in acciaieria, alla linea di colata, gli operai normalmente lavorano 6 ore e 1/2 da contratto, in alcuni casi 8 ore da contratto (il lavoro in acciaieria non é certo paragonaile a quello per fare magliette o scarpe); per motivi di sicurezza, anche se fanno ore di straordinario non possono esere senza una pausa ra le 8 previste e quelle in più e non s possono fare di notte (la stanchezza favorisce gli incidenti).
inoltre in teoria lo straordinario é volontario e si pu? rifiutare.
Agli operai bruciati la Thyssen-Krupp ha imposto di fare 4 ore di straordinario, di notte, dopo 8 ore di lavoro da contratto, senza pausa, in una fabbrica che sta chiudendo, senza manutenzione, con impianti di sicurezza non funzionanti; chi ha preso fuoco non si é otuto soccorrerlo. Questo in Italia é un crimine e chi ne é responsabile uncriminale. Lunedì sciopererano tutti gli operai di Torino e quelli della Thyssen di Terni, il 14 tutti i metalmeccanici italiani e da lunedì a mercoledì gli perai sono stati chiamati dai sindacati in tutta Italia ad indossare un bracciale nero per ricordare i loro compagni assassinati in nome del profitto di quella Krupp tedesca che ha un bel passato (finanzi? Hitler e sfruttò i deportati dei lager....) e un presente criminale, ma non é certo l'unica.
Tu hai ragione ad avere il diritto di dire che "padrone" non ti piace come parola e rispetto quel che dici ma in Italia si usa e fa parte di una cultura dei lavoratori che credo tutti dovremmo rispettare perché é quella da cui nascono quei (pochi) diritti che oggi esistono nel nostro Paese per Italiani e stranieri e ripeto fa ridere che una trasmissione Tv o un giornale ne faccia motivo per criminalizzare i Cinesi! Agnelli, la Krupp, Montezemolo Bombassei, ecc. non sono Cinesi e tutti li chiamano "padroni" e "padrone" non é sinonimo di "schiavista", quindi non vedo come si possa sfruttare quel termine contro i Cinesi se non si é in malafede.
Inoltre, perfino il Dizionario italiano (Sabatini Coletti) ufficialmente dà un doppio significato del termine "padrone":
1 Proprietario di qlualcosa: essere p. di una casa, di un cane || p. di casa, l'ospite rispetto agli invitati; il locatore rispetto all'inquilino || fig. p. del vapore, chi in un paese detiene il potere economico
2 Proprietario di un'impresa artigianale o industriale, datore di lavoro || essere, andare a o sotto p., al servizio di qualcuno.
Come vedi non riguarda solo chi possiede una cosa o un animale ma anche un'azienda e l'espressione "lavoro dipendente" corrisponde perfettamente a quella di "lavoro sotto padrone". Chi é proprietario di un camion o di un taxi che guida da solo viene detto "padroncino".
Il Dizionario dà anche un terzo significato:
3 Dominatore assoluto, arbitro della situazione: essere p. della città; chi è libero di decidere (spesso in frasi ellittiche, anche al superl. padronissimo): sei p. di andartene || figg. farla da p., comandare, spadroneggiare | restare p. del campo, vincere | essere p. di sé, dei propri nervi, della situazione, averne il pieno controllo | essere p. di qlco., averne padronanza, ottima conoscenza: è p. dell'inglese
Sapere questo fa parte della conoscenza della lingua italiana e dei concetti che essa veicola e capirsi meglio fra Italiani e non-Italiani.
Inoltre, tutta la cultura operaia e contadina in Italia usa "padroni"; eccoti alcuni titoli di canzoni di varie epoche che contengono il termine "padrone" già nel titolo (centinaia di altre lo usano nel testo):
* "Sciur parun da li beli braghi bianchi" ("Signor padrone dalle belle braghe bianche", canto operaio inizio '900, Lombardia);
* "Padrone mio ti voglio arricchire" (Puglia, canto contadino, 1950)
* "Padrone Olivetti" (Gualtiero Bertelli, 1970);
* "Mio caro padrone domani ci sparo" (Paolo Pietrangeli, 1969);
"Capo" si usa verso il caporeparto (dove c'é) o in qualche piccola azienda a gestione semifamiliare o nell'agricoltura e nell'edilizia per indicare il mediatore (illegale) di manodopera ed é peggio di "padrone" perché rimanda alla malavita o ai lager tedeschi (dove c'erano i detenuti scelti cone guardiani e detti Kapo).
Chi non sciopera, invece, oltre che "servo del padrone", in Italia é detto "crumiro", termine che deriva da una tribu nordafricana che fu collaborazionista dei colonialisti francesi e traditrice dei suoi connazionali.