Nuova ferrovia dei treni super veloci - page 2 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Nuova ferrovia dei treni super veloci  (Letto 8722 volte)

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cavallo

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« Risposta #15 il: 18 Dicembre, 2007, 13:55:42 pm »
che i treni alta velocità italiani non reggano il paragone con quelli rancesi lo so (e si sperimenta tutti i giorni), ma goldendragon sbaglia sull'ETR 500; ecco le sue vere caratteristiche (http://it.wikipedia.org/wiki/ETR_500):

"In Italia ci sono in servizio cinquantasette ETR 500 capaci di superare i 300 km/h"

Se vanno più piano é peché le linee, ossia i binari, sono inadeguati, non perché i treni non siano da alta velocità; infatti si afferma in quel sito:
"Grazie alla costruzione delle linee AV/AC Torino-Trieste (con i percorsi Torino-Novara e Padova-Venezia attualmente completati), Milano-Napoli (con le tratte Firenze-Roma e Roma-Gricignano di Aversa già in esercizio) e Tortona/Novi Ligure-Genova, i treni ETR 500 potranno sfruttare appieno tutte le loro potenzialità tecnologiche."

E' interessante anche il fatto che l'I-taglia non ha neppure preservato (e musealizzato) i prototipi; leggete che fine hanno fatto:
"I cinque prototipi della serie, due ETR 500-X e tre ETR 500-Y (i primi soprannominati "Romolo" e "Remo"), non circolano più ma sono tuttora esistenti, seppure in pessime condizioni: dopo essere stati abbandonati il primo (404.000) a Pontassieve, il secondo e terzo (404.001 e 404.002) a Firenze e il quarto e il quinto (404.003 e 404.004) a Pavia, cannibalizzati per parti di ricambio e gravemente vandalizzati"
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

goldendragon

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« Risposta #16 il: 18 Dicembre, 2007, 15:07:26 pm »
Citazione da: "cavallo"
"In Italia ci sono in servizio cinquantasette ETR 500 capaci di superare i 300 km/h"

non me ne frega niente sulla carta (solo locomotrice? con vento a favore? in discesa?), quello che mi importa sono le velocità commerciali.

57? Addirittura? Quanti sono operativi effettivamente? L'ETR500 se non sbaglio non ha la fama di essere molto affidabile... :evil:
Per un paese grande come l'Italia, 57 pur supponendoli tutti funzionanti (in discesa, col vento alle spalle), che figura fanno di fronte alle centinaia di convogli TGV solo in Francia che operano un servizio puntuale, rapido e abbastanza economico tutto sommato con tariffe ragionevoli?

Citazione da: "cavallo"
Se vanno più piano é peché le linee, ossia i binari, sono inadeguati, non perché i treni non siano da alta velocità; infatti si afferma in quel sito:
"Grazie alla costruzione delle linee AV/AC Torino-Trieste (con i percorsi Torino-Novara e Padova-Venezia attualmente completati), Milano-Napoli (con le tratte Firenze-Roma e Roma-Gricignano di Aversa già in esercizio) e Tortona/Novi Ligure-Genova, i treni ETR 500 potranno sfruttare appieno tutte le loro potenzialità tecnologiche."


ma infatti il problema non é solo il treno in sé: un TGV su linee italiane gestito da italiani funzionerà all'italiana  :evil:
L'ETR500 che hai citato, feticcio dello "hi-tech" (mamma mia, embeh tutto qui?  :evil: ) made in Italy, circolante su linee in Francia, gestito da francesi é comunque inferiore al TGV: esiste per dare lavoro ad Ansaldo Breda & compari, a costi superiori per un prodotto inferiore e inaffidabile.
Una fabbrica che produce non treni ma posti di lavoro, a qualunque prezzo.

E' Trenitalia e il sistema-paese (non solo, parafrasando Eisenhower con variazioni, il "complesso statale/industriale", anche privato) che non va e sono da rottamare, mica ci si deve fermare ad Alitalia (altra compagnia il cui prodotto principale non é il trasporto aereo ma produttrice di posti di lavoro, eccessivamente pagati).

In Italia manca gente seria nei posti che contano, anzi manca gente seria punto e basta.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da goldendragon »

cavallo

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« Risposta #17 il: 18 Dicembre, 2007, 16:25:30 pm »
sull'inferiorità del sistema-Italia rispetto a quello francese non credo serva convincermene visto che sono criticato su questo Forum come "anti-utaliano"; su quella del sistema ferroviario della "mia" Italia e sugli interessi che ci sono dietro ho indicato vari links che lo provano e quindi anche qui non serve convincermene; ho solo fatto notare che l'ETR 500 in sé non é affatto un mezzo così arretrato da andare soltanto a 100 all'ora come si era detto, visto che é progettato per andare fino a 300 all'ora e "di norma" a 250.

Infine che i guasti italiani siano da attribuire a fabbriche "produttrici di posti di lavoro invece che di prodotti di qualità" é errato; l'Ansaldo-Breda fa più schifo adesso che ha fatto MIGLIAIA di licenziamenti he quando, negli anni '50, '60, '70, '80 assumeva ma produceva materiale (non solo ferroviario) all'avanguardia (come il favoloso "Settebello", che fu all'avanguardia in Europa) e lo stesso vale per l'Alitalia (e valeva per l'Alfa Romeo, devastata dalla FIAT a cui é stata REGALATA).

Sbagli a credere che il problema sia l'ecesso di posti di lavoro: il problema sono i managers (pubblici e privati) imbecilli, appoggiati clientelarmente dai politici (pensa ai soldi regalati 5 volte alla FIAT, privatissima e che ha dimezzato i posti di lavoro prima di entrare nell'ultima catastrofica crisi del 2004-2005 o pensa alle liquidazioni d'oro a managers Alitalia e Ferrovie che hanno portato alla rovina le aziende), abituati ad essere teorici del liberismo mentre mendicano  aiuti statali, e sono coloro che credono di risolvere tutto con le privatizzazioni (basta vedere come sono finite le Poste in Italia o le Ferrovie nel Regno Unito....) mentre la Francia, anche di centrodestra, difende gelosamente il ruolo pubblico nelle industrie strategiche, nelle ferrovie, nelle telecomunicazioni!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Dubbio

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« Risposta #18 il: 18 Dicembre, 2007, 19:54:03 pm »
Il fenomeno delle fabbriche o aziende produttrici di posti di lavoro più che di prodotti all'avanguardia in Italia mi pare innegabile.

Esso è strettamente legato con la tradizionale assenza in Italia di una politica industriale e con i disastri compiuti nel settore dalle Partecipazioni Statali.

Aziende come Breda e Alfa Romeo sono state all'avanguardia fino a quando, andate in crisi, non sono state risollevate da ristrutturazioni industriali ma sono divenute di proprietà statale (il Settebello era un gioiello di tecnologia, ma fu progettato e costruito all'inizio degli anni cinquanta e fu l'inizio della fine, perché proprio in quegli anni la Breda passò alle partecipazioni statali).

Lo stato le ha gestite come strumenti di consenso clientelare, senza alcun criterio imprenditoriale, trasformandole in improduttive fornitrici di posti di lavoro indipendentemente da qualsiasi rapporto con conto economico, investimenti e strategie di sviluppo.

L'Alfa Romeo fu sicuramente regalata alla FIAT, che ne ha completato la distruzione, ma era già una società agonizzante, che tuttavia avrebbe avuto i numeri e la tradizione per essere rilanciata.

L'Alitalia è l'esempio vivente di un dissesto sicuramente imputabile, in misura non unica ma rilevante, a un eccesso di posti di lavoro in rapporto alle caratteristiche operative di una compagnia aerea moderna, ed è strutturalmente impossibile trasformarla in una realtà produttiva senza tagliare pesantemente il numero dei dipendenti.

Il problema è la storia di questo paese, che ha solo un secolo e mezzo di vita, ha la cultura del tirare a campare ed è specialista nel vivere alla giornata trovando soluzioni provvisorie che rinviano i problemi aggravandoli invece di risolverli.

Ma ne verremo a capo, perché l'Europa e gli immigrati ci cambieranno.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #19 il: 18 Dicembre, 2007, 21:59:47 pm »
giusto pochi minuti fa Crozza (a BALLARO', RAI 3) ha ricordato che il Presidente dell'Alitalia che ha portato a termine il disastro della compagnia é l'ex presidenteb delle Fererovie; quando é andato via dalle Ferrovie (disastrate) gli hanno dato 1,5 milioni di Euro di buonauscita e quando é andato via da Alitalia gliene hanno dati 4,6 per "premio raggiungimento obiettivi"; ebbene, due giorni fa il centrodestra, coi voti determinanti dell'UDEUR, ha bocciato la norma che era stata approvata in Finanziaria che meteva un tetto ai compensi di simili managers.

E mentre in Alitalia si discute se ci sono esuberi o no, nelle Ferrovie  davanti agli occhi di tutti che l'organico é stato tagliato a scapito della sicurezza (esempio: abolizione del secondo macchinista).

L'Alfa Romeo non era in crisi per eccesso di personale, ma per catastrofici errori di progettazione e marketing dovuti ai suoi dirigenti (e per salvarla per vari mesi gli operai avevano perfino lavorato gratis il sabato!). E' comodo e facile far pagare agli operai (come fa la Thyssen Krupp, che si é comprata a prezzi di saldo la Terni dallo Stato) le fesserie del management, si tratti di aziende pubbliche o private e licenziare perfino quando i bilanci chiudono in largo attivo (magari per delocalizzare in Asia...).

Quel che fa acqua da tutte le parti é il sistema di management delle imprese italiane, assieme alle loro scelte suicide in termini di non investimenti in ricerca e innovazione. Il che non ha a che vedere col numero di dipendenti come effetto, ma semmai come causa di licenziamenti, doviti non solo alle crisi ma anche ala strategia di preferire le riduzioni dei costi al rilancio.

L'Alitalia é finita da anni nella stessa logica.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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wen

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« Risposta #20 il: 20 Dicembre, 2007, 00:39:25 am »
Per cavallo:
Ma i treni per caso sono tra le macchine che inquinano meno di tutti?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö

cavallo

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« Risposta #21 il: 20 Dicembre, 2007, 00:55:10 am »
per wen: assolutamente sì, ma vallo a dire alla FIAT, che per 50 anni si  battuta (con successo, grazie ai suoi amici politici) per rafforzare il trasporto su gomma e distruggere la rete ferroviaria in Italia....
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wen

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« Risposta #22 il: 20 Dicembre, 2007, 01:05:03 am »
Tanto la Fiat non mi ascoltera.....
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« Risposta #23 il: 20 Dicembre, 2007, 01:11:51 am »
infatti, wen, lo dicevo solo per sottolineare perché l'Italia in 50 anni ha lasciato deperire le sue ferrovie, riempiendosi di camion, bus di linea e soprattutto auto (ossia inquinamento, sprechi energetici, cancro, incidenti). Grazie mamma FIAT (a cui abbiamo regalato pure migliaia di miliardi di lire e l'Alfa Romeo, cosicché l'Italia é l'UNICO Paese produttore di auto dove una sola azienda privata controlla tutti i marchi nazionali) e grazie servi della FIAT! Viva la FIAT-crazia...!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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« Risposta #24 il: 30 Dicembre, 2007, 10:24:33 am »
dal sito francese
http://www.chine-informations.com/actua ... _8380.html

riassumo:

il 22 dicembre é stato fabbicato il primo TGV totalmente cinese (ideazione e produzione), realizzato in una lega di alluminio e  che con il suo peso di solo 7 tonnellate per 8 vetture (per 600 passeggeri) é il più leggero al mondo. Raggiunge i 300 kmh. E' già allo studio un modello a 350 kmh.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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yang

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« Risposta #25 il: 30 Dicembre, 2007, 11:01:35 am »
Caspita 8O   la Cina mi stupisce sempre di più,bello sto treno
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da yang »

wen

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« Risposta #26 il: 30 Dicembre, 2007, 15:19:42 pm »
Non tutto e fabricato in Cinese.
Il 70 per cento e cinese.
Altri 30 per cento e straniera.....
 :-D  :-D  :-D
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« Risposta #27 il: 30 Dicembre, 2007, 20:13:04 pm »
che sia tutto progettato e fabbricato dai Cinesi lo dice il sito francese, non io; so che c'é una partnership con la Alstrom, ma penso si tratti di acquisizione di tecnologia (licenze) e che la produzione avvenga in Cina (costa meno, no?...).
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j_nikki

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« Risposta #28 il: 30 Dicembre, 2007, 20:40:40 pm »
Citazione da: "cavallo"
dal sito francese
http://www.chine-informations.com/actua ... _8380.html

riassumo:

il 22 dicembre é stato fabbicato il primo TGV totalmente cinese (ideazione e produzione), realizzato in una lega di alluminio e  che con il suo peso di solo 7 tonnellate per 8 vetture (per 600 passeggeri) é il più leggero al mondo. Raggiunge i 300 kmh. E' già allo studio un modello a 350 kmh.


sara' pure il piu' leggero al mondo, pero' 7t di treno mi sembra poco. non e' maglev, quindi avra' le ruote, forse anche i carrelli. non sono un esperto dei treni o tgv, ma quei 7t secondo me e' riferito ad un solo vagone. una sala ferroviaria tgv dovrebbe avere piu' o meno lo stesso ordine di grandezza di quello di un treno merci, cioe' intorno ai 1500kg, mentre un carrello fa circa 2000-2500kg. 4x1500+2x2000=10000kg cioe' 10t. un tgv avra' sicuramente il peso molto piu' ottimizzato, ma anche l'alluminio ha un certo peso.  :wink:
ps. una macchina pesa sui 1000kg
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da j_nikki »
只有用掉的钱才是自己的,还没用的钱不知道是谁的。

cavallo

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« Risposta #29 il: 30 Dicembre, 2007, 21:34:17 pm »
pare strano come peso anche a me, ma io sono ingegnere edile, non trasporti (prima che antropologo) e non ho studiato i treni, per cui ho solo riportato quel che dice il sito francese; é probabile che si tratti di una cattiva traduzione dal Cinese e che siano 7 tonnellate per vagone (la locomotrice deve pesare più degli altri, ovviamente, ed in genere ce ne sono una per senso di marcia in un TGV).
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