Parrebbe che la mia idea non sia stata poi così originale, l'inserto Metropoli di Repubblica riporta che a Prato c'è una lista tutta di romeni:
http://metropoli.repubblica.it/homepage/apertura.htmlArticolo che riporto integralmente:
Primarie, è straniero il 4% dei candidati
Domenica 14 ottobre, anche tre milioni di immigrati regolari potranno eleggere i loro rappresentanti nell'assemblea costituente del Partito democratico. Oltre a votare i cittadini stranieri potranno anche essere eletti: sono 1.400 i candidati non italiani, il 4% dei 35mila totali fra liste nazionali e regionali. Rappresentati soprattutto nel centro Italia, fanno proposte che vanno dalla riforma della cittadinanza alla creazione di un sottosegretariato per l'immigrazione
di Irene Savio e Lia Davis
ROMA - Il prossimo 14 ottobre circa tre milioni di cittadini stranieri con un regolare permesso di soggiorno che vivono in Italia potranno eleggere per la prima volta i loro rappresentanti all'assemblea costituente di un partito italiano: il Partito Democratico (Pd), che riunisce le principali forze politiche del centrosinistra del Paese. Ma c'è un'altra novità: si potranno eleggere anche stranieri, sia nelle cinque liste nazionali in competizione (a sostegno dei candidati Rosy Bindi, Walter Veltroni, Enrico Letta, Mario Adinolfi, Piergiorgio Gawronski) che in quelle regionali. Gli stranieri in lista sono 1.400, il 4% dei 35mila candidati in tutta Italia. Anche se i dati non sono ancora definitivi perché alcune liste non sono ancora state inserite nel sistema informatico.
La corsa al voto, intanto, è già iniziata anche per gli immigrati. Alcuni sfideranno personaggi italiani di chiara fama, come Enrico Gasbarra, Francesco Rutelli, Gianni Borgna, Paolo Gentiloni e addirittura il registra Ettore Scola. I candidati di origine straniera sono maggiormente presenti nelle regioni del centro, principalmente Lazio e Toscana, e del Nord, mentre sono meno numerosi al Sud.
Sono cittadini senegalesi, filippini, cinesi, ecuadoriani, albanesi, romeni ma anche ucraini, etiopi, bulgari. Tra di loro ci sono capi comunità, portieri in pensione e casalinghe desiderose di partecipare alla nascita del nuovo Pd. Nel quartiere Prenestino, a Roma, c'è addirittura una lista composta da soli cinesi, mentre a Prato, in Toscana, un'altra è formata da romeni. In caso di vittoria gli eletti, insieme ai colleghi italiani, andranno a far parte dei 2.400 componenti dell'Assemblea nazionale o dei 4.800 di quelle regionali.
Al di là delle statistiche, però, restano basse le possibilità di vincere. ôSfido personaggi molto più influenti di me û fa notare un candidato indiano - . E anche se sarò eletto siederò al lato di D'Alema o Rutelli. Come posso sperare di impormi?ö. Perché candidarsi allora? ôIo ho tante idee che riguardano gli immigrati, come riformare la legge Bossi-Fini e proporre la creazione di un sottosegretariato unico per l'immigrazione. Spero di essere eletto. Ma anche in caso contrario continuerò comunque a lottare per i nostri dirittiö. Molti candidati stanno già cercando l'appoggio delle proprie comunità, e organizzano feste ed eventi per pubblicizzarsi ed informare sulle modalità di voto. C'è anche chi ha scritto alla stampa per spiegare le ragioni della propria candidatura.
Tra le proposte degli stranieri ce ne sono molte legate alle problematiche più diffuse tra gli immigrati, come le norme sui ricongiungimenti familiari o sulla cittadinanza. ôIl principio dello æius sanguinis', che lega la cittadinanza del bambino nato in Italia a quella di sua madre, dovrebbe essere sostituito con quello dello æius soli', che lega il neonato al territorio ö afferma ad esempio un capolista cinese. Altre proposte, meno specifiche, riguardano la partecipazione degli stranieri alla vita politica italiana. ôQuesta delle primarie û spiega una candidata camerunese - è ad oggi l'unica vera opportunità di dare risalto alle questioni sull'immigrazione, almeno finché ci daranno il diritto di voto alle elezioni amministrativeö.
I seggi resteranno aperti domenica 14 ottobre dalle 7 alle 20. Potranno votare tutti i cittadini stranieri che abbiano compiuto i 16 anni di età e siano in possesso di un regolare permesso di soggiorno; in mancanza di questo basterà presentare, insieme ad un documento di riconoscimento, il cedolino di richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno. La quota di partecipazione ammonta ad un euro.