Settembre, 2007, 13:39:35 pm »
Citazione da: "Excuse"
qualli sono i requisiti ke servono adesso ????????


grazie grazie grazie grazie


quelli che servivano ottantanni fa....
leggiti il testo..
ne ha una copia anche cartacea tua sorella, se vuoi darci un'occhiata :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
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Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

ehlysa

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« Risposta #3 il: 24 Settembre, 2007, 16:00:38 pm »
lui e talmente pigro ke nn leggera mai
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ehlysa »
æ〇 i want with you all day 乄

Alexia

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« Risposta #4 il: 24 Settembre, 2007, 18:06:49 pm »
una domanda: Perchè la cittadinaza? - bisogna rispondere sinceramente!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

Idra

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« Risposta #5 il: 24 Settembre, 2007, 18:31:28 pm »
Perchè altrimenti non potrò iscrivermi all'ordine degli avvocati, perchè sono stufo di sopportare 10 mesi per aggiornare un permesso di soggiorno, perchè non voglio che andando a studiare in cina per più di un anno vengo buttato fuori dall'italia, perchè voglio votare, perchè così se volessi potrei fare anche il servizio civile.....

Ovviamente la richiesta della sincerità era per smascherare gli utilitaristi come me che vogliono una cittadinanza solo per comodicà, ma io credo che la mia italianità non sia dipendente da un riconoscimento burocratico, io non credo neanche che se avessi la cittadinanza italiana, gli altri mi riconoscerebbero più italiano di quanto lo sono adesso. Per me è solo un passaporto. L'italianità è un'altra cosa, e lo testimonia il mio vissuto.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

Alexia

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« Risposta #6 il: 24 Settembre, 2007, 19:07:38 pm »
la sicenrità è la realtà, quello che dici è verissomo, se io chiedo la cittadinanza perchè non vorrei + fare la coda alla questura!!!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

cilex

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« Risposta #7 il: 24 Settembre, 2007, 19:10:52 pm »
per sentirmi più Italiano.... non va bene come scusante :-D  :-D
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Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

goldendragon

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« Risposta #8 il: 24 Settembre, 2007, 19:36:34 pm »
Citazione da: "cilex"
per sentirmi più Italiano.... non va bene come scusante :-D  :-D

il fatto di "sentirsi" si associa più ad un modello etnico/comunitario basato sul (as)similarità che ad uno repubblicano (definizioni che ho incontrato in psicologia sociale ps per brevità) che é piuttosto un contratto do ut des (sempre in ps) di inclusione/esclusione a diritti/doveri.
Le due cose non sono necessariamente antitetiche, per cui uno puo' chiedere il passaporto (fatto burocratico) sia perché si sente, sia per gli effetti pratici, ma non neghiamo l'evidenza: puoi "sentire" tutto quello che vuoi, ma l'esperienza mi porta a dire che per la maggioranza, resterai sempre e comunque un "alieno". Anche con la cittadinanza.

Su questo aspetto, "integrano" meglio gli USA
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

Dubbio

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« Risposta #9 il: 24 Settembre, 2007, 21:39:02 pm »
Citazione da: "Idra"
Perchè altrimenti non potrò iscrivermi all'ordine degli avvocati,

Mmh, ai sensi del secondo comma dell'art. 47 del D.P.R. 394/1999, per gli stranieri che abbiano conseguito il diploma di laurea in una università italiana, il superamento dell'esame di abilitazione (in questo caso l'esame di avvocato)  "consente l'iscrizione negli albi professionali, indipendentemente dal possesso della cittadinanza italiana".
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

Idra

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« Risposta #10 il: 25 Settembre, 2007, 10:45:19 am »
Citazione da: "Dubbio"
Citazione da: "Idra"
Perchè altrimenti non potrò iscrivermi all'ordine degli avvocati,
Mmh, ai sensi del secondo comma dell'art. 47 del D.P.R. 394/1999, per gli stranieri che abbiano conseguito il diploma di laurea in una università italiana, il superamento dell'esame di abilitazione (in questo caso l'esame di avvocato)  "consente l'iscrizione negli albi professionali, indipendentemente dal possesso della cittadinanza italiana".

Grazie Dubbio, non conoscevo questa norma. Però è troppo generica, nel senso che non specifica quali albi professionali sono sottoposti a tale normativa. Ovvero in Italia come in tanti altri paesi vi sono alcuni "mestieri protetti" (lo è sicuramente quello del magistrato e notaio) che richiedono la cittadinanza italiana. Da quel che ho sentito a questa categoria dovrebbe appartenere anche quella degli avvocati. E cmq i vari ordinamenti professionali hanno grande autonomia in tutto, anche se come dire, carta canta. Cercherò di controllare il testo della deontologia forense per saperne di più.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

Alexia

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« Risposta #11 il: 25 Settembre, 2007, 12:14:35 pm »
Magitrato e Notaio sono della categoria di Pubblico Ufficiale, non alla categoria di Professionisti!

Visto che studi leggi, dovresti saperlo!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

Dubbio

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« Risposta #12 il: 25 Settembre, 2007, 13:52:58 pm »
Citazione da: "Idra"
Ovvero in Italia come in tanti altri paesi vi sono alcuni "mestieri protetti" (lo è sicuramente quello del magistrato e notaio) che richiedono la cittadinanza italiana. Da quel che ho sentito a questa categoria dovrebbe appartenere anche quella degli avvocati. E cmq i vari ordinamenti professionali hanno grande autonomia in tutto, anche se come dire, carta canta. Cercherò di controllare il testo della deontologia forense per saperne di più.

Poiché la legge non è generica, parla di albi professionali senza specificare in quanto intende la totalità delle professioni.

Come ha scritto Alexia, chi è magistrato non esercita una professione, ma è un dipendente dello stato.

Il notaio è invece un professionista, per cui la norma in esame dovrebbe applicarsi anche all'iscrizione all'albo professionale dei notai, tuttavia è un professionista particolare, essendo anche pubblico ufficiale ed essendovi il numero chiuso per gli esercenti la professione, per cui potrebbe essere considerato un caso a sè.

Per tutti gli altri professionisti, avvocati inclusi, se lo straniero è laureato in Italia, la cittadinanza non pu? più essere un ostacolo all'iscrizione all'albo.

Se vi sono ordini professionali che ancora richiedono questo requisito, si devono studiare iniziative per costringerli al rispetto della legge.

Dalla deontologia forense ricaverai poco su questo tema, perché è una materia che tratta i doveri degli avvocati, non l'iter per diventarlo.

Ad ogni modo non mi risulta che dopo il 1999 alcun ordine degli avvocati in Italia abbia mai negato l'iscrizione ad uno straniero  laureato in giurisprudenza in Italia, che avesse compiuto la pratica in Italia e avesse superato l'esame di avvocato in Italia.

Se vuoi diventare avvocato, spero tanto che tu ci riesca.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

Idra

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« Risposta #13 il: 25 Settembre, 2007, 14:26:53 pm »
Si, magistrato e notaio possono essere classificati fra i pubblici ufficiali, per questo li ho chiamato "mestieri protetti" (ps. nella materia dell'esame che ho dato ieri c'era proprio la definizione di pubblico ufficiale  ;-)  ).

In quanto alla normativa sui requisiti necessari per esercitare la professione dell'avvocato, come dice Dubbio, non sono contenuti nel codice deontologico forense (una serie di norme di comportamento dell'avvocato), ma ovviamente nell'ordinamento forense dove ho trovato una norma che richiede proprio la cittadinanza come requisito indispensabile. Un regio decreto del '33 lo richiede, ma a dir la verità richiedeva anche l'iscrizione al partito fascita, credo che un po di modifiche li avrà subiti sicuramente, anche se non li ho trovato nella serie di norme dell'ordinamento forense.
Riguardo all'art. 47 del D.P.R. 394/1999, essendo un decreto legislativo ha forza di legge, e quindi ci? che afferma abbrogerebbe leggi che la precedono. Il secondo comma però definisce anche delle eccezioni alla non necessità di cittadinanza per i laureati in Italia:

Il superamento degli esami di cui al comma 1, unitamente all'adempimento delle altre condizioni richieste dalla legge, consente l'iscrizione negli albi professionali, indipendentemente dal possesso della cittadinanza italiana, salvo che questa sia richiesta a norma dell'articolo 37 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni e integrazioni. L'aver soggiornato regolarmente in Italia da almeno cinque anni è titolo di priorità rispetto ad altri cittadini stranieri.

Quindi dovrei controllare ovviamente anche il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29. Poi vi faccio sapere.

X Dubbio, grazie per l'augurio, ma la strada è lunga e impervia.
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marcowong

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« Risposta #14 il: 25 Settembre, 2007, 15:01:23 pm »
io avevo fatto una rapida indagine, per esempio quello di Bologna posta sul suo sito web dei casi di cittadini stranieri accettati al praticantato:
http://www.ordine-forense.bo.it/default ... =41&mnu=15
e pare ci siano delle sentenze a riguardo:
http://www.anpaitalia.it/sito/pag/sente ... tizia.html
L'impressione che mi sono fatto è che gli albi professionali non abbiano limitazioni sulla cittadinanza, ma vi sono delle limitazioni sui concorsi pubblici per delle posizioni che sono tipicamente uno sbocco per i professionisti di certi albi professionali.
Per cui, per esempio, se volessi fare il difensore civico di un qualche comune dovrei avere la cittadinanza italiana:
http://www.comune.sanlazzaro.bologna.it ... civico.doc
Per un posto di dirigente tecnico in un comune, probabilmente dovrei essere ingegnere e cittadino italiano:
http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pa ... agina/9775
E poi vi sono anche alcune figure, quali per esempio il direttore responsabile di una testata, che deve essere un giornalista italiano.
Ha avuto una certa risonanza il caso di un giornalista egiziano che era stato nominato direttore responsabile di una testata etnica, ed il caso credo sia adesso in Corte Costituzionale:
http://www.flipnews.org/italia/undergro ... Itemid=133
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »