che confusione!
Qui si usa il termine sfruttamento in modo etico e si dice che certe pratiche sono sfruttamento e certe altre no...
Premesso che perfino Ratzinger, che non é certo un estremista comunista, critica le "soluzioni" proposte da Marx ma nell'ultima Enciclica valorizza le analisi di Marx, vor0rei ricodare"pacatamente" che:
1) in un sistema capitalista chi svolge un lavoro salariato VENDE la sua forza lavoro a qualcuno che gliela paga SOLO UNA PARTE del suo valore e intasca l'altra pate (dedotti gli altri costi di produzione) sotto forma di PROFITTO e che questo E' SEMPRE E COMUNQUE SFRITTAMENTO perci? ci sono solo livelli di sfruttamento peggiori, più acuti, o migliori MA SEMPRE DI SFRUTTAMENTO SI TRATTA;
2) tutti i lavoratori salaraiati in un sistema capitalista sono, come dice Marx (e come ripetevano Paolo VI e perfino Giovani Paolo II !!!!), "reificati", ossia ridotti a merce, tanto che le autrici femministe (occidentali ma perfino egiziane!) e tutti i sindacalisti europei seri hanno sempre equiparato il lavoro di una impiegata, di un operaio, di una commessa, di un ferroviere, di una valletta TV a quello delle prostitute perché in entrambi i casi l'individuo vende parte di sé;
3) che si debba pagare un taxista per subentrare nella sua licenza (é questo ed il livello altissimo di tali pagamenti, anche 500.000 Euro, il motivo che li rende contrari alle nuove licenze a Roma), che varie categorie si oppongano alle liberalizzazioni (i farmacisti, i notai, ecc.), che si debba pagare il permesso di soggiorno con procedure pazzesche, che lo Stato Italiano incameri i contributi INPS dei migranti non sono errori o storture, ma risultati di leggi approvate "democraticamente" e violarle costituisce reato (così si possono criminalizzare quelli che le violano, non quelli che le fanno) mentre che qualcuno si faccia pagare per l'intermediazione della mano d'opera é reato se non lo fa con una "pulita" agenzia interinale (stile ADECCO e simili), o se lo fa verso stranieri nelle famose "quote", ma si tratta di due facce della stessa logica e non é giustificazionismo sottolinearlo, perché delle due l'una, o si accetta quella logica (quella dei punti 1 e 2 che genera il 3) o la si rifiuta e se la si accetta si é ipocriti quando se ne rifiutano solo le parti dovute alle illegalità e si accettano quelle legate invece a leggi infami, che restano tali anche quando non si chiede un Euro a chi é obbligato ad usarle, perché quella persona se non resterà 35 anni a lavorare in Italia sarà privata della pensione e i suoi soldi (o contributi INPS, se non lavora in nero) glieli avremo RUBATI (noi Italiani e il nostro governo) lo stesso (a parte tutti gli altri soldi rubati per il rinnovo dei permessi di soggiorno futuri.... e i diritti quotidiani negati e le discriminazioni legalmente supportate nell'accesso a erte professioni, ecc.), per cui siamo solo un po' meno ladri e un po' meno farabutti di chi specula espliitamente sul suo arrivo;
4) un assassino non ha per me diritto di dettare norme e punire un blasfemo, così chi fa leggi schifose (e chi acetta come "democratico" che ese vengano fatte a colpi di maggioranza) non ha diritto di criticare chi specula sulla pelle dei migranti; per me la responsabilità maggiore é SEMPRE di chi fa e gestisce le norme (e non mi riferisco solo alla Bossi-Fini), di chi agisce apparentemente nella legalità (la sua, che si é fabbricato coi suoi servi travestiti da deputati) ma lo pu? fare perché fonda la sua legittimità su violenze feroci vicine e lontane (nel tempo e nello spazio) come quelle (per non itare la catena di acumulazione di denaro e potere dalla tratta schiavista transatlantica ad ogi che sta dietro la fotuna della borghesia di intere città, da Liverpool a Genova) di centinaia di imprese italiane che delocalizzano (fa meno schifo che far pagare Cinesi e Bangladeshi per venire in Italia?) e fanno lavorare la gente da schiavi (io le ho viste in Bangladesh coi miei occhi), quelle di chi scarica rifiuti tossici ad avvelenare la Campania (e le mozzarelle....), quella di Poggiolini che vendeva sangue infetto, quella di chi tiene in Italia 90 bombe atomiche segretamente, quella dei professionisti che hanno potuto studiare perché i nonni sono diventati commercianti facendo la borsa mera (contrabbando) a Milano o al'Esquilino a Roma oppure si sono tenuti (a Roma é avvenuto) l'oro e i quadri sottratti agli Ebrei deportati ad Auschwitz (del resto le banche svizzere, legalissime, hanno fatto lo stesso), quelle di chi organizza stragi golpiste (azione illegale) e di chi fa bombardare il Kossovo in base a menzogne (azione legale) o manda i soldati in Iraq in base a menzogne.
E come vedete sto volutamente mescolando comportamenti "illegali" (tipo le discariche abusive) e perfettamente legali (la delocalizzazione) .
Io non giustifico proprio nulla ed odio tutti i giustificazionismi, ma se si vuole essere coerenti e non ipocriti bisogna dire semplicemente se si é d'accordo non con questa o quella "schifezza", presentata come "illegale" o "distorsione" del sistema, non con una certa quota di supersfruttamento o no (che é come facevano certi schiavisti USA che dicevano che la schiavitù andava "umanizzata") ma con questo sistema nel suo complesso, capitalista, occidentale, occidentocentrico, suprematista, azista, mercificante, "reificante". E poi agire di conseguenza nei limiti che la quotidianeità ci permette (e usando le tattiche e le strategie possibili, senza ipocrisie) senza necessariamente diventare martiri, asceti, guerriglieri o profeti.