quando si gioca a scacchi, a poker o a bocce o a Xiang-Qi o a qualsiasi "gioco a regole" si hanno varie scelte (lo spiegano i grandi studiosi di giochi come Huizinga e Caillois):
- si accettano le regole (tutte, incluso il bluff nei giochi in cui é possibile come il poker) e si vince o si perde secondo esse (la posta pu? essere simbolica, materiale o addirittura la vita);
- si bara e finché nessuno se ne accorge si aumentano le proprie possibilità di vittoria (senza discutere esplicitamente le regole del gioco, in apparenza), ma se si viene scoperti si viene puniti (estromessi, arrestati, nel West ammazzati, ecc.);
- si propone ai giocatori di mutarle e ci? avviene davvero solo col consenso di tutti gli altri giocatori (ma se era un gioco in un torneo, ossia con organizzatori più forti e strutturati di noi, si deve abbandonare il torneo e spesso pagare un prezzo altissimo);
- ci si alza e si abbandona il gioco, lasciando gli altri a giocarlo e si é liberi di inventarne un altro, in un luogo diverso, se si trovano altre persone con cui giocare ed il luoo adatto;
- si rovescia il tavolo da gioco, si stacca la luce, si dichiara il gioco illegale, ma per farlo occorre avere (prendere) il potere di realizzare ci?.
Il sistema liberista (fase suprema del capitalismo imperialista) ha regole feroci e chiare (per chi le vuole vedere); "andarsene altrove" non é possibile; gli equilibri nel gioco sono già predeterminati e per di più gli effetti del gioco e delle sue regole si cominciani a vedere pienamente su Pianeta, ambiente, etica, cultura, formazione, ecc.
Per cui credo che concretamente si possa scegliere solo fra le opzioni seguenti:
- giocare secondo le regole (bluff incluso, alla Ricucci), coscienti che sono feroci e devastanti e, alla lunga, suicide (non individualmente, ma ecologicamente e collettivamente);
- barare (essere ancora più "bastardi" di quel che le regole già impongono; basti pensare alle delocalizzazioni ed alla competizione al ribasso dei costi della manod'opera nelle filiere dei sub-contractors, che non é contraddittoria con l'espansione economica, anzi ne é precondizione in quel gioco, quando si arriva alla "fase 5" attuale) finché ci si riesce, coscienti delle eventuali conseguenze di esere scoperti (e del fatto che si accentuano gli efetti perversi di quele regole);
- cercare di convincere gli altri giocatori ("democraticamente") a mutare le regole, sapendo che ci sono giocatori più forti degli altri che per questo solo possono estrometterci dal gioco o punirci in mille modi (e anche estrometterci dalla vita) o comprare gli altri giocatori affinché rifiutino le nostre civili proposte e che il tempo per cambiare quelle regole prima del suicidio collettivo non é infinito, anzi é assai breve;
- rovesciare il tavolo e bandire quel gioco (in nome di qualsiasi moivazione, ideologica, ecologista, religiosa, ecc.), senza sapere cosa accadrà dopo, senza avere un gioco di riserva, anzi sapendo che probabilmente pe una fase tutto apparirà e sarà peggiore e non si giocherà affatto ma cercando almeno di salvare la "sala-giochi" (il Pianeta) dalla catastrofe e sperando che chi ci metterà piede dopo di noi, chi la gestirà (magari dopo un periodo oscuro stile caduta dell'Impero Romano), ammaestrato dagli orrori del presente e dell'immediato futuro, inventi giochi meno feroci con regole che non conosciamo ancora.