A questo punto abbiamo chiarito il motivo per cui è stato facile rubare i soldi del versamento
Eh magari.
Purtroppo le cose non sono così semplici.
Anzitutto l'idea che abbia rilevanza la mancata compilazione dell'importo in lettere è frutto della confusione tra la disciplina dell'assegno bancario e postale e quella del bollettino di versamento in conto corrente.
La prima è disciplinata dalla legge sull'assegno, che prevede espressamente che in caso di divergenza tra l'importo scritto in lettere e quello scritto in cifre prevalga quello scritto in lettere, dal che si pu? dedurre l'invalidità dell'assegno mancante dell'importo scritto in lettere.
Qui una logica c'è, perché l'assegno bancario in pratica è un ordine a una banca di pagare una somma al beneficiario, prelevandola dal conto corrente dell'ordinante, per cui il criterio di prevalenza tra importo in lettere e in cifre serve a dare alla banca la certezza dell'esatta esecuzione dell'ordine.
Il bollettino di conto corrente postale è disciplinato da tutt'altre disposizioni, contenute nel DPR 144/2001, che non prevedono alcun criterio di prevalenza tra la somma scritta in lettere e quella scritta in cifre, semplicemente perché né l'una né l'altra hanno efficacia di prova della somma versata, in quanto tale efficacia è data solo al timbro della posta.
Questo avviene perché diversamente dalle operazioni effettuate con assegni, con quelle effettuate con bollettini di versamento in conto corrente postale occorre presentare danaro contante, e per questo è previsto che la posta certifichi con proprio timbro sul bollettino la quantità di danaro in concreto presentata.
Il sistema impone poi agli impiegati di controllare la corrispondenza non tra la somma in lettere e quella in cifre, ma tra quella presentata in contanti e quella indicata sul bollettino.
Pertanto su quest'ultimo la somma in lettere pu? anche mancare, basta che quella in cifre corrisponda al contante effettivamente versato.
Se non corrisponde, l'impiegato non deve apporre il timbro della posta e deve fermare l'operazione facendo rilevare all'utente l'errore, ci? che in questo caso purtroppo ufficialmente non è avvenuto.
In realtà è sbagliato il sistema, perché la gente solitamente non controlla che il timbro della posta corrisponda alla somma presentata allo sportello, e un impiegato disonesto potrebbe facilmente mettere un timbro con un importo inferiore e intascarsi la differenza, fidando sul fatto che per la legge conta il timbro.