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Autore Topic: una Piccola differenza tra un paese democratico e quello no!  (Letto 4299 volte)

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Alexia

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una Piccola differenza tra un paese democratico e quello no!
« il: 11 Dicembre, 2007, 19:17:51 pm »
con il caso di incendio a Torino, possiamo notare una piccola differenza tra un paese democratico, e quello no. La diffusione della notizia in Italia è a livello nazionale, viene considerato scandalo, invece in Cina, i morti e gli infortuni su lavoro sono come il pane quotidiano, però con un silenzio totale! scadente sicurazza su lavoro, nessuno organo tutela i diritti dei lavoratori!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

cavallo

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« Risposta #1 il: 11 Dicembre, 2007, 19:50:40 pm »
alcuni dati sul "paese democratico" Italia relativi alla questione degli omicidi bianchi (che oggi per essere politically correct in questo Paese privo di censure si DEVONO chiamare "morti bianhe" e che Prodi compara agli incidenti stradali) resa di nuovo (per qualche giorno) "di moda" nei media:
- l'INAIL (Istituto statale che si occupa della sicurezza dei lavoratori) ha un attivo di 1,3 miliardi di Euro all'anno che, accumulandosi, ha raggiunto gli oltre 12 miliardi di Euro  (quanto una legge finanziaria...): questi soldi sono INUTILIZZATI (mentre i lavoratori italiani continuano a crepare ad una media di 2 al giorno: record europeo) perché il democraticamente eletto governo Berlusconi (ministro tremonti) ha congelato quei soldi per lege come garanzia di bilancio, finché non si raggiungerà (ah, ah, ah...) il pareggio di bilancio in Italia e perché il democraticamente eletto governo Prodi non ha mutato quella norma;
- i risarcimenti alle vedove ed agli orfani dei lavoratori italiani ammaszati dall'incuria delle aziende sono fermi ai valori del 1964;
- a parte nei giorni in cui "va di moda" (come oggi) la percentuale di tempo di trasmissione TV dedicata a questo tema é ZERO (ma i lavoratori crepano tutti i iorni ed 1 milione l'anno subiscono incidenti, su 60 milioni di abitanti: come se in Cina fossero TRENTACINQUE MILIONI DI FERITI L'ANNO!);
- quante puntate dedica "Porta a Porta" a questi temi e quante al Caso Cogne o al caso Garlasco?
- quanti sono i responsabili di simili scaigure, fra gli industriali, in galera in Italia (so che in Cina si usa anche la pena di morte, che io non approvo....)? Neppure uno!
-  se a Torino gli peraiieri hanno fischiato ed insultato i politici e perfino i sindacalisti, gridando loro "assassini!" e "buffoni!" non pensi che  ci sia qualche carenza di canali democratici pure in Italia?

Guarda che la censura sui pu? fare in due modi: uno esplicito (stile PCC), uno gestendo le assunzioni e le carriere dei giornalisti, concentrando (come col governo Berlusconi) le proprietà dei media, cacciando i iornalisti scomodi come Biagi e Santoro, parlando genericamente e con la lacrimuccia pronta dei morti ma non delle responsabilità vere, denunciando chi fa inchieste scomode come la Gabbanelli e Travaglio, riempiendo la TV di seni, gossip, giochi truccati, centinaia di migliaia di euro vinti con risposte idiote, ricette, realities, pubbliità, passerelle di politici e negando schermo, soldi, opportunità di farsi sentire a chi disturba il manovratore.

Il risultato sembra differente ma sul lungo periodo é lo stesso.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Dubbio

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« Risposta #2 il: 11 Dicembre, 2007, 22:25:36 pm »
cavallo, Alexia ha scritto una cosa vera, non contraddetta da alcuno degli argomenti del tutto fuori tema con cui hai risposto.

Tu hai il terrore che riconoscere qualcosa di positivo in un paese che ritieni strutturalmente posizionato dalla parte del male (la tua visione manichea di cui ho già detto in altri post) minacci la plausibilità della tua tesi, e hai l'ossessivo bisogno di postare qualcosa di negativo sull'Italia ognivolta che qualcuno posta qualcosa di positivo.

A me non interessa difendere l'Italia, oltretutto dubito che lo meriti.

Ma mi interessa difendere un modo di discutere non preconcetto ed obiettivo, e vorrei che tu mi costringessi meno spesso a farlo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #3 il: 11 Dicembre, 2007, 23:33:34 pm »
c'é chi guarda alla forma, ai colori, al contenitore delle cose e chi guarda a quel che c'é dentro le scatole: due atteggiamenti entrambi legittimi e forse entrambi complementari (si divrebbe guardare a scatola e contenuto).

Io non mi soffermo molto sulla "democrazia " formale se ad essa non corrisponde il contenuto, é qui forse la chiave della questone e non la oglia di attacare l'Italia o l'occidente per presunto manicheismo.

Tu ti offendi se ti riconosci nelle mie critiche all'ipocrisia ma poi mi chiami manicheo; io non credo di esserlo ma a diferenza di te non mi offendo afatto perché preferisco essere eventualmente manicheo che guardare alla scatola....

Non ho il livello concettuale, il tempo, gli spazi per sostenerti e dimostrarti punto per punto (come, in diverse epoche e modi, hanno fatto il suicida Primo Levi,  Pasolini, Sciascia, Noam Chomsky, Amartya Sen  e molti altri: tutti "manichei"?) che la "democrazia" é stata svuotata in epoca di media-crazia e trasformata in inganno, in "nuovo fascismo" (definizione di Pasolini),  in scatola che contiene un prodotto diverso da quello proclamato sull'etichetta, in mito destinato a mascherare pratiche oligarchiche (e non aggiungo nulla sulle fatidiche "caste" che non sono solo quelle politiche), genocidi planetari, ecocidi, ecc. .

So da quel che scrivi che sei una persona che crede nei diritti, civili e sociali, e so che se servisse, in una crisi acuta ed esplicita nel nostro Paese, peraltro già ridotto (parole del CENSIS) a "mucillagine" ci troveremmo dalla stessa parte della barricata. Questo mi basta.

Poi io mi tengo il mio manicheismo e aspetto di vedere la "democrazia" dei taxisti e degli autotrasportatori (alla cilena...?) appoggiati da democraticamente eletti deputati di AN e FI, aggiungersi giorno dopo giorno a quella di Bossi, Mastella (caso De Magistris....), Chiaravallotti, Borghezio, Tyssen Krupp,  Chiamparino, Moratti, ecc. ed apportare i suoi bei frutti, al'ombra di una tradizione che va da Verre a Urbano VIII, dal trasformismo giolittiano a Crispi, da Scelba a Tanassi.

Magari, intanto, leggiamoci le oltre 900 pagine del nuovissimo "Mani Sporche" scritto da Travaglio (l'Italia  "democratica" 2001-2006, ossia con  Berlusca e Prodi, basato sugli atti giudiziari e sulle intercettazioni telefoniche rese pubbliche dalla magistratura), sempre che non vomitiamo prima della fine....

E se questo é andare fuori tema rispetto alla "differenza" fra democrazia e non-democrazia proposta da Alexia, allora forse io ho un altro vizio (che non voglio affatto togliermi): quello di credere che le differenze si fanno dopo aver stabilito di che si sta parlando, se delle bende o delle piaghe che esse nascondono, del trucco o delle rughe che esso maschera.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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wen

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« Risposta #4 il: 12 Dicembre, 2007, 00:22:39 am »
Donatella Porreti!!! :-D  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö

Xaratos

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« Risposta #5 il: 12 Dicembre, 2007, 01:01:26 am »
Citazione da: "cavallo"
c'é chi guarda alla forma, ai colori, al contenitore delle cose e chi guarda a quel che c'é dentro le scatole: due atteggiamenti entrambi legittimi e forse entrambi complementari (si divrebbe guardare a scatola e contenuto).

Io non mi soffermo molto sulla "democrazia " formale se ad essa non corrisponde il contenuto, é qui forse la chiave della questone e non la oglia di attacare l'Italia o l'occidente per presunto manicheismo.

Tu ti offendi se ti riconosci nelle mie critiche all'ipocrisia ma poi mi chiami manicheo; io non credo di esserlo ma a diferenza di te non mi offendo afatto perché preferisco essere eventualmente manicheo che guardare alla scatola....

Non ho il livello concettuale, il tempo, gli spazi per sostenerti e dimostrarti punto per punto (come, in diverse epoche e modi, hanno fatto il suicida Primo Levi,  Pasolini, Sciascia, Noam Chomsky, Amartya Sen  e molti altri: tutti "manichei"?) che la "democrazia" é stata svuotata in epoca di media-crazia e trasformata in inganno, in "nuovo fascismo" (definizione di Pasolini),  in scatola che contiene un prodotto diverso da quello proclamato sull'etichetta, in mito destinato a mascherare pratiche oligarchiche (e non aggiungo nulla sulle fatidiche "caste" che non sono solo quelle politiche), genocidi planetari, ecocidi, ecc. .

So da quel che scrivi che sei una persona che crede nei diritti, civili e sociali, e so che se servisse, in una crisi acuta ed esplicita nel nostro Paese, peraltro già ridotto (parole del CENSIS) a "mucillagine" ci troveremmo dalla stessa parte della barricata. Questo mi basta.

Poi io mi tengo il mio manicheismo e aspetto di vedere la "democrazia" dei taxisti e degli autotrasportatori (alla cilena...?) appoggiati da democraticamente eletti deputati di AN e FI, aggiungersi giorno dopo giorno a quella di Bossi, Mastella (caso De Magistris....), Chiaravallotti, Borghezio, Tyssen Krupp,  Chiamparino, Moratti, ecc. ed apportare i suoi bei frutti, al'ombra di una tradizione che va da Verre a Urbano VIII, dal trasformismo giolittiano a Crispi, da Scelba a Tanassi.

Magari, intanto, leggiamoci le oltre 900 pagine del nuovissimo "Mani Sporche" scritto da Travaglio (l'Italia  "democratica" 2001-2006, ossia con  Berlusca e Prodi, basato sugli atti giudiziari e sulle intercettazioni telefoniche rese pubbliche dalla magistratura), sempre che non vomitiamo prima della fine....

E se questo é andare fuori tema rispetto alla "differenza" fra democrazia e non-democrazia proposta da Alexia, allora forse io ho un altro vizio (che non voglio affatto togliermi): quello di credere che le differenze si fanno dopo aver stabilito di che si sta parlando, se delle bende o delle piaghe che esse nascondono, del trucco o delle rughe che esso maschera.


Cavallo, son d'accordo con te, ma il punto è che ci? che Alexia voleva dire è che i lavoratori in Cina valgono meno dello stronzo che cago alla Tim (tanto per parlare in metafore come son solito fare), mentre QUI.. c'è subito stata una manifestazione di lavoratori, di parenti delle vittime, i media hanno dedicato un pò di tempo, quasi sicuramente questo porterà alla proclamazione di scioperi e altre manifestazioni simili. Qui i lavoratori HANNO DEI DIRITTI, che poi le forze politiche se ne sbattono e non li rispettano e fanno finire tutto nella demagogia è un altro paio di maniche. Forse ti ricorderai di un evento successo in Cina circa 1 settimana fa, in cui una miniera di carbone è crollata seppellendo quasi tutti i minatori e che questa miniera si trova a pochissimi passi da un città (che risulta essere la più inquinata del mondo) con tutto ci? che concerne i pericoli per la salute di chi ci vive. In Italia, una miniera vicino ad una città sarebbe impensabile (che poi ci siano inceneritori, disinteresse dell'istituzioni, ecc... è un altro paio di maniche), qui i cittadini possono parlare e manifestare il loro sdegno con striscioni, slogan. In Cina ci hanno provato... meglio lasciar stare com'è andata a finire.

In definitiva, qui noi possiamo parlare di questi temi, possiamo discutere e possiamo manifestare il nostro pensiero... Che poi, non venga ascoltato/recepito è un altro paio di maniche. Questo voleva dire Alexia (almeno presumo) e gia solo questo, per chi ha vissuto dentro una gabbia è gia tanto.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

wen

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« Risposta #6 il: 12 Dicembre, 2007, 02:00:33 am »
Di questo non preocuparti Xarator,In Cina hanno un altra sistema senza bisogno di manifestazioni,striscioni,ecc ecc spendendo  i soldi o dando fastidio agli altri che lavorano.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
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« Risposta #7 il: 12 Dicembre, 2007, 09:02:35 am »
Xaratos, non ho mai detto che la Cina sia un Paese democratico o dove i lavoratori hanno diritti paragonabili a quelli conquistati dalle loro lotte in Italia e so anch'io quale sia il livello di drammatica insicurezza nel lavoro in Cina (soprattuto nelle miniere).

Quel che continuo a cercare di sottolineare é che  ci sono 2 modi diversi per fregae la ente, per negarle i diritti (e fare una classifica mi sembra futile):
- il primo é negare determinati diritti di espressione e protesta (e reprimere le manifestazioni, censurare la stampa, ecc.) e mantenere un controllo centralizzato di un Paese, cosa che però consente quando chi controlla lo decide di agire davvero,  ad esempio (come ha fatto il governo cinese) chiudendo centinaia di piccole miniere, oppure mettendo in galera (in Cina anche giustiziando, cosa che non approvo perché sono contro la pena di morte) i responsabili oppure facendo applicare le leggi o ancora decidendo miglioramenti che poi si verificano davero;
- il secondo é far credere che ci si pu? esprimere "liberamente", permettere (magari salvo ecezioni....vedi Genova G8) le proteste, fare i giorni di lutto nazionale, parlarne per 3 giorni in TV (fra unl talk-show sul caso Garlasco e i corpi seminudi delle veline e poi rigettare il problema nel dimenticatoio per dar spazio alle passerelle dei politici, in un sistema mediatico che é al 99% in mano ai servi di alcuni imprenditori e/o alla casta politica ed in ui Mediaset e la RAI sono due facce della stessa medaglia e intanto le leggi (anche buone, come quella sulla sicureza al lavoro) non si applicano, i reati si prescrivono, gli abusi si condonano, le leggi ad personam (o fatte per far vincere 2 partiti alle elezioni) si moltiplicano, il precariato cresce e centinaia di migliaia di giovani lavorano gratis attraverso la triffa chiavista degli "stages non retribuiti"!!!!

Dato che contro i sistemi "illiberali" conme la Cina le accuse e le critiche già ci sono in abbondanza, io on spreco una riga per aggiungermi, anche perché vivendo in Italia sono puiù preoccupato di quel che avviene nel "democratico" occidente e in un Paese che si fa ricattare da camorristi, taxisti, cocainomani, autotrasportatori, trasformisti politici, abusivi, inquinatori, avvelenatori e si é trasformato secondo il CENSIS in "mucillagine" (per gli amici cinesi che non lo sanno perché non conoscono tutti i termini taliani  si tratta delle alghe imputridite).

Poi vedi Xaratos, tra un regime che proclama di essere democratico e nei fatti non lo é ed uno che dice hiaramente di non esserlo non mi pare si possa preferire il primo, che al danno aggiunge la beffa.

Per capirci:

- in Italia la "democrazia" é di tipo parlamentare, ossia si eleggono democraticamente il potere legislativo e le assemblee locali, ma (non da ora, dal Risorgimento in poi):
* intere regioni vedono il voto controllato dalle mafie;
* centinaia di migliaia di persone votano a seconda di come indica loro chi garantisce il posto di lavoro (o il parroco);
* si eleggono parlamentari processati per svariati reati;
* parlamentari, consiglieri  e politici passano da un campo all'altro dopo le elezioni (tradendo il voto degli elettori) falsando la composizione delle assemblee elettive o fondano partiti personali per ricattare  governi;
che "democrazia" é?
- in Italia Poggiolini, che ha venduto coscientemente sangue infetto e riempito i puff di casa di soldi ha avuto gli arresti domiciliari, in Cina un caso equivalente é finito con una condanna a morte...;
- in Italia e nel Mondo milioni di persone sono scese in piazza per dire NO all'invasione USA dell'Iraq appoggiata da Blair, Aznar e Berlusconi, ma poi l'invasione c'é stata lo stesso (nonostante l'avesse condannata pure quell'"estremista di sinistra" di papa Woytila), sulla base di falsificazioni per le quali non uno solo di quei buffoni criminali che l'ha decisa ha pagato con un solo giorno di carcere o l'interdizione dalla vita politica.

Dunque certo io posso manifestare a Roma (e stai tranquillo che lo faccio e quando é servito ho anche preso le botte e mi sono beccato una denuncia, con assoluzione in istruttoria) ed a Beijing no, ma quando torno a casa dall'ennesima manifestazione e vedo che nulla é cambiato e che in TV c'é Bruno Vespa, pagato coi miei soldi per rimbecillirci, a volte sogno di sapere che é stato sostituto "antidemocraticamente" con un serial in 400 puntate sulla storia dell'Esercito Popolare di Liberazione e di saperlo intento per 5 anni ad un sano "lavoro rieducativo" nel Sinkiang....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Dubbio

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« Risposta #8 il: 12 Dicembre, 2007, 13:32:32 pm »
cavallo, con tutte le sue storture la democrazia a me pare preferibile alla dittatura.

Anche alla dittatura illuminata, alla quale inavvertitamente ti riferisci citando il decisionismo cinese.

La questione di fondo è che ci deve essere libertà di avere idee diverse su come governare un paese, e la gente deve poter scegliere liberamente quali idee appoggiare.

Infine, deve governare chi ha la maggioranza.

Tutti i limiti che questo sistema ha, incluso quello dell'astrazione del concetto di libera scelta, data la mole dei condizionamenti che un mondo sempre più complesso comporta, sono strutturalmente preferibili a uno stato autoritario.

Perché dietro a una democrazia c'è in atto o in potenza una cultura che attribuisce pari dignità alle idee e non attribuisce ad alcuno il diritto di imporre la propria con la forza, dietro allo stato autoritario c'è una cultura che impone  la propria visione senza spazio per le altre, per cui è pronta a mandare Vespa in Siberia.

Ora non ripetermi che i poteri occulti, i mezzi di informazione concentrati in poche mani e le varie brutture dell'Italia rendono apparente libertà e democrazia.

Non è vero, le limitano ma non le rendono apparenti.

Per chiarire, io posso mangiare uno yogurth Danone perché la Danone mi obbliga puntandomi una rivoltella, o perché la Danone mi sgonfia con due messaggi pubblicitari all'ora.

Per me sono comunque due violenze non commensurabili e qualitativamente diverse e la prima è molto, ma molto peggio della seconda (che molti tra l'altro non concordano nel considerare violenza).

Tu invece su queste cose sei solito fare di ogni erba un fascio.
E per questo qui non siamo d'accordo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

Alexia

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« Risposta #9 il: 12 Dicembre, 2007, 13:55:18 pm »
Citazione da: "cavallo"
(mentre i lavoratori italiani continuano a crepare ad una media di 2 al giorno: record europeo)
- quanti sono i responsabili di simili scaigure, fra gli industriali, in galera in Italia (so che in Cina si usa anche la pena di morte, che io non approvo....)? Neppure uno!


Bravo, sai quanti moiono su lavoro al giorno in Italia!!!
Ma sai quanti moiono in Cina?
Gli industriali cinesi, responsabile di questi morti, quanti sono stati giustiziati? - Visto che sono delle persone che hanno denaro, nessuno naturalemente!

Poi l'argomento è su un osservazione che ho fatto, per quello che è successo ultimamente, Così come tu dici, al programma telvisivi, Porta a Porta viene discusso, ma quando mai hai visto che si discudono queste cose in TV in Cina? Perchè non se ne porgono proprio queste problematiche! Questo è il punto da sottolineare
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

cavallo

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« Risposta #10 il: 12 Dicembre, 2007, 14:11:05 pm »
Dubbio,
tu dici "deve governare chi ha la maggioranza", he é il principio della "democtrazia" occidentale.
llora ti chiedo:
- andava bene che in Germania nel 1933 andasse al governo (dopo libere elezioni e nominato dal Presidente Hindenburg) un certo Adolf Hitler perché era capo del patito di maggioranza relativa ed aveva alleati che gli garantivano la maggioranza?
- pena di morte, genocidio, guerre, legalizazione della mafia, apatheid,  si possono decidere "a maggioranza"?
- andava bene che in Algeria andasse "democraticamente" al potere per volontà del 64% degli elettori (e fra gli sguardi ororizati di tutti i "democratici" occidentali) il FIS, patito integralista che aveva presentato un programma che diceva "votateci e saranno le ultime elezioni perché l'autorità deriva da Dio"?
- va meglio far finta che Giordania, Egitto, Tunisia siano Paesi "democratici" con elezioni truccate o che si svolgano elezioni davvero democratiche le quali, secondo TUTTI i politologi del mondo, verrebbero vinte da partiti integralisti islamici più estremisti dei "cattivi" Talebani?
- é "democrazia" che i rappresentanti di 8 paesi (G8) che rappresentano il 15% della popolazione mondiale (alcuni eletti dal 13% dei propri elettori, come il Presidente della più grande superpotenza mondiale, gli USA) determinino le sorti del 100% degli esseri mani?
- hai mai sentito parlare di "esproprio della democrazia rappresentativa" da parte di organismi istituzionali e privati niente affatto elettivi sulla base "un uomo, un voto" come World Bank, Fondo Monetario Internazionale, multinazionali e loro cartelli, OPEC, Trilaterale, ecc.?
- credi davvero che siano gli elettori italiani a determinare:
* la politica estera italiana;
* la poliica finanziaria italiana;
* il modello di consumo italiano;
* le relazioni fra le Istituzioni italiane e la criminalità?

E questi ti sembrano solo "limiti"? Possibile che siamo (come diceva Pasolini) tanto conservatori cerebralmente da credere che una "dittatura" sia solo quella col partito unico, la polizia segreta, ecc.?
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Alexia

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« Risposta #11 il: 12 Dicembre, 2007, 14:12:24 pm »
Citazione da: "Xaratos"
Cavallo, son d'accordo con te, ma il punto è che ci? che Alexia voleva dire è che i lavoratori in Cina valgono meno dello stronzo che cago alla Tim (tanto per parlare in metafore come son solito fare), mentre QUI.. c'è subito stata una manifestazione di lavoratori, di parenti delle vittime, i media hanno dedicato un pò di tempo, quasi sicuramente questo porterà alla proclamazione di scioperi e altre manifestazioni simili. Qui i lavoratori HANNO DEI DIRITTI, che poi le forze politiche se ne sbattono e non li rispettano e fanno finire tutto nella demagogia è un altro paio di maniche. Forse ti ricorderai di un evento successo in Cina circa 1 settimana fa, in cui una miniera di carbone è crollata seppellendo quasi tutti i minatori e che questa miniera si trova a pochissimi passi da un città (che risulta essere la più inquinata del mondo) con tutto ci? che concerne i pericoli per la salute di chi ci vive.

Quoto!

Infatti, i lavoratori cinesi, e i cittadini cinesi non sanno nemeno i propri diritti, i diritti fondamentari!
é inutile che il governo Cinese dopo il congresso nazionale emano delle nuove leggi, tanto non vengono difuse, quindi diventano solo uno strumento per stfruttare la gente!
Esempio banale, Consolato Cinese in Italia, come ha rispettato i ns diritti?
Prologare il tempo di fare le pratiche, in modo che deve parage di +, tramite comoscenze per poter accellerare il tempo, è un fatto comune, che sanno tutti i cinesi in Italia, o mi sbaglio Wen, e Cavallo?
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« Risposta #12 il: 12 Dicembre, 2007, 14:25:30 pm »
Alexia, hai fatto un ottimo esempio:
tu attribuisci alla scarsa democrazia cinese quel che di illegittimo, disonesto, illegale (ossia contro le leggi cinesi stesse) avviene ai consolati cinesi e alora, scusa, com'é che le questure di un Paese "democratico" come l'Italia ritardano (lo denunciano ecine di Associni) il rilacio dei permessi di soggiorno , violando perfino una legge infame come la Bossi-Fini?

Quali strumenti hanno i Cinesi, i migranti, ma anche gli Italiani, nella nostra "democrazia" per ottenere che si rispettino le scadenze nelle pratiche burocratihe (licenze commerciali, edilizie, permessi, ecc.) stabilite dalle leggi italiane?
 ne hanno di più che in Cina?
Certo, possono parlarne "Le Iene" o "Mi manda RAI 3" o "Report" ma premesso che lasciare alla Tv la difesa dei diritti dei cittadini é una farsa tragica, sono cambiate mai davvero le cose?

E potrei fare mille altri esempi (anche un po' più gravi, tupo una serie terribile di stragi da Piaza Fontana a Bologna a Brescia a Ustica, di cui MAI si é potuto onoscere organizzatori, mandanti e complici nel nostro "democratico" Paese: vallo a spiegare ai parenti degli assassinati).

Per cui ribadisco che per me la differenza é sostanzialmente di tattica, di facciata, ma il risultato non cambia.
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Alexia

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« Risposta #13 il: 12 Dicembre, 2007, 14:40:09 pm »
Sul esempio del consolato, quello che volevo dire è che la legge non viene difusa ai propri cittadini, e chi sta alla applicazione, se ne  approfitta per intascare! E sto parlando del Nostro Governo come ci trattano!
noi cinesi siamo delle fessi, non siamo stati rispettati da noi, nostro stesso governo, e andiamo pure a difenderlo!

Preciso: non sto difendendo Italia!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alexia »

Dubbio

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« Risposta #14 il: 12 Dicembre, 2007, 14:53:48 pm »
cavallo, ti faccio osservare che non uno degli argomenti del mio ultimo post è stato confutato dal tuo discorso, che come spesso ti accade ha preferito divagare su altre questioni.

E dire che ti avevo anticipato sperando che capissi che era inutile ripresentare la litania dei misfatti attribuibili alle democrazie.

Ma tant'è, ripeterti è più forte di te.

Semplifico:   con tutte le storture qualunque democrazia è meglio di una dittatura e con tutte le limitazioni e le vessazioni possibili e immaginabili la gente ha più spazio di espressione in una democrazia che in una dittatura.

Anche se il dittatore fosse illuminato.

A meno che tu non condivida il famoso concetto espresso da Berlusconi nella sua nota intervista al NY Times di alcuni anni fa, allorquando, lasciando esterrefatto il giornalista che gli aveva chiesto se non pensasse che fosse sbagliato che una sola persona, per di più capo di un partito politico, avesse la proprietà di così tanti mezzi di informazione, rispose che non c'era pericolo, perché lui quel potere l'avrebbe sempre usato correttamente.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »