primo candidato di origine cinese in un Municipio di Parigi - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: primo candidato di origine cinese in un Municipio di Parigi  (Letto 1564 volte)

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cavallo

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primo candidato di origine cinese in un Municipio di Parigi
« il: 10 Dicembre, 2007, 19:10:14 pm »
vi segnalo questo link

http://www.chine-informations.com/actua ... _8308.html

e per chi non sa il Francese riassumo la notizia:

L'8 dicenmbre a Parigi si é svolta la presentazione pubblica del primo candidato di origine cinese ad un'elezione municipale (13? Municipio di Parigi); si tratta di Felix Wu, di 36 anni, cittadino francese di origine cinese, di una famiglia di ristoratori cinesi che vivono a Parigi da 25 anni.

Felix Wu ha sottolineato di voler contribuire a battere gli stereotipi negativi sui Cinesi a Parigi e dare soprattutto un'immagine positiva dei Cinesi he vivono in Francia da 2-3 generazioni.

Felix Wu ha creato il suo proprio movimento politico ("VUE 13": "Voto Utile Elettori 13") ed un ufficio fisso per ricevere tutti coloro che lo vorranno appoggiare.

Alla  presentazione di Felix Wu hanno partecipato vari esponenti istituzionali rancesi: Patrick BRAOUEZEC, ( deputato, del Municipio St. Denis), Madame VILLIERS Claire(vice -présidente del Consiglio Regionale dell'Ile de France), PLUTON Pierre (Sindaco di Evry-grégy-sur-Yerres),  LOYSON Freddy (Consigliere del 20? Municipio di Paris).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Xaratos

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« Risposta #1 il: 11 Dicembre, 2007, 00:07:51 am »
Un'ottima notizia si denota che in Francia non guardano all'etnia ma bensì alle capacità personali. Speriamo che il suo programma non si risolva con la demagogia che abbiamo in Italia! :(
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

cavallo

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« Risposta #2 il: 11 Dicembre, 2007, 01:04:01 am »
beh, va precisato a chi non lo sa che il Municipio 13 a Parigi é quello di massimo insediamento, da decenni, di Cinesi e Vietnamiti, moltissimi dei quali sono di 2a e 3a generazione e tanti sono citadini francesi e quindi elettori....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Xaratos

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« Risposta #3 il: 11 Dicembre, 2007, 01:36:58 am »
Citazione da: "cavallo"
beh, va precisato a chi non lo sa che il Municipio 13 a Parigi é quello di massimo insediamento, da decenni, di Cinesi e Vietnamiti, moltissimi dei quali sono di 2a e 3a generazione e tanti sono citadini francesi e quindi elettori....


Il che non cambia molto, il fatto che la Francia abbia tanti cittadini "non di origine" europea significa che è sicuramente più aperto rispetto a noi. Dato che in Italia c'è una grande frammentazione di partiti (inutili) io proporrei un partito composto da rappresentanze di emigranti e darei un "diritto di voto" per permettere a chi risiede stabilmente qui da almeno 5 anni possa scegliere i suoi rappresentanti da mandare in politica, almeno cosi, i discriminati cinesi, rumeni e via discorrendo avrebbero una voce. Sono convinto però che se ne parlassi con qualche mio coetaneo mi farebbe rinchiudere alla neuro.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
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marcowong

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« Risposta #4 il: 11 Dicembre, 2007, 01:49:31 am »
Citazione da: "Xaratos"
Dato che in Italia c'è una grande frammentazione di partiti (inutili) io proporrei un partito composto da rappresentanze di emigranti e darei un "diritto di voto" per permettere a chi risiede stabilmente qui da almeno 5 anni possa scegliere i suoi rappresentanti da mandare in politica, almeno cosi, i discriminati cinesi, rumeni e via discorrendo avrebbero una voce. Sono convinto però che se ne parlassi con qualche mio coetaneo mi farebbe rinchiudere alla neuro.


c'è un partito degli immigrati ed altri che si rifanno a etnie specifiche. E i rumeni, essendo comunitari, possono votare alle amministrative tant'è che già sono corteggiati da alcune formazioni politiche locali.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

Xaratos

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« Risposta #5 il: 11 Dicembre, 2007, 01:53:45 am »
Citazione da: "marcowong"
Citazione da: "Xaratos"
Dato che in Italia c'è una grande frammentazione di partiti (inutili) io proporrei un partito composto da rappresentanze di emigranti e darei un "diritto di voto" per permettere a chi risiede stabilmente qui da almeno 5 anni possa scegliere i suoi rappresentanti da mandare in politica, almeno cosi, i discriminati cinesi, rumeni e via discorrendo avrebbero una voce. Sono convinto però che se ne parlassi con qualche mio coetaneo mi farebbe rinchiudere alla neuro.

c'è un partito degli immigrati ed altri che si rifanno a etnie specifiche. E i rumeni, essendo comunitari, possono votare alle amministrative tant'è che già sono corteggiati da alcune formazioni politiche locali.


Locali... io parlavo di nazionali. La cittadinanza italiana dà diritto anche a votare nelle varie legislature ma stranamente, si susseguono sempre le coalizioni di Berlusconi oppure dei vari Prodi, D'Almena, Bertinotti e via discorrendo. I politici in Italia sono una casta e vorrei che le cose cambiassero senza aspettare che arrivi un infarto a ciascuno di loro (tanto, hanno più probabilità di campare loro che io).

PS. Gia, tu parli di cittadinanza europea, non italiana, ma culta che non ho letto bene o non ho fatto caso... Meglio se vado a dormire, comincio ad aver sonno. Grazie a tutti per ci? che mi avete insegnato.
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« Risposta #6 il: 11 Dicembre, 2007, 09:03:36 am »
alcune annotazioni:
1) in Italia in realtà i Rumeni non solo sono "corteggiati da formazioni politiche locali" (magari meno apertamente dopo i recenti rigurgiti razzisti antirumeni....) ma hanno un loro partito che é federato ad un patito italiano NAZIONALE, l'UDEUR;
2) é ovvio che siano più "corteggiati" a livello locale perché contanop sopratrtutto nelle elezioni locali, dove ne esistono concentrazioni elettoralmente significative: la logica resta strumentale  da parte delle forze politriche italiane;
3) il dato nuovo di Parigi 13 é che il candidato, pur essendo di origine cinese e operando in un Municipio a forte presenza conese e asiatica e ponendosi l'obiettivo di rendere visibile la "positività censurata"  dei residenti cinesi e asiatici NON HA CREATO ALCUN PATITO SU BASE ETNICA, bensì si rivolge a tutti (già nella sigla, a differenza ad esempio del "Partito dei Rumeni" in Italia); inoltre non si tratta di un citadino europeo, ma di un cittadino francese di origine extraeuropea e per di più non da un'ex-colonia francese, come invece avviene per, ad esempio, una ministra del governo Sarkozy (che é di destra, ma voglio vederequando lo avremo un governo italiano con una ministra, donna, di origine nordafricana e musulmana....).

Non so come finirà, ossia se sarà eletto o no, ma é un dato interessante che quei Cinesi che vengono sepre descritti come "chiusi" , siano invece protagonisti di simili coraggiose iniziative, che del resto fanno il paio con quella, differente (come diferenti sono le situazioni italiane a quelle rancesi) del nostro marcowong alle  primarie del PD a Roma.

Chissà se un giorno questi fatti non faranno più notizia perché sarà normale che avvengano o se invece prevarrà la logica che porta la Moratti ad accodare una città come Milano ai deliri leghisti e presto avremo il "passaporto interno" (ricorda qualcosa....?) non solo per i migranti stranieri ma pure per noi"romani ladroni" e per i "terroni"...

In parte dipende pure da noi, da quel che facciamo e non facciamo....
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