secondo me é bello se riusciamo tutti/e assieme a capire, giorno dopo giorno, dialogando e approfondendo, che (per Cinesi, Italiani e ogni altra persona):
1) l'"identità" é SEMPRE multipla e mai pura perché:
- la "nostra" tradizione culturale é SEMPRE figlia di intrecci fra elementi autoctoni ed elementi che ci vengono da altre culture;
- i nostri antenati spesso erano originari di diversi Paesi o di diverse regioni dello stesso Paese, con culture differenti, ed alcuni elementi (ricette, usanze, oggetti, ecc.) ci sono stati trasmessi in famiglia;
- usiamo oggetti, cibi, films, ecc.,decorazioni che sono originari di culture differenti;
- tutte le culture cambiano nel tempo, in larga misura sotto influssi di altre culture.
2) questo fatto é positivo e ci arricchisce; negarlo e censurarlo é una forma di impoverimento che ci viene imposta da chi vuole limitare le nostre possibilità per il suo profitto;
3) in questo ambito, i viaggi, le migrazioni, tutti i rapporti con ambienti, luoghi, persone di alre culture sono occasioni (anche difficili, certo) di arricchimento e crescita e i migranti e le seconde generaz<ioni sono persone importantissime per lo sviluppo delle culture umane, da valorizzare e non da trattare come inferiori o da obbligare all'assimilazione ed all'omologazione;
4) infine, la valorizzazione di quel che le diverse culture hanno in comune, dei loro intrecci, delle persone-ponte non é e non deve essere in contraddizione con la valorizzazione delle diversità culturali non solo fra genti di diverso Paese (es.: Cina e Italia) ma fra aree e culture regionali dello stesso Paese (es.: Sicilia, Veneto, Salento, Liguria in Italia, Wenzhou, Guangzhou, Beijing, ecc. in Cina, anche senza contare le "minoranze etniche e linguistiche" che invece sono importanti in entrambi i casi); ci? si pu? fare ad esempio valorizzando (contro gli stereotipi che unificano falsamente) la conoscenza delle differenti cucine, tradizioni, forme di artigianato, canzoni, espressioni linguistiche, danze, ecc. (é quello che l'UNESCO definisce "patrimonio culturale immateriale"), contro ogni tendenza al'omologazione forzata.