meglio il centro destra o centro sinistra? - page 1 - Generale - Associna Forum

Autore Topic: meglio il centro destra o centro sinistra?  (Letto 7676 volte)

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zsw

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meglio il centro destra o centro sinistra?
« il: 10 Dicembre, 2007, 00:42:15 am »
Secondo voi per la politica sull'immigrazione(se arrivasse un giorno dovessimo votare)chi sceglieresti?Forse la risposta pare logico però non credete che per noi che siammo GIA' in italia ci converebbe il CENTRO destra(non confondete con i radicali)?cioè in italia ogni anno che passa i stranieri(nel nostro caso cinesi)siano sempre di più e nello stesso tempo anche il lavoro innizia a mancare e ci sia sempre di più la concorenza tra di noi(spietata)?non solo nel campo economico ma anche i raporti con i italiani che ogni anno che passa cresce sempre più la paura del INVASIONE?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da zsw »

Dubbio

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« Risposta #1 il: 10 Dicembre, 2007, 04:04:38 am »
Ma perché, secondo te il voto va dato solo in base alla propria convenienza personale? (a parte che pensare che una politica contro l'immigrazione si limiti a non far entrare nuovi stranieri e non sia ostile anche a chi è già entrato mi sembra un po' irrealistico).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

zhou3602828

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« Risposta #2 il: 10 Dicembre, 2007, 06:20:53 am »
a parte che maggior parte dei cinesi nn possono neanche a votare perche nn hanno la cittadinanza italiana...........
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da zhou3602828 »
idrauli dice che se perdi il treno lo perderai per sempre, quindi la differenza tra una persona che prende il treno e una che lo perde quale?

cilex

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« Risposta #3 il: 10 Dicembre, 2007, 08:58:09 am »
Citazione da: "Dubbio"
Ma perché, secondo te il voto va dato solo in base alla propria convenienza personale? (a parte che pensare che una politica contro l'immigrazione si limiti a non far entrare nuovi stranieri e non sia ostile anche a chi è già entrato mi sembra un po' irrealistico).


è questo che a volte mi sconcerta di più.... la gente vota in base al proprio resoconto personale, e non a quello che potrebbe essere meglio per il paese.
non dico che un partito sia meglio di un altro, ma solo che a volte bisognerebbe pensare di più, prima di mettere giù la crocetta.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

cavallo

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« Risposta #4 il: 10 Dicembre, 2007, 09:11:54 am »
Sono d'accordo con Dubbi, tanto più che il sistema delle coalizioni fa sì che nel cosiddetto "centrodestra" ci siano orze dichiaratamente razziste (Lega, "La Destra" di Storace) o venate di razzismo (AN) chwe non mettono certo in discussione solo l'INGRESSO in Italia dei igranti, ma i diritti di ogni "diverso" (migranti e G2 inclusi) e che seguono la strategia di individuare (in primo luogo in quei "diversi") di volta in vlta un capro espiatorio per scaricare la colpa della crisi italiana su altri da loro e dai loro amici e complici.

Sono anche d'accordo che bisognerebbe comunque votare (chi lo pu? fare....) guardando ai progetti complessivi dei partiti per una città, una Regione, una Nazione e non ai propri interessi limitati i tazista, commerciante, operaio, migrante, ecc., però:
* i partiti sono sempre più sommatorie di interessi particolari e corporativi (si veda il ruolo di AN nele proteste dei taxisti) e non potator di progetti complessivi;
* i progetti complessivi (per quel che ne esiste) vengono  sempre più stravolti dopo le elezioni e fra dire e fare ci sono oceani (vedi la riduzione delle tasse promessa da Berlusca o DICO e lotta al precariato promese da Prodi); inoltre molti parlamentari opportunisticamente cambiano cavallo (lo acevano già nell'800, in Italia) e quindi agiscono ontro quel che avevano promesso agli elettori;
* i partiti sono nati comunque nell'800 proprio da interessi particolari, anche se all'epoca erano interessi sostanzialmente "di classe" (aristocrazia, borghesia, poi proletariato) e di gruppi ideologico-religiosi (cattolici e laici) e le visioni poliiche generali erano essenzialmente proiezioni nella società di tali interessi particolari (per ottenere la vittoria elettorale), ammantate di belle parole (Marx arrivava a definire i governi "borghesi" i "comitati d'affari della borghesia" e non é che sbagliasse poi tanto nell'analisi, rispettata del resto petfino da Ratzinger...), o di concetti da sbandierare come "patria", "libertà", ecc.: se avete visto il film "I Viceré" (o leto il libro di De Roberto) o il più vecchio "Il Gattopardo" di Visconti (o leto il libro di lampedusa) avrete una chiara idea di come nel Risorgimento italiano i feroci ed illiberali baroni siciliani usarono termini come "libertà" per ingannare il popolo....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

goldendragon

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« Risposta #5 il: 10 Dicembre, 2007, 10:33:38 am »
Citazione da: "Dubbio"
Ma perché, secondo te il voto va dato solo in base alla propria convenienza personale? (a parte che pensare che una politica contro l'immigrazione si limiti a non far entrare nuovi stranieri e non sia ostile anche a chi è già entrato mi sembra un po' irrealistico).


perché, non é cosi'? La politica intesa com'é oggi, é basata sulla "pagnotta": panem et circenses... :evil:
Anche le idee hanno un prezzo :evil: sempre di più in uno stato "moderno" in cui il 101% della questione si risolve in un modo o nell'altro in una questione di soldi (chi paga e chi riceve).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

marcowong

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« Risposta #6 il: 10 Dicembre, 2007, 12:42:44 pm »
zsw la tua considerazione parte dall'ipotesi che in Italia ci sia spazio confortebole solo per un certo numero di immigrati, e quelli che vengono in più tolgono spazio vitale a chi c'è già.
Ritengo tale ipotesi scorretta, perchè spesso chi viene adesso normalmente si situa nella parte "bassa" della piramide e viene a fare lavori che non solo gli italiani non vogliono fare più, ma neanche i cinesi che sono arrivati da più tempo o i loro figli che hanno ambizioni diverse. Per cui vedi che, per esempio nella comunità cinese, le attività tradizionali di un tempo erano i laboratori di pelletteria, poi affiancati dalla ristorazione tipica, via via altre diversificazioni ed adesso non pochi cinesi hanno bar, agenzie di viaggio, negozi di casalinghi, vestiti ecc.
Ed il fatto che molti di Associna sono studenti universitari fa pensare che molti di questi intraprenderanno altre attività ancora.

Per quanto riguarda la differenza tra la destra e la sinistra, l'identificazione del proprio interesse con una parte politica non è così immediato. Una parte della destra sognerebbe un'Italia senza immigrati, senza distinzione tra chi è arrivato prima e dopo, e farà pressione perchè vi siano restrizioni che renderanno la vita più difficile a tutti gli immigrati.
La legge Bossi-Fini ad esempio, con le documentazioni da produrre per il rinnovo del PDS per esempio colpisce maggiormente gli immigrati recenti, ma comunque rende la vita più difficile a tutti.
Forse molti dei cinesi in Italia, liberi imprenditori, si potrebbero riconoscere maggiormente con dei valori che tradizionalmente meno si ritrovano a sinistra, ma riuscire a distinguere chi ti porterà maggiori vantaggi personali mi sembra un esercizio troppo complesso.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

Dubbio

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« Risposta #7 il: 10 Dicembre, 2007, 13:48:32 pm »
Citazione da: "goldendragon"
Citazione da: "Dubbio"
Ma perché, secondo te il voto va dato solo in base alla propria convenienza personale? (a parte che pensare che una politica contro l'immigrazione si limiti a non far entrare nuovi stranieri e non sia ostile anche a chi è già entrato mi sembra un po' irrealistico).

perché, non é cosi'? La politica intesa com'é oggi, é basata sulla "pagnotta": panem et circenses... :evil:
Anche le idee hanno un prezzo :evil: sempre di più in uno stato "moderno" in cui il 101% della questione si risolve in un modo o nell'altro in una questione di soldi (chi paga e chi riceve).

La questione non è se sia o no così, ma semmai come è meglio che sia.

Infatti io ho scritto di come il voto va dato, non di come viene dato.

E se si da per scontato che vada dato come viene dato, si da per scontato che non ci si debba mai porre l'obiettivo di cambiare le cose che non vanno.

E non è il mio modo di pensare.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

goldendragon

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« Risposta #8 il: 10 Dicembre, 2007, 14:37:24 pm »
Citazione da: "Dubbio"
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Ma perché, secondo te il voto va dato solo in base alla propria convenienza personale? (a parte che pensare che una politica contro l'immigrazione si limiti a non far entrare nuovi stranieri e non sia ostile anche a chi è già entrato mi sembra un po' irrealistico).

perché, non é cosi'? La politica intesa com'é oggi, é basata sulla "pagnotta": panem et circenses... :evil:
Anche le idee hanno un prezzo :evil: sempre di più in uno stato "moderno" in cui il 101% della questione si risolve in un modo o nell'altro in una questione di soldi (chi paga e chi riceve).
La questione non è se sia o no così, ma semmai come è meglio che sia.

Infatti io ho scritto di come il voto va dato, non di come viene dato.

E se si da per scontato che vada dato come viene dato, si da per scontato che non ci si debba mai porre l'obiettivo di cambiare le cose che non vanno.

E non è il mio modo di pensare.


nemmeno il mio (se noti i  :evil: ) ma data la natura umana, é impossibile sperare che esita una coscienza civile/politica che faccia astrazione dalla "pagnotta" a meno di scollegare in maniera totale il fattore economico (o securitario) da quello politico/ideale: utopico
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Milosh

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« Risposta #9 il: 10 Dicembre, 2007, 17:26:59 pm »
Ragazzi che c'è di strano ? In ogni democrazia ogniuno votava il rappresentante che gli faceva comodo.
I patrizi nell'antica Roma venivano votati dai propri clienti che alloro volta avevano ricevuto favori dai patrizi.
E adesso è la solita io che sono proprietario di un industria sicuramente voterò centro destra che è a favore dei padroni e non degli operai di conseguenza se sono un operaio voterò il centro sinistra che inteoria dovrebbe occuparsi dei miei interessi.
Cmq a mio giudizio sia la destra di adesso che la sinistra fanno schifo, ogniuno fa politica per se e segue cosa vogliono i partiti.
Basta vedere ultimamente con la formazione di due partiti molto forti come aggiscono i rappresentanti dei piccoli partiti pur di mantere e ottenere una sedia al parlamento. Poi dai ragazzi cosa ci stupiamo c'è gente che è una vita che fa politica, nel regno unito il primo ministro ha 40 anni il nostro ne ha 60 .Se ci fosse una legge che dopo due volte che uno a fatto il primo ministro scommetto che molta gente a quest'ora sarebbe a fare altro a posto a rubare soldi degli italiani  :evil:.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Milosh »
Se il tuo attacco sarà potente allora la tua difesa sarà morbida. Se la tua difesa sarà potente il tuo attacco sarà morbido. tang lang

cinosuperior

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« Risposta #10 il: 10 Dicembre, 2007, 17:32:08 pm »
se avessi il diritto di voto??

bella domanda


credo che ne la centro sinistra ne la centro destra tutelano gli immigrati almeno per quanto riguarda gli immigrati con attività in proprio.


se c'è la centro destra:beh dichiarano apertamente che gli stiamo sul cazzo

mentre se c'è la centro sinistra ovviamente vogliono aumentare i controlli nelle attività e le disposizioni imposte dal governo agli enti di ispezione non vengono rispettate in modo neutrale da questi ultimi e quindi i primi controlli sono sempre dagli stranieri.

e quindi nessuno delle 2fazioni sarà a favore almeno per il mio conto.

a questo punto meglio centro destra che almeno dichiarano apertamente che glie sto sugli maroni
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cinosuperior »

VampireMiyu

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« Risposta #11 il: 10 Dicembre, 2007, 17:55:04 pm »
io son d'accordo con milosh, ognuno di noi vota x ci? che gli è + comodo e non certamente x il bene dello Stato. Non son così idealista da votare contro di me x il bene del Paese... Sicuramente se avessi il diritto di voto, lo darei a favore del partito che secondo me coincide ai miei interessi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da VampireMiyu »

goldendragon

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« Risposta #12 il: 10 Dicembre, 2007, 18:30:37 pm »
Citazione da: "Milosh"
Poi dai ragazzi cosa ci stupiamo c'è gente che è una vita che fa politica, nel regno unito il primo ministro ha 40 anni il nostro ne ha 60


lascia perdere Blair che pure lui come primo ministro é stato "tossico" :evil:

c'é del vero in quel che dici pero': finquando il business della politica pagherà bene, é OVVIO che si saranno dei professionisti della politica pronti a fare e dire qualunque cosa per ottenere e mantenere  la poltrona lo statu quo per se stessi.

Se fare il politico fosse un impegno civile e non una ricca opportunità economica (stipendi eccessivi, fringe benefits, influenza), molti problemi sostanziali sarebbero risolti di colpo  :evil: quante braccia rubate all'agricolutra  :evil:
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Dubbio

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« Risposta #13 il: 10 Dicembre, 2007, 19:46:50 pm »
Chi ragiona giustificando chi pensa soltanto a fare i propri interessi, non pu? coerentemente lamentarsi di come va il mondo, né criticare le ingiustizie che lo caratterizzano, né sperare che le cose migliorino.

Se vuoi criticare plausibilmente un leghista o uno xenofobo, che sono così proprio perché ci? risponde ai loro interessi, non puoi accettare questa logica, altrimenti la tua critica scade nel ridicolo, qualcosa di simile alla favola della volpe e dell'uva.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

just_fra

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« Risposta #14 il: 10 Dicembre, 2007, 19:50:03 pm »
Premetto che la politica italiana fa schifo perche non è possibile che le 2 coalizioni principali avendo un'ideologia cosi diversa l'una dall'altra si alternino al potere ogni 4 anni. Mi spiego meglio, se la prima coalizione fa un decreto legge, supponendo che sia "buona", poi la seconda coalizione quando sale al potere fa un altro decreto per annullare quello vecchio, e cosi via, il paese non si svilupperà mai e rimarrà sempre cosi com'è.

Da un punto di vista di tornaconto personale (fregandomene altamente dell'italia) voterei il centro-destra, cosi frego i soldi allo Stato e quando il paese sarà completamente allo sbando faccio le valigie!
Però da un punto di vista ideologico mi orienterei piu verso il centro-sinistra, ovvero sono d'accordissimo con la politica anti-evasione adottata da Prodi, purchè riesca a rimanere al potere per un lungo arco di tempo (vedi l'era Blair). Penso che solo cosi l'Italia riuscirà a risollevarsi dalla crisi ovvero "legalizzando" il mercato.
In più credo che gli sprechi in italia siano enormi, e nessuno fa nulla per cercare di arginarli! Altro che aumentare le tasse...

Vi ricordate il ponte sullo stretto di messina del mandato Berlusconi? Ai tempi era stato assegnato l'appalto ad una società, l'Impregilo, ora che Berlusconi non è piu al potere il centro-sinistra ha visto bene di recedere dall'accordo pagando una penale di 400 milioni di euro alla società appaltatrice. Questi sono tutti soldi RUBATI alle già disastrate famiglie italiane con l'aumento delle tasse nella Finanziaria 2007!!! Vergogna... :smt078
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