Cavallo, a me non sembra che il giornale sia così di sinofobo "questa" volta...
Nelle prime righe dell'articolo (la terza) fa riferimento al fatto che la ragazza sia cinese solo che lo scrive nella frase relativa successiva: "il sequestro della ragazza di 14 anni, figlia di un imprenditore cinese" Lo fa per non ripetere due volte l'aggettivo cinese....tutti hanno capito che la figlia di un signore cinese sarà cinese e non di altra nazionalità (a parte casi rarissimi).... E poi non capisco, se era italiana la vittima cambiava qualcosa? Era più grave il reato? E' meglio che gli italiani non inizino a fare distinzioni o classificazioni anche sulle vittime (dato che se ne fanno già troppe sui criminali). E poi sono tutti obbligati a scrivere "ragazza cinese rapita da connazionali"? Poi finisce che si parla di articoli "concordati a tavolino" come nel caso Rai-Mediaset...
Se Tu pensi che omettano l'aggettivo cinese dal titolo (riferendolo invece solo ai criminali) per infervorare di più l'odio delle persone italiane contro i cinesi (facendoli passare come rapitori di ragazzine italiane) mi sembra un ragionamento molto estremo dato che nell'articolo sono stati abbastanza precisi...inoltre, se ci pensiamo bene, un lettore che fa distinzioni o comunque da' meno importanza ad un reato (o ad una organizzazione a delinquere) a seconda che le sue vittime siano italiane o straniere, è già di persè "contaminato" da pregiudizi razzisti che di sicuro non possono venire mitigati o eliminati solo dai titoli degli articoli di giornale ma necessitano di procedimenti di più ampia portata...
Ti invito comunque a scrivere una lettera (o mail) alla redazione del Giornale e se non ottieni nessuna risposta di consultare l'Ordine dei Giornalisti della Lombardia (che generalmente sono abbastanza attenti ad evitare istigazioni all'odio da parte dei giornali)
La parte finale dell'articolo prende spunto (così si evince) dalle dichiarazioni fatte dai carabinieri (che parlano di "preparati esperti", anche se io li ritengo poco preparati visto che si sono fatti arrestare in meno di 24 ore dalla denuncia! E quindi sono poco propenso a parlare di "mafia cinese", dato che la mafia vera fa altro genere di affari, meno rischiosi e più redditizi....)
comunque riporto per intero l'articolo per sciogliere a tutti ogni eventuale dubbio possa sorgere (non so pero se la versione cartacea sia differente):
LIBERATA 14ENNE RAPITA DA CINESI
Rientrerebbe nella casistica dei sequestri lampo operati dalla criminalità cinese ai danni di connazionali facoltosi il sequestro della ragazza di 14 anni, figlia di un imprenditore cinese attivo da anni nella zona di Vedalago (Treviso), sequestrata il 27 novembre e liberata domenica sera - dopo 5 giorni - grazie a un blitz dei carabinieri di Treviso in un appartamento di viale Brenta (zona corso Lodi), dove la ragazza veniva tenuta prigioniera. Ne sono convinti gli stessi investigatori che, fin dai primi momenti, dopo che la famiglia della giovane aveva presentato una denuncia ai carabinieri di Castelfranco Veneto (Treviso), hanno indirizzato le indagini soprattutto nell’ambito della criminalità cinese, arrivando ai tre autori del sequestro, ora in manette: Yong Yang e Hu Cong Po, entrambi 27enni, insieme a Pang Wen Yao, di due anni più vecchio.
La famiglia della 14enne, il cui padre è titolare di una azienda di involucri di carta, aveva ricevuto una telefonata con una richiesta per la liberazione di 500mila euro. Dopo due giorni dalla scomparsa della ragazza e dalla telefonata i congiunti avevano presentato una denuncia ai carabinieri, nonostante avessero ricevuto l’indicazione di non parlarne con nessuno.
La ragazzina era stata prelevata mentre si recava a scuola e poi condotta in auto a Milano. Nell’appartamento di viale Brenta era tenuta stesa su un letto, con le mani e i piedi legati e con gli occhi e la bocca chiusi da nastro adesivo. Veniva nutrita con merendine e acqua.
La sensazione tra i carabinieri della città veneta che hanno condotto l’indagine e arrestato i tre responsabili è che questi cinesi siano ½preparati esperti? sul piano criminale, che abbiano condotto il rapimento senza tralasciare nulla e convinti di poter fare leva sulla paura della famiglia. ? ancora troppo presto però per capire se la loro posizione pu? essere o meno ricondotta a organizzazioni criminali cinesi ½strutturate? operanti in Italia, specie nell’area tra Lombardia ed Emilia Romagna.
½Li abbiamo presi da qualche ora - dice il colonnello Paolo Nardone, comandante provinciale di Treviso - e non ci stanno certo dando una mano?.
A indicare che i tre comunque sapevano il fatto loro anche la circostanza che nel corso della telefonate fatte al padre o alla madre della ragazzina, usando dei cellulari, non hanno ½mai fatto sconti? sulla richiesta di 500mila euro.
I rapitori, secondo una delle ipotesi di lavoro ancora al vaglio, potrebbero aver compiuto una sorta di ½indagine? sullo stato patrimoniale della famiglia cinese poi presa di mira. Indagini sono in corso, poi, per stabilire se ci sono o meno altre persone coinvolte nell’attività criminale.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=225139&START=0&2col=