Ristoranti cinesi in Italia .. e religione. - page 2 - Generale - Associna Forum

Autore Topic: Ristoranti cinesi in Italia .. e religione.  (Letto 6897 volte)

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fiol_brothers

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« Risposta #15 il: 27 Settembre, 2007, 12:19:17 pm »
Citazione da: "goldendragon"
Citazione da: "fiol_brothers"
Citazione da: "jin"
Forse vi sbagliate, guardate che normalmente nei negozi o ristoranti non espongono Budda, ma dio del denaro...  eh si, ci piace proprio questi maledetti soldi, sapete perché? Perché a noi cinesi abbiamo un detto che adesso provo a riformularlo in versione italiano  :lol:  Meglio avere dei problemi seduto su un Ferrari che avere mal di testa seduto su un tram... :lol:

Mazza c'hai ragione..ci siamo confusi (che figura... :oops: )...con tutto quel rosso non si capiva na mazza  :oops:

ma sapete, la religiosità dei cinesi é molto pratica, non molto spirituale: pregherebbero su qualunque altare purché la deità gli facesse vincere la lotteria o comunque fare fortuna :):)


bhe ad HK sicuro.. prima ci sono i soldi poi c'è il resto  :lol: ma da quanto abbiamo capito in cina siamo lì  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da fiol_brothers »

cavallo

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« Risposta #16 il: 27 Settembre, 2007, 13:48:00 pm »
é inevitabile che noi Italiani, quando guardiamo alle pratiche "religiose" di altre culture (in questo caso quella cinese), lo facciamo a partire da quel che per noi é la "religione" a cui siamo stati più abituati da 17 secoli , ossia il Cristianesimo (nella versione cattolica romana).
Del resto, grandi studiosi di Storia delle Religioni (Sabbatucci) rilevava che perfino il termine stesso "religione" ("religio") sarebbe corretto solo se riferito al Cristianesimo romanizzato post-Costantino (dato che "religio" non vuol dire affatto "forma organizzata di fede", ma é termine romano di derivazione militare che vuol dire "disciplina"!).
La spiritualità cinese é sempre stata molto "pratica", non lo é diventata con "derive consumistiche" recenti.
In più va ricordato che ad esempio  Buddha non é Dio né "parente di Dio" (come Maria nel Cattolicesimo, "madre di Dio") e quindi la sua immagine (nei negozi ed altrove) non ha nulla a che vedere con quella di Cristo per i Cristiani.
Infine,  vorrei notare che, nonostante queste differenze,  quanto a rapporto fra religiosità e commercio/imprenditoria  Cristiani italiani non scherzano, da secoli; ecco alcuni esempi:
- ogni categoria ha un "santo protettore", di cui spesso si trovavano (in alcune aree del Paese si trovano) le immagini nei negozi, sui camions, sulle barche (quando c'erano, anche in molte "case chiuse"!!!), ecc.;
- in passato ogni categoria aveva specifiche confraternite religiose che organizzavano le processioni, i riti della Settimana Santa, ecc. (succede ancora in molte città minori italiane);
- molti imprenditori, specie commercianti ed artigiani, hanno (ancor più avevano) il crocefisso nei laboratori e nei negozi o immagini di Maria o di qualche santo a cui sono devoti;
- moltissimi operatori economici italiani conservani(e ancor più conservavano) "santini" nei portafogli, a contatto stretto col denaro, per "farne di più";
- a tutte queste pratiche ed a moltissima devozione nelle chiese cattoliche italiane erano/sono collegate richieste precise di fortuna, soldi, successo negli affari, protezione contro le avversità, ecc., ecc.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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ireneadler

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« Risposta #17 il: 27 Settembre, 2007, 14:16:12 pm »
Hong Kong, come dire sono più per credenze popolari, perchè buddhismo proprio originale, non si esercita quasi da nessuna parte oltre i monasteri, e il fatto dei tempietti è un uso comune a H.K., li trovi persino ai commissariati, ma non figura il buddha, bensì l'eroe antico Guan Gong che simboleggia lealtà se non ricordo male. Poi come vi hanno già detto, molti imprenditori mettono il buddha della fortuna(denaro), secondo concezione popolare cinese. Tra tutti i buddha, Avalokitesvara(Guan Yin), è quella più onorata.
http://it.wikipedia.org/wiki/Guanyin
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ireneadler »
知之为知之,不知为不知,是知也。

fiol_brothers

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« Risposta #18 il: 27 Settembre, 2007, 15:43:02 pm »
Citazione da: "cavallo"
La spiritualità cinese é sempre stata molto "pratica", non lo é diventata con "derive consumistiche" recenti....

thx la spiegazione.
Cmq noi e il cristianesimo non andiamo molto d'accordo  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da fiol_brothers »

cavallo

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« Risposta #19 il: 27 Settembre, 2007, 16:09:51 pm »
per fiol_brothers:
se per questo, con la versione papalina (distorta) e con quelle post-luterane (idem) del messaggio evandelico non vado molto d'acordo neppure io.
Ricordiamoci,  però, che gli operatori economici italiani sono dediti anche ad altre pratiche "religiose" o "magiche", non cristiane:
- specie al nord va molto di moda la ivinazione (anche orientale o pseudo-orientale);
- al sud e specie a Napoli (e fra i migranti meridionali nel centro-nord) abbonda l'uso di cornetti portafortuna e ferri di cavallo (generalizati in certe categorie, come i macellai). anche nei negozi e sui veicoli;
- molti giovani imprenditori italiani esotisti usano (addosso o nei veicoli o nei negozi) i portafortuna afrobrasiliani o (anche loro) immagini buddiste e, meno, induiste (anche quando non sono affatto tali);
ecc.

Per dire che ricerca del profitto/successo e pratiche religiose o pseudotali non sono una commistione moderna e impropria o una caratteristica solo cinese, bensì sono strettamente collegate, da sempre (pensate alle offerte dei mercanti greci, fenici, romani ai templi, al valore magico-apotropaico delle polene delle navi, alla religiosità protestante dei mercanti olandesi post-'500, con le loro Bibbie sulle navi e nei negozi, alla mano di fatima nei negozi ed alle confraternite mercantili musulmane, alla solidarietà fra venditori ambulanti senegalesi migranti in rappoto con la confraternita islamica muride, ecc.).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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fiol_brothers

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« Risposta #20 il: 27 Settembre, 2007, 16:14:24 pm »
Citazione da: "cavallo"
...........


si concordiamo appieno!
La nostra era solo una curiosità visto che almeno dove andiamo noi qui non abbiamo visto nulla paragonato ad HK ;)
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cavallo

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« Risposta #21 il: 27 Settembre, 2007, 16:32:52 pm »
come dimosrato in uno studio fatto ad Esquilino nel 2005, a ci ho il fatto é che, partecipato, nei negozi cinesi almeno di Roma in una prima fase (volutamente) sono state pochissime le carattrrizazioni culturali riferite ala Cina di ogni tipo e non solo quelle "religiose" (eccezione: qualche calendario).
Ora qualche timido segnale diverso comincia a apparire, ma lo stile dei negozi "paradossalmente" (in realtà é una strategia per non avere troppa visibilità, visto il clima...) non include comunque alcuna forma di valorizzazione della propria identità culturale (e quindi anche religiosa e di pratiche apotropaiche), sebbene alcune di tali forme (ad esempio nelle vetrine) potrebbero incrementare l'attrattività dei negozi stessi.

Nei ristoranti, invece, in genere le decorazioni sono riferite al modello esotistico della  Cina (dragoni, dorature, ecc.) che hanno gli Occidentali: una Cina fittizia quanto molti dei piatti della cucina "cinese" di quei ristoranti, come molti Associni spiegano in altro topic di questo forum.

I Cinesi in Italia mi pare chje finora si siano preocupati più di non esporsi troppo che di altro e con l'aria anti-stranieri e filo-integralismo cattolico (o leghista...) che tira in certe situazioni non li posso criticare troppo, anche se penso che sarebbe ora di "rizzare la schiena".
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« Risposta #22 il: 27 Settembre, 2007, 16:37:22 pm »
Citazione da: "cavallo"
come dimosrato in uno studio fatto ad Esquilino nel 2005, a ci ho il fatto é che, partecipato, nei negozi cinesi almeno di Roma in una prima fase (volutamente) sono state pochissime le carattrrizazioni culturali riferite ala Cina di ogni tipo e non solo quelle "religiose" (eccezione: qualche calendario).
Ora qualche timido segnale diverso comincia a apparire, ma lo stile dei negozi "paradossalmente" (in realtà é una strategia per non avere troppa visibilità, visto il clima...) non include comunque alcuna forma di valorizzazione della propria identità culturale (e quindi anche religiosa e di pratiche apotropaiche), sebbene alcune di tali forme (ad esempio nelle vetrine) potrebbero incrementare l'attrattività dei negozi stessi.

Nei ristoranti, invece, in genere le decorazioni sono riferite al modello esotistico della  Cina (dragoni, dorature, ecc.) che hanno gli Occidentali: una Cina fittizia quanto molti dei piatti della cucina "cinese" di quei ristoranti, come molti Associni spiegano in altro topic di questo forum.

I Cinesi in Italia mi pare chje finora si siano preocupati più di non esporsi troppo che di altro e con l'aria anti-stranieri e filo-integralismo cattolico (o leghista...) che tira in certe situazioni non li posso criticare troppo, anche se penso che sarebbe ora di "rizzare la schiena".


capiamo quello che dici e "purtroppo" concordiamo.. noi siamo italiani e sicuramente non siamo quelli che dovrebbero dire tanto ma un minimo di caratterizzazione anche nei negozi potrebbe essere come dici te, affascinante per i compratori.
Possiamo capire come gira l'aria qui in italia, a treviso in primis, non li critichiamo di sicuro però un bel colpo di reni e forza secondo noi ormai servirebbe.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da fiol_brothers »

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« Risposta #23 il: 27 Settembre, 2007, 17:27:27 pm »
se conoscete ragazzi cinesi figli di commercianti, a Treviso, parlatene con loro e cercate di presentare semplici esempi di come copn poche modifiche si potrebbe aiutare le vendite e l'immagine dei negozi e della comunità.

Per ristoranti e negozi di alimentari, si potrebbe valorizzare (attraverso posters, esposizione di ogetti come teiere e simili in vetrina, volantini con riassunti della storia e del valore culturale del prodotto e con semplici ricette, "settimane promozionali" e degustazioni guidate) quei prodotti che arrivando in europa dalla cultura cinese sono oggi ben noti in Italia (es.: té e riso) ed usarli come "testimonials" per gli altri.

Per negozi di stoviglie, oggettistica, ecc.,  si potrebbero valorizzare allo stesso modo alcuni tipi di oggetti aventi la stessa caratteristica (es.: teiere, ceramiche in genere, ecc.).


Se vi serve posso scrivervi (gratis) schede su questi due primi punti quando dovessero partire iniziative concrete.

Per negozi di scarpe ed abbigliamento e, soprattutto, articoli sportivi, si potrebbero prendere iniziative sfruttando il legame con le Olimpiadi 2008 (es.: posters e foto degli impianti olimpici nelle vetrine e nei negozi, pupazzetti-gadgets olimpici, sponsorizzazione di piccoli eventi sportivi o squadrette locali, ecc.).
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« Risposta #24 il: 27 Settembre, 2007, 18:38:16 pm »
Citazione da: "cavallo"
se conoscete ragazzi cinesi figli di commercianti, a Treviso, parlatene con loro e cercate di presentare semplici esempi di come copn poche modifiche si potrebbe aiutare le vendite e l'immagine dei negozi e della comunità.

purtroppo non conosciamo ragazzi cinesi a treviso e quindi non abbiamo possibilità di comunicare con loro, aggiungiamo anche che domani partiamo per rimini (uni) e quindi treviso non la vedremo per un bel pezzo.

Citazione
Per ristoranti e negozi di alimentari, si potrebbe valorizzare (attraverso posters, esposizione di ogetti come teiere e simili in vetrina, volantini con riassunti della storia e del valore culturale del prodotto e con semplici ricette, "settimane promozionali" e degustazioni guidate) quei prodotti che arrivando in europa dalla cultura cinese sono oggi ben noti in Italia (es.: té e riso) ed usarli come "testimonials" per gli altri.

per quanto riguarda i ristoranti dobbiamo dire che a treviso sono ben messi come "estetica" ad esclusion fatta per il cibo che c'è solo un ristorante che fa anche cucina non adattata con menù cinese ed italiano cosicche anche chi non sa il cinese ma vuole provare il whenzounese pu? provarlo tranquillamente..ma a quanto sappiamo è l'unico. Per i negozi è un discorso a parte, ci sono quelli che passando si vedono vasi,e altre cosette tipiche, peccato che poi si ferma a questo, altri invece sono puri e semplici magazzino/negozio..ed è un peccato ma ogni volta che entriamo in questi posti non vediamo molta voglia da parte di chi li dirige di "aprirsi" cercando di caratterizzare un pò il negozio.. è solo un impressione la nostra anche perchè sono disponibilissimi ad aiutare i clienti (almeno con noi)...

Citazione
Per negozi di stoviglie, oggettistica, ecc.,  si potrebbero valorizzare allo stesso modo alcuni tipi di oggetti aventi la stessa caratteristica (es.: teiere, ceramiche in genere, ecc.).

Negozi del genere onestamente non ne abbiamo visti, o almeno non ci è parso di vederne, più che altro gli oggetti li trovi nei negozi di alimentari.
Però come detto prima alcuni negozi hanno qualcosa esposto di caratterizzante.

Citazione
Se vi serve posso scrivervi (gratis) schede su questi due primi punti quando dovessero partire iniziative concrete.

Per il problema università noi non possiamo fare nulla, ci sarebbe piaciuto organizzare cose ma materialmente non possiamo.
Avevamo anche cercato a Rimini dove facciamo l'uni di appendere volantini per chiunque fosse interessato al mondo asiatico, dal cinema al cibo, dalla cultura  alla musica ma non abbiamo avuto alcun riscontro se non con una ragazza italiana..

Citazione
Per negozi di scarpe ed abbigliamento e, soprattutto, articoli sportivi, si potrebbero prendere iniziative sfruttando il legame con le Olimpiadi 2008 (es.: posters e foto degli impianti olimpici nelle vetrine e nei negozi, pupazzetti-gadgets olimpici, sponsorizzazione di piccoli eventi sportivi o squadrette locali, ecc.).


I negozi di abbigliamento da noi sono come i negozi italiani, ma sicuramente un qualcosa legato alle olimpiadi farebbe spostare gli sguardi dei passanti sulle vetrine..

Brutta bestia essere fuori sede :(
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yang

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« Risposta #25 il: 27 Settembre, 2007, 19:21:23 pm »
ha.ha..da me al lavoro hanno messo una statua di Padre Pio alta 20 cm..che ci osserva a tutti dall'alto.
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fiol_brothers

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« Risposta #26 il: 27 Settembre, 2007, 19:25:58 pm »
Citazione da: "yang"
ha.ha..da me al lavoro hanno messo una statua di Padre Pio alta 20 cm..che ci osserva a tutti dall'alto.


se lo fanno a noi padre pio vola fuori dalla finestra  :twisted: altro che superman  :evil:  :-D
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yang

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« Risposta #27 il: 27 Settembre, 2007, 20:35:43 pm »
oramai ci abbiamo fatto l'abitudine,abbiamo anche le statuine della Madonna di Mejugore!!!!
Ma io mi viglio convertire,ho appena comprato un libro che parla dello Zen,  non ci capisco molto di religioni,pero' il buddismo confucianesimo,taoismo, e le ralitive Rei Ki Fen Sui ecc. mi attraggono,non ci ho mai capito niente,pero' inizio a interessarmene mi intrigano,devo leggere qualche cosa poi ti diro'....e pensare che mia moglie e' di Taiwan,ma delle sue religioni e pratiche non ne sa praticamente niente e ci capisce poco,mannaggia sti modernisti , devo fare da me e non posso contare su lei che viene da la :smt051 ed e' poco interessata
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