sarò fissato o colpito da deformazione professionale acuta, ma trovo comunque strano che quando wen posta uniformi da parata cinesi si discuta soprattutto se sono simili a quelle americane (e non lo sono) e quando posta i costumi delle 57 etnie cinesi si discuta soprattutto sull'aspetto fisico delle agaze che li indossano, dicendo poi che le questioni dei codici culturali, delle simbologie, dei colori, degli acessori, insomma dei valori culturali sottesi a quei costumi (e anche quella della eventuale stereotipizzazione e banalizzazione folklorica degli sessi) sarebbero " grandi problemi socio-culturali. " di cui non c'é bisogno di parlare.
Come si pu? sperare che i commercianti cinesi in Italia, migranti di prima generazione, speso senza un livello culturale alto, spessissimo in difficoltà con la lingua italiana e che lavorano duirissimamente, riescano a valorizzare gli elementi storico-culturali di certi prodotti (alimentari, oggettistica, ecc.) e differenziare l'offerta gastronomica in base alle diversità fra singole regioni cinesi e così migliorare i loro affari e l'immagine della loro comunità , come si possono fare iniziative interculurali he battano gli stereotipi se alcuni Associni (giovani italiani o di origine cinese, che spesso studiano) sottovalutano o considerano "grandi problemi socio-culturali" gli elementi culturali dei costumi etnici?
E' così strano e inutile dialogare su questo aspetto invece che sulle fattezze delle ragazze? E' così difficile pensare che si tratta di elementi da cui si possono far nascere decine di tipi di azioni, appassionanti, utili, perfino vantaggiose come:
- iniziative culturali (ed interculturali) nelle scuole e tesine di maturità;
- iniziative promozionali nei negozi;
- interventi contro chi crede che in Cina ci siano solo gli Hano cghe le altre etnie abbiano isto le loro culure e costumi distrutte;
- iniziative relative ai rapporti fra la Cina ed alttre regioni geografihe (ad esempio attraverso la Via della Seta);
- creazioni di moda a livello scolastico (istituti di moda e design) e anche professionale;
- iniziative coi musei di arti e tradizioni popolari o etnografici italiani (non solo sui costumi, ma su stoviglie, cibi, fuochi artificiali e feste, favole, decorazioni, ecc.)?
Sapete quanto poco sono conosciuti costumi, oggetti ed altro di quelle 57 etnie in Italia e, invece, quanti negozi, import-export, boutiques vendono (a caro prezzo) in Italia prodotti dei cosidetti "Indiani d'America" partendo dalle loro immagini (spesso stereotipate, purtroppo) cinematografiche ed iconografiche, senza che un solo Lakota, Sioux, Navajo viva nel nostro Paese, oppure quanto siano presenti sul mercato dell'"etnico" italiano oggetti e tessuti indonesiani?
Sono proprio così "lontane" e "grandi" le questioni etnoculturali da non poter trarre dalle foto di wen idee per fare qualcosa di poù di un dialogo sui visi delle ragazze?