ultima leggenda metropolitana sui cinesi - page 2 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: ultima leggenda metropolitana sui cinesi  (Letto 4907 volte)

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cavallo

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« Risposta #15 il: 21 Novembre, 2007, 09:09:59 am »
nei miei post spesso appaio catastrofista/pessimista eppure io invece credo nell'agire, nell'informare, nelo smascherare e mi impegno nel lavoro e fori su questo erreno.

Xaratos ha ragione: il problema é farsio ascoltare, specie dalla massa di persone che in Italia non legge quasi nulla (siamo penultimi in Europa per lettura, peggio di noi solo la Grecia), é molto provinciale (siamo ultimi per conoscenza delle lingue straniere), é stato educato sulla base del mito "Italiani brava gente" censurando gli orrori del nostro colonialismo, si abbevera solo ai giornali ed alle radio locali sportivi (che usano un linguaggio da guerra civile  salvo poi piangere il tifoso  il polizotto ammazati) ed ai prorami più demenziali di quela che la BBC considera a ragione la peggior TV d'Europa.
Quella massa, che però vota e influenza così la formazione di leggi nazionali e decisioni degli Enti Locali (anche e soprattutto verso i migranti, che invece non votano), non pu? esere raghgiunta da convegni dull'immigrazione, da seminari sui diritti delle secone generazioni, da cortei antirazzisti, ecc., che a loro non nteressano o fanno schifo.

Li raggiungono invece la propaganda mediatica (nei TG, ma anche nelle pubblicità stile Ricola o Lavazza), la chiacchiera da bar o da parrucchiere, i maniesti terroristici razzisti i Forza Nuova, le iniziative sulla "romanità" e la "cristianità in pericolo" dei comitati di quartiere gestiti da figuri razzisti, lo stile della notizia-spetacolo di Vespa, ec. .

Allora non si pu? fare nulla? Non lo credo e personalmente cerco di are e non solo di andare a convegni spesso autoreferenziali scrivere su un Forum o parlare di films, problemi di cuore o altro consimile.

Io ripeto che il "fare" più adeguato, relativamente alle questioni razzismo/intercultura/migranti/seconde generazioni secondo me va contemporaneamente in 3 direzioni:
- smascherare le menzogne: quelle di TGcom di ogi ma anche quelle storiografiche sugli orrori coloniali italiani, sul risogimento, sulle crociate, sulla "civiltà" di Cesare e dei Romani, per smontare le basi stesse del pregiudizio;
- fare iniziative che non partano da sistemifilosofici, posizioni deoloihe, teorie accademiche, ma da elementi della quotidianeità (il té, la cata, il riso, le campane, il mais, i re magi, gli agrumi, il mandolino e la chitara, la patata, la seta, il rosario, il risotto alla milanese, la cassata siciliana, i fuochi artificiali, la birra, le percussioni, lo strudel, la tammurriata, gli intarsi, il torrone, Gesù, ecc.) che sono derivati dalle culture extra-italiane ed extra-europee, per aiutare la gente comune a capire che non esiste una cultura e una identità italiane pure, autoctone, e che il nostro Paese (come e più di molti altri)  é carattrizato da appoti africani, americani, medorientali ed estremo-orientali e quindi non c'é un "noi" e un "loro" rispetto ai migranti, ma un "loro in noi";
- valorizzare la diversità anche "dentro" l'Italia, ad esempio relativamente alle culture regionali (gatronomia, lingue, artigianato, musica, danza, decorazioni, ricami, eccc.) contro ogni omologazione nazionalista (e analizzando criticamente i processi omologativi nazionalisti risorgimentale e fascista: chi li ha voluti, chi ci ha guadagnato, chi ci ha perso), e scoprendo i legami fra tali singole culture regionali e culure extra-italiane ed extra-europee (es.: occitani e provenzali, salentini e albanesi, siciliani/sardi e maghrebini, veneziani e turchi, campani e arabi, liuri e catalani, ecc.), sottolineando concretamente ome tali valorizzazioni possano essere anche CREATRICI DI OCCUPAZIONE E DI REDDITO SPCIE PER  GIOVANI (il che non guasta, mi pare, no?) in termin di prodoti DOC, turismo culurale, produzioni di nicchia, artigianato, prodotti culturali, spetacoli, arte, rapporti commerciali internazionali, ecc., mentre razismo e xenofobia sono creatori solo di distruzione (anche economica), salvo che per pochi burattinai  dell'orrore e qualche loro servo.

Tutto questo si pu? fare, con piccole iniziative, OVUNQUE: a scuola, all'università, nei quatieri o meglio ancora collegando scuola e quartiere, università e quartiere (é quel che tentiamo di fare il 28 novembre a Roma all'Esquilino con "CINA A ROMA"), ecc.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Idra

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« Risposta #16 il: 28 Novembre, 2007, 18:37:09 pm »
Citazione da: "Dubbio"
Eh, ma Qn ha fatto di più raccontando anche di avere aperto e analizzato gli elastici ed offrendone documentazione fotografica.

http://http://qn.quotidiano.net/pazzo_mondo/2007/11/15/47427-cina_elastici_capelli.shtml

In realtà dalle foto si vede benissimo che si tratta di una bufala, e bontà del giornalista che l'articolo scrive che un portavoce del governo cinese ha precisato che è vietato riciclare i preservativi....

Qui Cavallo ha ragione quando parla di stereotipi razzisti alla base dell'iniziativa dell'interrogazione parlamentare della Poretti, ma andrebbe aggiunto un altro aspetto, che riguarda la necessità di una formazione culturale specifica nell'era di internet.

La gente è portata a credere che basti che una notizia sia pubblicata su internet perché sia vera, non diversamente da quanto una volta si faceva col mezzo televisivo.

Con quest'ultimo l'operazione di smascheramento è meno semplice, con internet è immediata.

Basta essere mentalmente attrezzati per farlo, per cui diffondere questa mentalità critica è importante.


Una domanda a riguardo delle foto Qn, Dubbio, da cosa capisci in modo così evidente che è una bufala. Si perchè se lo fosse sarebbe una cosa alquanto grave, una cosa è usare e manipolare fatti (magari anche non veritieri) per confutare una propria tesi, un'altra è produrre personalmente questi fatti.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

Dubbio

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« Risposta #17 il: 28 Novembre, 2007, 19:07:25 pm »
Va tenuto presente che il metodo della ricostruzione fotografica è fortemente suggestivo.

Se si esamina l'ultima fotografia della sequenza, quella nella quale la scomposizione dell'elastico dovrebbe essere completa e dunque la rivelazione del componente usato definitiva, si constata che si è in presenza di un'anima di cellulosa, che non ha affatto la forma del preservativo, e che se non fosse stata enunciata l'ipotesi del preservativo prima di sezionare l'elastico, non avrebbe in alcun modo richiamato alla mente di chi effettuava il sezionamento l'idea che quello potesse essere un preservativo.

La bufala non sta nel fatto che QN abbia realizzato un montaggio fotografico con un preservativo, ma piuttosto nel fatto che abbia mostrato delle immagini  dalle quali non si pu? affatto dedurre che gli elastici siano stati fatti con un preservativo, affermando il contrario.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

QuanQuan

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« Risposta #18 il: 01 Dicembre, 2007, 01:23:50 am »
Citazione da: "cavallo"
interessantissimo esempio di come si fabbricano le notizie per demonizzare i Cinesi (o altri migranti) e far sì che gli Italiani provino schifo verso di loro: sarebbe utile farne oggeto di analisi in tesine scolastiche e universitarie (es.: scienza delle comnicazioni).

grazie marco per il lavoro di smascheramento fatto!




come ha detto un mio professore "nessuna rappresentazione e' innocente"
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da QuanQuan »

Eloy

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« Risposta #19 il: 01 Dicembre, 2007, 20:15:27 pm »
ma quante sono le leggende metropolitane sui cinesi???
ò...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Eloy »
\"cosa siamo noi dinanzi all\'infinito?\"