Ho capito, che NON HA DETTO INDIPENDENZA.. Grazie al piffero, ma ha detto "MANTENIMENTO DELL'IDENTITA' CULTURALE!" ora tu, spiegami come puoi mantere un'identità culturale con un capo che nomina il tuo capo spirituale.... Se me lo spieghi, hai risolto i molti misteri dell'umanità. Aldilà del fatto che il Tibet accetti o meno di buon grado l'invasione della Cina e qui, non mi voglio/posso esprimere in quanto manco storia orientale conosco. C'è da criticare 2 cose:
- La Cina proclama un nuovo Dalai Lama con la chiara intenzione d'intromettersi nelle tradizioni tibetane per distruggerle. Un conto è essere una "regione" che deve sottostare alle disposizioni di un governo centrale, un altro è vedersi questo governo centrale che decide pure di dire come devi pregare.
- La Cina boicotta chi accoglie il Dalai Lama (anche se non ci sono "ripercussioni"). Questo con il chiaro intento di non voler dar voce alle minoranze tibetane che vogliono mantenere un'identità culturale.
Quello che il Dalai Lama dice è che NON VUOLE un'indipendenza che costi sangue (anche perché è molto improbabile che vinca una guerra), ma di mantenere una certa autonomia e identità culturale per il suo paese.
Il turismo dà vita anche all'Italia, ma nessun giapponese/cinese/australiano verrà qui ad imporci i suoi costumi e cosi dev'essere anche per il Tibet (a mio avviso).
Ci? che critico è appunto il partito popolare cinese che vuole mettere bocca su TUTTO. Come s'è gia detto:"Dai a Cesare ci? che è di Cesare, a Dio ci? che è di Dio" Che puoi altresì tradurre:"Dai alla Cina ci? che è della Cina e ai Tibetani ci? che è dei Tibetani!"
Visto che sei per il "turismo libero" vengo a fare il turista a casa tua eppoi ti lascio qualche bel mozzicone di sigaretta in casa tua e mi metto a ruttare come un maiale, ti andrebbe?