per marcowong,
ci sono 1300 Associni registrati, ognuno con i suoi interessi, hobbies, passioni (calcio, films, ricette, arte, strategia, musica pop, ec.), a cui certamente dedica già parte del suo tempo libero (poco o tanto che sia). Dove sta la difficoltà vera a rendere organizato quel che finora si fa da soli o con 3 amici? Io ho lavorato per 10 anni all'ARCI nazionale (1.300.000 soci e 30.000 Circoli in Italia) e l'Arci é una associazione che dà spazi a tuti cloro che si occupano delle ose più disparate, dagli scacchi al cinema, dall'inercultura alla danza, dall'educazione dei bambini alle lotte per i diritti civili; un'organizazione che mentre i partiti crollavano in iscriti chiudevano le sedi, ecc. cresceva a e continua a crescere proprio perché non nasce (nel 1957) dall'alto, ma come gruppi di persone che si auto-organizzano su interesi ed hobbies specifici, cercando sempre di affrontare l'aspeto culturale di quel che fanno (gli Associni che vivono in Toscana ed Emilia certamente hanno un Circolo ARCI vicino a dove abitano: in quelle regioni sono migliaia i Circoli!).
E' quella esperienza decennale (prima all'ARCIRAGAZZI, poi al settore ARCI PROTEZIONE CIVILE ed all'ARCIGIOHI, nonché alla campana per i bambini palestinesi SALAAM RAGAZI DELL'OLIVO) che mi ha insegnato che 3-5 persone he si mettono assieme su un tema specifico, ma con una visione globale (per non diventare un club iperspecializzato) ossono fare tantissimo, senza sprecare tempo.
allora non c'era Internet! Oggi si pu? fare molto di più, anche a distanza, usando lo stesso tempo che si utilizza per chattare. L'iniziativa del 28.11 a Roma in quanti l'abbiamo rghanizata? In 5 se non sbaglio, e quella del 18.12 la sei riuscita ad organizzare paticamente da solo. Quante persone sono servite per organizzare una cosa complessa come il Torneo di Prato?
Credo che spesso sottovalutiamo quel che si pu? fare davvero se si passa dalle parole ai fatti, in una scuola, in una Facoltà in un quartiere, in una città, anche con piccolissimi gruppi di persone (naturalmente non é che le stesse persone, da sole, devono/possono fare tutto: il segreto sta secondo me nel favorire l'auto-organizzazione in gruppi di più persone su vari temi collegati a rete). E non c'é lavoro, carico familiare, ecc. che lo impedisca.
Quanti erano i primi Cristiani, i primi Socialisti, i fondatori del PCC, i primi calciatori, i primi cantastorie, i primi organizzatori di un torneo di scacchi, i creatori del jazz, i primi rappersò In che condizioni vivevano ed hanno agito? Che mezzi superiori ai nostri avevano? Quanto tempo avevano per dedicarsi alle loro attiità?