in Italia la situazione sulla conoscenza, la diffusione delle informazioni (specie attraverso i media e non gli Istituti specialistici) e l'approfondimento circa i grandi crimini razzisti (non parlo dei crimini in genere e delle guerre in genere: non serve fare di ogni erba un fascio)della Storia (non per gusto macabro ma per capire le responsabilità ed evitare che si riproducano le ideologie che li hanno prodotti) é CATASTROFICA:
- ci sono ancora individui e forze politiche organizzate (ad esempio Forza Nuova, Fronte Nazionale, parte di "La Destra", ecc.) che negano o minimizzano perfino l'Olocausto compiuto dai nazisti (in Italia, a differenza che in Francia, non é reato il "negazionismo") e comunque i media e parte del mondo scolòastico riducono il genocidio nazista solo allo sterminio di 6 milioni di Ebrei e non parlano degli altri 6-7 milioni di sterminati: Rom, omosessuali, prigionieri di guerra sovietici, detenuti politici, obiettori di coscienza Testimoni di Geova, ecc.), favorendo una mistificazione cara ai gruppi dirigenti dell'attuale Stato di Israele;
- si parla poco del genocidio degli Armeni compiuto dai Turchi nel 1914 e solo strumentalmente (in senso antimusulmano) senza rivelare il ruolo dei consiglieri militari tedeschi nella preparazioone della strage e il fatto che i generali turchi che lo organizzarono non erano affatto integralisti islamici ma "laici" ("giovani turchi") che si ispiravano al nazionalismo occidentale e senza spiegare il ruolo di boia che vi ebbero i Kurdi;
- si tace sul massacro di Nanjing, appunto, e sull'insieme degli orrori giapponesi contro la Cina (ben prima della Seconda Guerra Mondiale), forse perché il Giappone era alleato del'Italia fascista e della Germania di Hitler (entrambi occidentali) e peché nel dopoguerra il Giappone stava dalla "nostra" parte e la "cattiva" Cina comunista dall'alra;
- si tace sui massacri ed i lager coloniali italiani (vedi i libri di Del Boca) in Libia, Etiopia, Eritrea, Somalia e di quelli (vedi i esti ello stesso autore) italiani in Slovenia e Cina e sabaudi in Sicilia e nel resto del Sud Italia;
- si tace sul primo genocido moderno, compiuto dai Tedeschi a cavallo fra XIX e XX secolo in Africa Sud-Occidentale (Namibia), che fu il laboratorio concettuale del successivo genocidio nazista;
- si tace sui massacri colossali perpetrati dagli Inglesi in India, dai Belgi in Congo, dai Francesi in Algeria e Marocco, dagli Olandesi in Indonesia, dai Portoghesi in Angola e Mozambico in età coloniale moderna, e sui crimini del colonialismo in generale;
- si parla poco del genocidio delle popolazioni auoctone del "Nuovo Mondo" iniziato da Spagnoli e Portoghesi, continuato (nel Nord) da Francesi ed Inglesi e terminato dagli USA;
- si parla pochissimo della "triangolazione schiavista transatlantica" che fece oltre 22 milioni di morti;
- si dà un'immagine falsa (e rifiutata ormai perfino da storici cattolici come Cardini) dell'aggressione crociata al Medio Oriente e non si parla del genocidio degli Ebtrei e dei Musulmani in Spagna nei secoli XV e XVI né delle persecuzioni sistematiche degli ebrei nel medioevo e nei secoli seguenti in Russia, Polonia, Inghilterra, Italia, germania, Francia e da parte dei "Crociati";
- si glorificano (intitolandogli anche scuole e viali) personaggi ome Giulio Cesare, responsabile (oltre che di un colpo di Stato) di un genocidio con 1 milione di morti civili e 1 milione di schiavizzati, nelle Gallie.
Non ci si pu? stupire che con un simile livello di approfondimento storico poi gli Italiani seguano anche Storace, Bossi, Borghezio, Cuffaro, ecc. e non sappiano valorizzare in positivo le reti inerculturali che invece hanno segnato le parti belle della loro stessa Storia!